DIFFERENZE: Festival Internazionale TeatroLab 2.0 Chièdiscena
In il

Conto alla rovescia per il Festival TeatroLab 2.0 Chièdiscena!
Tema di questa terza edizione è la parola “DIFFERENZE”, la sua immagine una farfalla d’acqua: animale simbolo per eccellenza di trasformazione. 20 spettacoli in programma tra matinée realizzati da scuole superiori e compagnie professioniste, il Galà inaugurale affidato, come da tradizione, a 43 studenti del laboratorio teatrale “Chièdiscena” che porteranno sul palco lo spettacolo “Alice Freak Circus”, sotto la guida dal regista e direttore artistico del Festival Maurizio Vacca, una residenza artistica a cura della compagnia Eco di Fondo, una sezione internazionale con la conpagnia spagnola Melpòmene Teatro, 49 progetti di alternanza scuola lavoro riguardanti lo storytelling, la cura del pubblico e la tecnica di palco.
Teatrolab 2.0 Chièdiscena è realizzato in collaborazione con Etoile CTE – Reggio Emilia, I.I.S.S. “Canudo – Marone Galilei” – Gioia del Colle, con il patrocinio del Comune di Gioia del Colle, il sostegno della Regione Puglia – Programma straordinario in materia di cultura e spettacolo 2018 e dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale #EuropeForCulture e la partnership di Agita Teatro, Casa dello Spettatore, FITA PUGLIA, Palazzo Romano Eventi meeting, cultura & società, Università della Terza Età e del Tempo Libero – Gioia del Colle, CAPS Cooperativa Sociale, Etoile International, Melpómene Teatro. Con il contributo di Fondazione Puglia, Gioiella Latticini e Soardi Pneumatici sas.
IL PROGRAMMA
> GALA’ INAUGURALE
Giovedì 2 maggio 2019, Teatro Comunale Rossini
porta ore 20.00 – sipario ore 20.30
“Chièdiscena” laboratorio teatrale IISS “CANUDO-MARONE-GALILEI” – GIOIA DEL COLLE
ALICE FREAK CIRCUS
regia Maurizio Vacca
aiuto regia Anna Maria Stasi
produzione Sic! ProgettAzioni Culturali
Spesso, come Alice, ci ritroviamo a non saper rispondere ad una semplice domanda: “Chi sei tu?”. Allora è il momento di chiudere gli occhi e andare oltre lo specchio, oltre il semplice apparire, in un mondo dove nessuno è mai stato ma dove potremo sentirci a casa. Un mondo che non giudica la diversità, l’unicità che è in ognuno di noi. Un mondo in cui poter sentire tutto in tutte le maniere, poter vivere tutto da tutti i lati, essere la stessa cosa in tutti i modi possibili allo stesso tempo e realizzare in noi tutta l’umanità di tutti i momenti, in un solo momento diffuso, profuso, completo e distante. È la forza del nostro essere uomini.
La diversità ci spaventa e cerchiamo di nasconderla confondendoci in ciò che non siamo. Tuttavia,solo dalla diversità può nascere lo spettacolo della vita. Solo dalla diversità delle note nasce l’armonia della musica. Solo dalla diversità delle parole nasce una storia. La diversità ci rende liberi. Siamo animali da branco ma come tali non dobbiamo appartenere ad un gregge. La diversità è garanzia di unicità. Esserne consapevoli fa la differenza… in meglio!
Venerdì 3 maggio 2019, ore 9.00 e ore 11.15
“Chièdiscena” laboratorio teatrale IISS “CANUDO-MARONE-GALILEI” – GIOIA DEL COLLE
ALICE FREAK CIRCUS
Sabato 4 maggio 2019, ore 9.00
LICEO CLASSICO “GIOVANNI BERCHET” – MILANO
LE ALLEGRE COMARI DI LONDRA
Categoria: prosa
Nel 1600 in piena epoca elisabettiano-giacobita i teatri di Londra sono pieni, i drammaturghi sono famosi e i grandi attori sono divi a tutti gli effetti ma…le donne non possono recitare. Giovanotti imberbi interpretano le parti femminili con mossette vezzose che secondo loro fanno donna. Le donne di Londra – mogli fidanzate amanti di attori ma anche semplici spettatrici – sono sempre più irritate per questa situazione e l’iniquo trattamento che ritengono insopportabile. Decidono allora di fare teatro. Ma le donne non possono recitare, che fare? L’idea geniale è quella di vestirsi da uomini e presentarsi come una nuova ed emergente compagnia di provincia ma i problemi, manco a dirlo, non finiscono qui. Quale storia recitare? Una lunga serie di rivalità amorose e gelosie di ogni tipo porta alla messa in scena di “molto rumore per nulla”, interpretato da un caparbio gruppo di donne travestite da uomini. Ma ci sono parti femminili e alcune donne travestite da uomini devono ritravestirsi da donne. Insomma una sarabanda di equivoci che racconta la passione per il teatro e la lunga strada della lotta delle donne per la parità di diritti e dignità.
Lo spettacolo parte dai principi del teatro povero affidando alle interpreti evocare spazi e luoghi della vicenda e con pochi segni di costume ricreare le complicate trasformazioni da donna a uomo e di nuovo a donna.
Energia, vitalità, vivacità sono caratteristiche dello spettacolo che attraverso una metafora esilarante parla del nostro tempo e delle battaglie in corso.
Sabato 4 maggio 2019, ore 11.15
LICEO GINNASIO “UGO FOSCOLO”- ALBANO LAZIALE (RM)
FILOTTETE
Categoria: tragedia greca con canti in lingua originale
Ulisse e Neottolemo, figlio di Achille, arrivano sull’isola di Lemmo dove l’arciere Filottete, alla vigilia della partenza pern Troia, dieci anni prima, è stato abbandonato dai Greci per il fetore e gli insopportabili lamenti causati da una ferita al piede. I due, approdati su un’isola deserta dove Filottete ha ormai concepito per i suoi compagni di unn tempo solo rancore, tentano di indurlo con l’inganno a seguirli a Troia, o almeno a consegnare loro il suo arco, dono di Eracle e destinato ad espugnare Troia secondo un oracolo. L’eroe, però, deus ex machina, convincerà Filottete a partire con la promessa che sarà risanato dalla piaga che lo affligge e conquisterà la gloria.
> SPETTACOLO SERALE
Domenica 5 maggio 2019, ore 21.00
TEATRO DELL’ELFO PUCCINI/ECO DI FONDO
DEDALO E ICARO
con Giacomo Ferraù, Vincenzo Giordano, Libero Stelluti, Giulia Viana
drammaturgia Tindaro Granata
regia Giacomo Ferraù e Francesco Frongia
La storia del mito ci racconta di un padre che costruisce un paio d’ali per liberare sé e suo figlio da un labirinto che li tiene imprigionati.
Nel nostro Dedalo e Icaro ci sono un padre e un figlio, come nel mito, ma per questo padre (che da noi si chiama Vincenzo) il labirinto nel quale si perde quotidianamente è suo figlio (che da noi si chiama Giacomo).
Nella nostra storia Dedalo/Vincenzo siamo noi, il nostro ottuso desiderio di risolvere ogni cosa,
la nostra necessità di far quadrare i conti, la nostra rinuncia a credere all’impossibile, il nostro ozio alla vita che corre, il nostro orgoglio ferito dalla natura, il nostro fegato marcio e le nostre bestemmie per ciò che non torna.
Ma è anche il nostro coraggio felice, è la nostra forza di continuare a sorridere, è un’attitudine alla vita che abbiamo tutti.
Il nostro Icaro/Giacomo è la diversità che ci imbarazza, è la parola che scompagna le nostre carte.
È la storia irrisolta che ci innervosisce, è la finestra che sbatte col vento, è quel sorriso di fronte ad uno sbaglio, è quel grazie detto sottovoce, è una lampadina fulminata, è un tuono e un lampo, scompagnati, fanno paura.
È rassegnazione.
È una gioia vista al rovescio, è labirinto e noi lì dentro, una specie di ciechi.
È la nostra incapacità ad accettare un Mistero, è Mistero!
Ma mi viene voglia di gridare: “ma grazie al cielo! Icaro/Giacomo, grazie al cielo!”
Tindaro Granata
Lunedì 6 maggio 2019, ore 9.00
I.I.S. “GALILEO FERRARIS” – ACIREALE (CT)
SIAMO FATTI DELLA STESSA MATERIA DEI SOGNI?
Categoria: prosa
La ricerca continua della conoscenza accomuna scienza e teatro e l’uomo ne è protagonista.
Sulla natura dell’uomo e sulla sua analogia con l’universo si esprimeranno i ragazzi del laboratorio indagando dopo energia, spazio e tempo – tutti elementi base della vita- la materia. I due protagonisti, adolescenti, intraprendono un viaggio affiancati da paura, angoscia, momenti di rassegnazione in cui vorranno tornare indietro, ma anche momenti di coraggio, di forza e di amore. Lungo il viaggio, ascoltando il loro cuore, faranno scelte per capire che alla fine è stata la decisione stessa di partire la cosa veramente importante e che la metà arriverà perché hanno deciso di raggiungerla. I contrasti e le differenze, ingredienti della vita, a cui andranno incontro li relazionerà nell’esperienza del mondo e con il mondo.
Lunedì 6 maggio 2019, ore 11.15
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “ENRICO FERMI” – FRASCATI (RM)
DON CHISCIOTTE
Categoria: prosa con musiche eseguite dal vivo
Don Chisciotte, come tutti gli archetipi, continua a parlarci. Il punto, dunque, è come lo si racconta? Don Chisciotte serve non soltanto per parlare dei sogni e del nostro bisogno di sognatori falliti o addirittura dell’assenza di fantasia della nostra nuova gioventù di internauti. Questo spettacolo nasce dall’idea di donare ai ragazzi, ma anche a tutti gli spettatori, quello che viene chiamato l’effetto Cervantes, ovvero quella necessaria ironia che rende la follia poetica ma anche umana. Uno spettacolo classico ma moderno, d’epoca ma con qualche contaminazione scenica da scoprire che arricchisce e che avvicina i personaggi ad una moderna visione della follia e delle differenze fra gli uomini. I viaggi di Don Chisciotte e del suo scudiero Sancio permettono di incontrare un mondo ricco e variegato più di quanto lo stesso don Chisciotte possa immaginare, ma è anche tale da produrre una serie crescente di scacchi, come la sconfitta in duello da parte di un cavaliere più finto di lui o la lotta contro i mulini a vento. Don Chisciotte è diventato un personaggio tragico e, prima di dichiararsi risanato e pentito e dunque vinto, sul letto di morte, esclama, come un mistico: io sono nato per vivere morendo. La musica dal vivo accompagna lo spettacolo ricco di colore e colpi di scena.
Martedì 7 maggio 2019, ore 9.00
I.I.S. “FEDERICO CAFFE’” – ROMA
CON…FUSIONI, Immagini, parole e suoni di una grande Guerra
Categoria: prosa
ll progetto “Con…fusioni” nasce dall’idea di creare uno spettacolo in cui arte, musica, teatro e movimento si fondano dando vita a suggestioni che coinvolgano lo spettatore in un’esperienza totalizzante. L’arte fa da filo conduttore, da “punto di appoggio” al “racconto” degli attori sulla scena, che si muove nell’arco temporale della prima guerra mondiale. E’, però, importante capire che la funzione delle immagini (così come quella della musica) non è sempre didascalica e descrittiva, molto spesso si tratta piuttosto di “evocare” idee, emozioni, stati d’animo per un coinvolgimento che travalichi il limite temporale, pur esistente, della storia. Lo spettacolo è arricchito anche dagli oggetti simbolici come la trincea o le lettere dal fronte, dalle parole degli attori e dai documenti visivi.
Gli attori metteranno in scena un vero e proprio “dialogo” con le opere d’arte proiettate, a volte utilizzandole come semplice fondale scenico, a volte riproponendone il tema centrale (come se i personaggi sul palcoscenico prendessero vita uscendo dal quadro) altre ancora potenziandone il messaggio attraverso le parole recitate e i movimenti.
Martedì 7 maggio 2019, ore 11.15
I.I.S. “ENRICO FERMI” – POLICORO (MT)
MITI USA E GETTA? NO, GRAZIE!
Categoria: prosa
E se Prometeo, offrendo il fuoco agli uomini per farli uscire dallo stato di ferinità, avesse aperto la strada non solo al progresso, ma anche alla perdita del “senso della misura”?
E se la tecnologia – diventata non più mezzo ma fine – fosse la causa di tutti i mali delle nostre società sempre più disorientate e in crisi? Potrà il grande Zeus, ridisceso tra gli umani, far riflettere gli uomini sulla necessità di delineare una nuova Etica sociale e della Natura per riconciliare l’uomo con se stesso, con gli altri e con il mondo che lo circonda? Sarà capace di suggerire come non farsi ingannare dai falsi miti dei mass media e superare pregiudizi, differenze e diffidenze per la costruzione di relazioni umane più autentiche e significative? Prima, però, dovrà affrontare “l’ira funesta” di sua moglie Hera che vuole il divorzio!
> EVENTO EXTRA
Martedì 7 maggio 2019, ore 21.00
(ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria)
UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’ E DEL TEMPO LIBERO – GIOIA DEL COLLE
FRAMMENTI
Categoria: prosa
regia Ugo Maurino
Lo spettacolo “Frammenti” è il risultato del percorso laboratoriale svolto quest’anno presso L’UTE di Gioia del Colle, ed è stato interamente scritto dagli allievi del corso. Esso affronta il tema dell’accettazione della diversità sotto molti punti di vista, mediante il dipanarsi di una serie di, appunto, “frammenti” teatrali, sia comici che drammatici, che cercano di dimostrare quanto sia importante l’accettazione della diversità, e quanto sia importante il cercare di mantenersi il più possibile scevri da pregiudizi di sorta, per poter riuscire a trovare una ricchezza in essa.
Mercoledì 8 Maggio, ore 9.00
I.T. “MICHELNGELO BUONARROTI” – FRASCATI (RM)
SS – SCHOOL SHOOTING
Categoria: prosa
Tra cinque minuti suonerà la campana in questa classe dove i ragazzi sono stati lasciati da soli a riposarsi qualche minuto prima che riprendano le lezioni. Ogni banco è un’isola con una sua minuscola storia da raccontare, piccole finestre che danno sulle vite di giovani ragazzi: paesaggi di relazioni e conflitti, ma anche di leggerezza e ironia. Suona la campana e l’ora è finita, da quel momento comincia un’altra storia. La storia di Tiziano e Andrea che in un pomeriggio come gli altri scoprono che mai nessuno in Italia è entrato armato in una scuola, mai nessuno è stato ucciso a scuola. Allora si chiedono che non possano essere proprio loro i primi a farlo. Sognano una gloria nera, ma pur sempre una gloria. Passerà il tempo e verranno prese decisioni, reperite armi, documentato tutto con il telefonino. Sono determinati, svuotati dalle motivazioni che all’inizio li avevano sospinti, ma determinati. Suonerà la campana ancora e sarà un’unica finestra su un paesaggio infranto.
La provocazione è ovviamente parte fondante di questo progetto e pur essendo una provocazione enorme, che denuncia un clima, una paura, un malessere, la fragilità diffusa di tutti, non solo dei ragazzi più giovani, l’intento è comunque e paradossalmente discreto, riservato, segreto, profondo, chiuso nella camera di due adolescenti.
Non ci arroghiamo un’opinione politica ma una curiosità antropologica. Non vogliamo dare un senso al perché dei ragazzi commettono una strage terminale, così profonda ed inspiegabile da indurci a cercare un significato, una colpa, una qualsiasi, al di fuori di noi. Ammettiamo l’addebito (come accusati in attesa di giudizio) di alcune responsabilità: la fama senza meriti, lo sdoganamento fascista, le armi facili, ma lo rifiutiamo sul piano ideale.
Mercoledì 8 Maggio 2019, ore 11.15
Liceo Scientifico “GIORDANO BRUNO” – TORINO
DELITTO A VILLA ROUNG
Categoria: prosa
Durante la festa di fidanzamento della ricca rampolla di casa Roung, viene assassinato Trismegian, il futuro sposo. Viene chiamato ad indagare sull’omicidio l’improbabile ispettore Brown e il suo assistente Mortimer. Achille Campanile, autore del testo, scrive una divertente e surreale parodia del giallo classico, giocando con gli elementi del genere, ribaltando completamente la loro funzione, regalandoci un perfetto meccanismo di comicità.
Giovedì 9 maggio 2019, ore 9.00
ITAF – Scuola di Alta Formazione delle arti dello spettacolo di FITA e Scuola di Teatro del Centro Teatrale Europeo “Etoile” – Reggio Emilia
180 – LA LEGGE DEI MATTI
direzione artistica Daniele Franci
Categoria: prosa
Una performance ispirata alla legge 180, divenuta il simbolo di una rivoluzione libertaria in cui i malati psichici per il solo fatto di uscire dalle mura del manicomio, per incanto divenivano esseri umani normali.
«Il 13 maggio non si è stabilito per legge che il disagio psichico non esiste più in Italia, ma si è stabilito che in Italia non si dovrà rispondere mai più al disagio psichico con l’internamento e con la segregazione. Il che non significa che basterà rispedire a casa le persone con la loro angoscia e la loro sofferenza. »
(Franca Ongaro Basaglia).
Una citazione che racchiude in sé quanto di problematico ma anche di immensamente rivoluzionario ha potuto lasciare l’esperienza di un uomo nella storia nella società italiana.
Il valore della rivoluzione di Franco Basaglia che – per l’ampiezza delle conseguenze del suo agire, per la ricaduta pubblica e istituzionale del suo pensiero, e per il fatto che la legge sulla chiusura dei manicomi è stata la prima di questo tipo al mondo – è senza dubbio, il più grande intellettuale italiano del dopoguerra. Ad interpretare la performance, i ragazzi di “ITAF International Theater Accademy Fita”, Scuola di Alta Formazione delle arti dello spettacolo di FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori) volta a qualificare giovani artisti attraverso l’utilizzo di linguaggi teatrali, coreutici, musicali e artistici, e gli allievi della Scuola di Teatro di Etoile, entrambe sotto la direzione artistica di Daniele Franci del Centro Teatrale Europeo Etoile di Reggio Emilia.
Giovedì 9 maggio 2019, ore 11.15
Associazione culturale VS ARTLAB – BITONTO (BA)
L’EGO DI ZENO COSINI
Categoria: prosa
L’ego di Zeno Cosini è l’occasione per mettere a nudo la costruzione di un “Io”. E’ l’io di Zeno Cosini, che si racconta al Dottor S; è la somma di parole dette e taciute su un tessuto di vicende di vita cercate e subite. Zeno si lascia costruire, tassello dopo tassello, dai suoi legami più significativi; che gli cuciranno addosso un’esistenza; un abito sulla consapevolezza di un “Io” disgregato apparentemente, privo di certezze. L’inettitudine, l’ipocondria di Zeno sono i sintomi della sua “malattia”. Le sue convinzioni, poi, cronicizzano il suo stato, nonostante le diagnosi mediche refertino, che non ha problemi fisici di alcun tipo, anche se, accusa di zoppicare ogni tanto…
Tante le sue palesi incapacità, prima fra tutte smettere di fumare, nonostante i buoni propositi; non saper gestire i propri affari tanto da avere un tutore…; necessariamente infedele per ritrovare l’amore di sua moglie, ma malgrado ciò l’inettitudine convenzionale di Zeno rivelerà altro… diventerà l’uomo migliore della famiglia. Il percorso con il Dottor S non non ha un punto di arrivo, ma ad una inversione di ruolo; all’ultima domanda del dottore, Zeno rispondere con un interrogativo: Perchè?
Venerdì 10 maggio 2019, ore 10.30
LICEO CLASSICO LINGUISTICO “M.T. CICERONE” – FRASCATI (RM)
ALCESTI
Categoria: prosa
Admeto, re di Tessaglia, dovrebbe morire, ma Apollo, che è stato ospite in casa sua, ottiene dalle Moire di salvargli la vita, se qualcun altro accetterà di morire al posto suo. I genitori, benché anziani, hanno rifiutato di sacrificarsi per il figlio; la giovane moglie Alcesti, invece, è disposta a dare la propria vita, in cambio di quella del marito. Alcesti stessa pronuncia personalmente le parole di addio alla vita, ai figli, al marito, pregandolo di restarle fedele dopo che sarà morta e di non mettere mai i figli nella difficile condizione di avere a che fare con una matrigna. Admeto le giura eterna fedeltà e lei muore. Mentre la reggia è in lutto, giunge Eracle, di passaggio, mentre si reca a compiere una delle sue fatiche. L’eroe nota il turbamento nella casa, ma Admeto gli tace l’accaduto e lo accoglie ospitalmente, nonostante il dolore per la morte della moglie. Eracle torna in scena e apprende infine l’accaduto, Per ricambiare la generosità di Admeto, Eracle insegue dunque il demone della morte, gli strappa la giovane donna e la riconduce al marito. Nonostante la gioia, Admeto dovrà aspettare che Alcesti sia sconsacrata dall’Ade, prima di poter sentire di nuovo la sua voce. Admeto non ha più nessuna esitazione a dichiararsi fortunato e il coro conferma che a volte accadono, per volere degli dei, cose che gli uomini non si sarebbero mai aspettate.
> RESIDENZA ARTISTICA
Venerdì 10 maggio 2019, ore 21.00
Esito della residenza artistica internazionale tra i ragazzi del laboratorio teatrale “Chièdiscena” IISS “CANUDO-MARONE-GALILEI e l’associazione “Melpómene” di Móstoles, Madrid
a cura della compagnia ECO DI FONDO
Un viaggio attraverso miti e fiabe intesi come metafore di scottanti temi di attualità. Una lente d’ingrandimento sulle relazioni che gravitano dentro e fuori l’ambito famigliare. Uno spazio protetto di confronto, divertimento e riflessione condivisa sulle nostre storie; per provare a spingerci insieme appena oltre quella sottile linea dove la storia del singolo diventa universale.
> SEZIONE INTERNAZIONALE
Sabato 11 maggio 2019, ore 21.00
MELPÓMENE MÓSTOLES, MADRID
sceneggiatura e regia Alejandro Cavadas
Motivato dal presente, CADENS (dal latino, “colui che cade”) è parte del nostro interesse verso il mondo che ci circonda e verso il dramma di milioni di persone di tutto il mondo. Per parlare della miseria dell’essere umano, non è necessario guardare molto lontano. Migliaia di migranti stanno arrivando alle nostre frontiere, esiliati che appaiono senza vita sulle nostre coste; crisi umanitarie così devastanti che rendono ingiusto realizzare uno spettacolo che centri l’attenzione in un unico caso specifico.
Che cosa faremmo se un giorno vivessimo questa realtà nelle nostre città? Ciò che vogliamo è parlare della miseria umana, della lotta, del cameratismo, della débacle più assoluta. Ma gli esiliati, i rifugiati, i migranti non possono raggiungere la loro Itaca sognata. La maggior parte di loro condivide una sensazione di vuoto assoluto, non solo per quello che hanno vissuto, ma anche per il “benvenuto” dei cittadini dei luoghi in cui arrivano. Questo ci ha portato alla conclusione che la fine del viaggio di questi esseri umani invisibili era solo l’inizio di un percorso, sempre più all’interno di un vortice diabolico.
Dove andare quando la libertà non è una garanzia?
> GALA’ DI CHIUSURA
Domenica 12 Maggio, ore 21.00
“Chièdiscena” laboratorio teatrale IISS “CANUDO-MARONE-GALILEI” – GIOIA DEL COLLE
ALICE FREAK CIRCUS
INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI
sic.progettazioniculturali@gmail.com
3289569724 / 3470945331