Versi di Memoria – Giornata mondiale della Poesia

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Reading “Versi di Memoria” – a cura di Giuseppe Scaglione – in occasione della Giornata mondiale della Poesia. Un evento patrocinato e organizzato dall’Assessorato alle Culture del Comune di Gioia del Colle.
Versi scritti e presentati dagli ospiti Elisabetta Destasio, Nicola Manicardi, Claudia Di Palma e dai gioiesi Giacomo Leronni, Mimma Faliero, Isabella Capozzi.
Testi di Carmelo Bene, Pier Paolo Pasolini, Franco Fortini, Vittorino Curci, Arthur Rimbaud, Nicola Vacca, Allen Ginsberg, Raymond Carver, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri.
Letture di Giovanna Carelli e Marica Colaninno.
Musiche di Cage, Sibelius, Beethoven, Chopin.
Motivo grafico di Kazimir Malevic, elaborato da Alessandro Capurso.


Rassegna Teatro con Tè: “Cappuccetto Rosso” di Carlo Formigoni

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“Teatro con tè, è una rassegna teatrale, giunta alla quinta edizione, dedicata a tutti i cittadini, con particolare attenzione ai più piccoli. La rassegna si compone di 3 spettacoli, legati al tema della creatività, dell’immaginazione e del racconto. Nasce con l’intento di educare spettatori e cittadini consapevoli, attraverso la partecipazione attiva agli spettacoli in programma. Ad ogni spettacolo, infatti, segue una discussione con la compagnia, durante la quale il pubblico condivide i propri punti di vista e i propri quesiti. Questa discussione avviene all’interno dell’ambiente accogliente del foyer, tra tè e biscotti, con l’intento di annullare le distanze tra pubblico e palcoscenico, creare dunque un’interazione tra spettatore ed attore, che ha l’opportunità di raccontare la personale vicenda, la propria professionalità, ma anche passione.

Per Teatro Con Tè, la rassegna di teatro ragazzi, domenica 18 Marzo, alle ore 18:00 al Teatro Rossini di Gioia del Colle, va in scena “Cappuccetto Rosso”, uno degli spettacoli storici del teatro per ragazzi italiano, la mitica fiaba di Cappuccetto rosso. Una volta erano le nonne a raccontarla ai nipotini. Ora è il teatro che si fa carico di ripescare nella memoria delle fiabe e rinverdirla con gli accorgimenti che la contemporaneità suggerisce.

È notte fonda. Il lupo si aggira guardingo nel bosco. Dietro di lui il cacciatore, desideroso di catturare la belva tanto temuta. Ma il lupo riesce a cavarsela anche questa volta. Il canto del gallo annuncia il nuovo giorno. Il sole ormai è alto. È ora di mettersi a lavoro. Oggi è il giorno del bucato. La mamma invoca l’aiuto di quella pigrona della figlia. Imbranata e sognatrice, con la testa tra le nuvole, Cappuccetto Rosso ne combina di tutti i colori durante le faccende domestiche. Quando, in uno scatto di coraggio e buona volontà: «Ci posso andare io dalla nonna». Il resto è storia nota.

“Cappuccetto Rosso” è una delle fiabe europee più popolari al mondo, di cui esistono numerose versioni (la più nota quella dei fratelli Grimm, datata 1857, che si conclude con il salvataggio di bambina e nonna da parte del cacciatore). Tramite questo racconto, spiega il fondatore del Teatro Ragazzi in Italia, Carlo Formigoni che cura la regia dello spettacolo, il bambino comincia a capire, almeno a livello preconscio, che soltanto le esperienze che ci sopraffanno suscitano in noi corrispondenti sentimenti interiori che non possiamo dominare. Una volta che abbiamo imparato a padroneggiare tali situazioni, non dobbiamo più temere l’incontro con il lupo. In questa prospettiva, il teatro diventa insomma il luogo per sognare ed imparare, per stupirsi e crescere insieme. Cappuccetto rosso sarà rappresentato dal Teatro le Forche interpretato da Dejanira Dragone, Giancarlo Luce, Venere Rotelli, Espedito Chionna, Giuseppe Cicirielllo, Angelica Schiamone, Lisa Serio che si alterneranno nei vari ruoli che popolano la favola.

Info e prenotazioni: Associazione Culturale Ombre c/o Teatro Comunale Rossini – Tel. 080 3484453 – 3295411644 – 3455259883 ombre.associazione@gmail.com.

Biglietti: intero € 6,00 – ridotto € 5,00 per gruppi di 8 persone.


RITRATTO DI DONNA ARABA CHE GUARDA IL MARE di Davide Carnevali

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RITRATTO DI DONNA ARABA CHE GUARDA IL MARE

Next, la scena giovane del teatro italiano

di Davide Carnevali

regia Claudio Autelli

con Alice Conti, Michele Di Giacomo, Giacomo Ferraù e Giulia Viana

testo vincitore del 52° Premio Riccione per il Teatro – in coproduzione con Riccione Teatro

Un testo sulla condizione della donna e sul potere dell’uomo, una lotta verbale che genera distanza e alimenta incomprensioni.

Una riflessione non scontata su migrazione e scontri tra culture, e allo stesso tempo un’esplorazione della possibilità del tragico nella contemporaneità.

Un uomo europeo, solo in una città senza nome del Nord Africa, incontra una giovane donna: i personaggi parlano lingue diverse, ma per lo spettatore “sono la stessa lingua”.

La comunicazione appare dunque costantemente precaria: ed è proprio attraverso l’utilizzo di un linguaggio sfuggente e scivoloso che lo scontro-incontro tra culture rivela tutta la sua ambiguità.

L’autore si serve di una visionarietà vivida e capace di dare consistenza teatrale alla narrazione, per poi raggelarsi in un finale dalla quiete apparente, insieme funerea e rassicurante.

Il tempo di un’illusione. Lo spazio è la tabula rasa che possa accogliere questa illusione. Sono frammenti, istanti tesi, interrogazioni dell’anima. Si procede per associazioni, contrasti e come un puzzle, pezzo dopo pezzo si intravede un disegno finale.

Telefono: 080 3484453


ESILIO con Serena Balivo e Mariano Dammacco

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ESILIO

Con Serena Balivo e Mariano Dammacco

Ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco

Con la collaborazione di Serena Balivo

Uno spettacolo che trasfigura le angosce contemporanee in un’aura fantastica, esalta la voce della coscienza e unisce tratti da commedia dell’arte a eco kafkiane.

Esilio di Mariano Dammacco, secondo capitolo della Trilogia della Fine del Mondo, presentato in prima nazionale a Primavera dei Teatri lo scorso giugno, è un atto d’accusa contro la società odierna, ma anche un esercizio di stile che rispecchia alla perfezione gli stilemi di Cechov. Una sorta di Charlot disorientato, dai baffetti sottili, dagli sproporzionati abiti maschili e dall’incedere fantozziano, interpretato da una Serena Balivo in stato di grazia; l’intercalare, sul palco e fuori campo, di una coscienza in abito bituminoso, centellinata da un Dammacco versione cammeo: protagonista di “Esilio” è un uomo contemporaneo alle prese con le proprie fragilità.

Esilio è uno spettacolo notturno sublimato dalle note di pianoforte, che unisce un meticoloso teatro di parola alle suggestioni del teatro di figura.

Resta la sensazione di una drammaturgia d’autore densa di riferimenti colti mai ricercati o esibiti, sempre sopiti e impliciti, spontanei, inconsciamente interiorizzati. Ne scaturisce un’arte ricercata eppure popolare, capace di toccare corde universali, poiché usa registri e linguaggi accessibili a tutti.

Telefono: 080 3484453


“Hotel Lausanne” in scena al teatro Rossini

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Coperte Strette
HOTEL LAUSANNE

“Mi domando cosa sarei stato io, se non ci fosse stato lui”, Sosia ufficiale italiano di Michael Jackson.
All’interno di Hotel Lausanne si esibiscono Maria Lina e Uguale, sosia di Marilyn Monroe e Adolf Hitler, due personaggi in crisi di identità e alla ricerca di un proprio posto nel mondo. Siamo all’ultima esibizione all’interno dell’Hotel; è un’esibizione sostenuta con leggerezza ma dove assistiamo al disfacimento e al crollo del meccanismo che finora li ha sorretti – tra suoni che non partono quando dovrebbero, incidenti di percorso, dimenticanze – in un gioco al massacro dove l’unica vera soluzione, la soluzione finale, sembra essere quella di barricarsi all’interno dell’Hotel, di chiudere lì, con l’ultima esibizione, forse con la vita, andando a rendere definitiva l’identificazione dei sosia con i due idoli.
Hotel Lausanne è un luogo allo stesso tempo concreto e astratto, interiore: è l’hotel, l’albergo, l’involucro che ospita la nostra anima. È il corpo.

TICKET: 5 euro (ridotto 3 euro)

>>>Acquista Biglietti

Per informazioni
il martedì e il giovedì 18.00 – 20.00
il mercoledì 1o.00 – 12.00
tel. 0803484453
teatrorossinigioia@gmail.com


FARFALLE di Ilaria Cangialosi al Teatro Rossini

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Centro Antiviolenza Andromeda presenta
In collaborazione con Ass. Culturale Ombre
FARFALLE
Scritto e diretto da Ilaria Cangialosi
In scena: Sara Bevilacqua, Arianna Gambaccini, Angela Iurilli, Ilaria Cangialosi
Assistente regia Giulia Fanelli
Disegno luci Vincent Longuemare
Costumi Micaela Colella
Progetto grafico Nina Viviana Cangialosi
Foto di scena/ tecnico luci Ambra Abbaticola

La scena è vuota.
Ad accogliere il pubblico c’è Dedé, ci mostra fotografie antiche, raccontando piccoli aneddoti della sua famiglia. E’ ancora giovane ma già zia di sette nipoti. Li crescerà da sola. Da loro prenderà la forza. Vivere per raccontare. Raccontare per mantenere vivo il filo della memoria. I ricordi sono racchiusi nella sua casa. Li scopre. Si Siede.

Tre figure appaiono come in un sogno.

A Chissà cosa sono stata?
B Ho le ali spezzate
C hai un vestito bellissimo
A E voi chi siete?
B forse siete stelle…
A Si, stelle meravigliose
A B C Stelle o farfalle? (….)

Lo spettacolo narra la storia delle sorelle Mirabal, nate ad Ojo de Agua (Repubblica Domenicana, tra il 1923-1960) sotto il severo regime trujillista. Le famiglie furono spogliate di ogni bene a favore della Patria, per ordine del generale Rafael Leónidas Trujillo. Il regime durò più di trent’anni, circa 30.000 haitiani furono uccisi in nome dello “sbiancamento razziale” a causa di una politica xenofoba, 50.000 vittime in tutto. Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal crebbero in una famiglia benestante, tra libri, musica, principi di tolleranza e amore, svilupparono così nei confronti del regime un senso di rivendicazione e giustizia. Hanno lottato durante tutta la loro vita contro il regime, nascondendo gli haitiani prima e diventando attiviste poi, senza cedere mai alla paura. I loro ideali di parità, libertà e democrazia, indussero le tre sorelle a divenire l’anima del “Movimento 14 giugno” (movimento rivoluzionario nella lotta alla dittatura). La parola d’ordine del movimento era “Mariposas”, “Farfalle”. Le farfalle si moltiplicarono velocemente, il movimento contava più di 20.000 adesioni, divenne così sempre più temuto da parte del dittatore generale Trujillio che reagì con severa repressione nei confronti di tutti coloro che vi aderivano. Le sorelle Mirabal furono perseguitate, arrestate e infine assassinate il 25 novembre del 1960, la loro morte indignò così tanto il paese che distanza di pochi mesi Trujillo fu assassinato e con lui cadde il regime.

Il 17 dicembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiara, in loro memoria, il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“Non è della morte che vi vogliamo parlare ma della vita, della forza, del coraggio, della determinazione di queste donne che cambiò per sempre le sorti del loro paese. Vogliamo raccontare delle “Farfalle” di come si liberano dal bozzolo, lasciando mille chiazze rosse sulle case abbandonate, lasciando il Segno. Entreremo nella loro casa, mentre studiano, si laureano, si sposano, diventano madri, senza mai smettere di lottare, di fare sogni di Libertà, di Giustizia, di Cambiamento, di Coraggio”

Ci piace pensare che quel giorno, Patria, Minerva e Mati non abbiano più smesso di volare.

“Non regalerò mai il mio odio a chi ha spezzato la loro vita” (…)


GIULIETTA E ROMEO di Fabrizio Monteverde

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GIULIETTA E ROMEO

Balletto di Roma

Di Fabrizio Monteverde

Il Balletto di Roma in uno dei suoi titoli di maggior successo, Giulietta e Romeo di Fabrizio Monteverde, una creazione che segue fedelmente il testo di Shakespeare e la celebre partitura di Prokovief, e si dipana in una scrittura coreografica straordinariamente e meravigliosamente “asciutta”.

I due amanti immaginati dal coreografo-metteur en scène Fabrizio Monteverde sono messi in risalto da una danza originale, non soggiogata dai temibili riferimenti ‘storici’, ma autonoma e sicura nel mettere a fuoco dal plot shakespeariano, scavando con ispirazione ‘rabbiosa’ nei sentimenti e nei caratteri dei personaggi; senza risparmiarsi echi cinematografici (da qui il riferimento nell’ambientazione e nei costumi, al cinema neorealista di Rossellini e Visconti), ma anche da riferimenti letterari (così che la Governante di Giulietta ha inquietudini e fremiti che ricordano l’omonima creatura di Brancati), o da citazioni di usanze e costumi tradizionali.

Un’audace manipolazione dell’opera originale che insiste sui sentimenti e sulle idee universali che ancora oggi fanno breccia nei lettori di Shakespeare e che risuonano ancora più forti nella loro traduzione in danza, attraverso lo stile energico e travolgente del coreografo e regista Fabrizio Monteverde.

Telefono: 080 3484453


Il sindaco Pescatore con Ettore Bassi

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Panart Produzioni
Ettore Bassi
IL SINDACO PESCATORE
tratto dall’omonimo libro di Dario Vassallo; testi di Edoardo Erba
regia ENRICO MARIA LAMANNA

Raccontiamo e soprattutto ricordiamo la storia di un eroe normale, Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore. Un uomo normale e straordinario in una regione malata e straordinaria come la Campania. Un uomo che ha sacrificato con la sua vita l’impegno di amministrare per difendere e migliorare la sua terra e le sue persone. La sua opera di uomo semplice onesto e lungimirante attraverso l’inizio della sua carriera politica, i successi straordinari ottenuti sul campo del Cilento nell’ottica del Bene Comune, compresa l’operazione Dieta Mediterranea assunta grazie a lui a Patrimonio dell’Unesco, fino al suo tragico epilogo.

TICKET:
12 euro platea e I ordine (ridotto 10 euro)
8 euro II e III ordine (ridotto 6 euro)

INFO:
Tel: 0803484453
Mail: teatrorossinigioia@gmail.com
Botteghino: Martedì e Giovedì dalle 18:00 alle 20:00, Mercoledì dalle 10:00 alle 12:00

>>>Acquista Biglietti


IL MISANTROPO di Molière

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IL MISANTROPO

di Molière

traduzione e adattamento di Francesco Niccolini

regia di Tonio De Nitto

con Ippolito Chiarello e Angela De Gaetano

e con Sara Bevilacqua, Dario Cadei, Ilaria Carlucci, Franco Ferrante, Luca Pastore, Fabio Tinella.

Il Misantropo è un testo che arriva stretto come un nodo alla gola: la disillusione verso un mondo non meritocratico, dove la soluzione è sempre nel compromesso o nella totale evasione dalla legalità.

Sentirsi un extraterrestre perché non allineato, uno stupido perché onesto, un cinico perché non interessato al clamore del mondo, un algido perché il cuore non saltella ad ogni minima occasione. Alceste non respinge ma è respinto da una società in cui non si riconosce, da un amore che non sa scegliere, da processi in cui è chiamato in ballo senza alcun motivo, non uno contro tutti, ma tutti contro uno.

“Proseguo in questo modo il mio personale racconto degli ultimi, siano essi bisbetici, anatroccoli o misantropi, lo faccio con la compagnia d’attori con cui in questi anni abbiamo costruito assieme un percorso, con generosità, talento, rigore, utopie, disillusioni.”

Tonio De Nitto

Telefono: 0803484453


Presentazione del libro “La figlia” di Giuseppe Scaglione

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Con il patrocinio del Comune di Gioia del Colle e la collaborazione di “Events of arts” si terrà il 10 febbraio 2018, presso il Teatro Comunale Rossini, alle ore 18:30, la presentazione del romanzo “La figlia” di Giuseppe Scaglione. Dialogherà con l’autore la giornalista Grazia Rongo.