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Bari International Gender Festival 2022

BIG BODY – Bari International Gender Festival
Bari 9/19 Novembre 2022
Danza, teatro, musica, cinema, dialoghi

Corpo, oltre il binarismo di genere, non solo umano, maschile/femminile, in transizione, cambiamento, mutazione, fragile e vulnerabile, abile/disabile; corpo come paesaggio, violato, inquinato, oltraggiato; corpo estraneo, emarginato e di confine; corpo infinitamente piccolo, microrganismo, eppure così virale e potente; corpo invisibile, percepibile anche nella sua assenza; sostituibile, dalle macchine, dalla tecnologia, dalla robotica; corpo sempre politico, nella sua presenza e compresenza, persistenza carnale, folla, nella moltitudine degli spazi pubblici, in armonia o contrasto con la natura e le logiche del consumo; corpo come collettività, corpo-sociale, corpo che si allea con altri corpi e si potenzia in valori condivisi, nel rispetto verso le differenze, alla dignità delle persone, alla sacralità dei luoghi.

BIGBODY è il tema dell’edizione 2022 del BIG – Bari International Gender festival. Il corpo in tutte le sue sfaccettature: concettuali, artistiche, anatomiche, filosofiche, antropologiche. La molteplicità dei corpi richiede la molteplicità delle discipline artistiche, nella convinzione che la contaminazione e lo sconfinare da una disciplina all’altra, con rigore e maturità d’intenti, siano in grado di generare nuove traiettorie nelle programmazioni della scena contemporanea.  Riportando il discorso sul corpo come spazio di trasformazione e confronto, l’edizione 2022 del BIG coinvolge artistǝ, nazionali e internazionali, che propongono produzioni frutto d’indagini inedite, istituenti.

Infomail. info@bigff.it

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TIME ZONES 2022: il programma della XXXVIIª edizione

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time zones 2022

La XXXVII edizione di Time Zones avrà al centro il rapporto della musica con le immagini e – come ormai consuetudine da un po’ di anni – con la pagina scritta.
Un’ampia anteprima nel mese di settembre sarà costituita da un rinnovato e sentito omaggio a Franco Cassano. Sarà evocato dalla voce e dalla musica della “Compresenza dei tempi”, una  lucida quanto tenera “profezia” del sociologo barese, scritta nel 2011 come prefazione nella riedizione per Donzelli de “Le ragioni dei Topi” di Carlo Levi. La sezione “Literature”, coprodotta con Diaghilev Teatri, vedrà invece una full immersion nel pensiero di Nietzsche. Nel bel mezzo di “queste pagine”, ci sarà una delle più giovani espressioni del nuovo jazz italiano con l’anteprima del progetto “Il trio dei desideri”: Aldo Davide Di Caterino, Francesco Schepisi, Antonello Losacco.
 Il corpo centrale di questa edizione si svilupperà, così come da sempre recita la ragione sociale della rassegna, senza un vero e proprio filo rosso. Generi, stili e scuole differenti, in perfetta linea con la storia di Time Zones. Il raffinatissimo violino delle delicate creazioni di Laura Masotto sarà nella stessa serata di uno dei pianisti più interessanti della scena europea del genere modern classical, Federico Albanese. Il jazz libero e contaminato di Steve Beresford sarà protagonista anche nel visionario “Frequency Disasters”, il progetto che vede Beresford accanto all’immaginifico percussionismo di Valentina Magaletti e al sapiente basso di Pierpaolo Martino. Suoni che disegnano paesaggi nordici per un gruppo anti-etichette, fuori dai cammini prestabiliti. Perturbanti e unici. Un incastro perfetto di elementi distanti tra loro sono gli islandesi Múm. Rimanda agli stessi paesaggi l’elegiaco suono della tromba e della tuba del norvegese Daniel Herskedal (Ecm) anche nella impegnativa collaborazione con quella certezza della musica di casa nostra che è il giovane pianista Mattia Vlad Morleo. Una serata quindi colorata di variegate sfumature, dove vi sarà l’irruzione del ruvido e possente intro della performer statunitense, ormai da molti definita come la degna erede della serpenta Diamanda Galas: Masma Dream World. Il pensiero che si fa immagine e musica contemporaneamente è nell’avvolgente mondo di Chrisophe Chassol, un universo poetico dove l’incrocio tra  “visioni” e suoni  raggiunge l’idillio. Nella stessa serata l’avveniristico viaggio elettronico del progetto “Wilde Terrier Orchestra” curato dall’artista Jay Glass Dubs, al secolo Dimitris Papadatos, con Foteini Korre e Ilias Livieratos. È un’elettronica introspettiva e contemplativa, supportata da canzoni house, quella di Christian Löffler, una delle espressioni più avanzate dell’universo elettronico dei nostri tempi. Musica arte e poesia, condensati in un lucido sguardo rivolto al futuro. Ad aprire, i Violent Scenes. Devono molto alle splendide musiche che hanno accompagnato Gomorra, ma i Mokadelic rappresentano una delle vere novità del panorama musicale italiano degli ultimi dieci anni. Uno spettacolo con immagini dirompenti per rivelare la solida maturità ormai indiscutibile. Con loro l’enigmatico progetto dei Panda Clan, una “rielaborazione musicale“ tutta politica dei testi del grande intellettuale Noam Chomsky. La chiusura sarà con il nuovo progetto dei Calibro 35 dedicato a Morricone.
(Gianluigi Trevisi – Direttore Artistico Time Zones)

PROGRAMMA

sabato 17 settembre
ore 12 – Auditorium Diocesano Vallisa – Bari – Ticket al botteghino €. 5,00
IL TRIO DEI DESIDERI: Aldo Davide Di Caterino, Francesco Schepisi, Antonello Losacco
ore 21 – Auditorium Diocesano Vallisa – Bari – Ticket al botteghino €. 10,00
LA COMPRESENZA DEI TEMPI: Vince Abbracciante (fisarmonica), Giuliano Giuliani (voce)

domenica 18 settembre
ore 18 – La fattoria dei Primi Valenzano (ingresso facoltà di Veterinaria) – Ticket al botteghino €. 3,00
LA COMPRESENZA DEI TEMPI (Replica) Concerto al Tramonto
Esse String Quartet feat Groupa | Silvia Zeverino (violino) – Giada Cancelli (violino) – Chavely Suarez (viola) – Veronica Iannella (violoncello)

venerdì 23 settembre
ore 21 – Chiostro Santa Chiara – Bari
LAURA MASOTTO
Una fusione di archi, sintetizzatori, campane tibetane e percussioni sciamaniche. Una riflessione sulla nostra società fatta sulle corde da una straordinaria violinista.
FEDERICO ALBANESE
Un pianismo introspettivo e onirico, al tumulto e alla velocità delle nostre vite iperconnesse, Federico Albanese preferisce la profondità struggente di un viaggio nel ricordo.

sabato 24 settembre
ore 21 – Chiostro Santa Chiara – Bari
STEVE BERESFORD
È uno dei musicisti occidentali più creativi e fantasiosi: negli ultimi dieci anni ha concentrato la maggior parte dei suoi sforzi compositivi per il cinema e la TV britannica.
FREQUENCY DISASTERS: Valentina Magaletti, Pierpaolo Martino feat Steve Beresford
La narrativa di Beresford guida gli interventi ritmici di Magaletti e Martino in un approccio carnevalesco all’improvvisazione, mescolando cultura alta e bassa, dramma e ironia.

martedì 27 settembre
ore 21 – Nuovo Teatro Abeliano – Via Padre Massimiliano Kolbe, 3 – Bari
MUM in “25th Anniversary Tour” live
Chiamatela experimental-pop, glitch-pop o indietronica, la musica dei Múm è una raffinata miscela di molteplici elementi, che li ha resi uno dei gruppi principali dell’etichetta-culto berlinese Morr Music.

sabato 1 ottobre
ore 21 – Teatro Kismet – Bari
DANIEL HERSKEDAL solo
Come compositore disegna paesaggi nordici con la tuba e una loop station, sfidando convenzioni e preconcetti su ciò che sia possibile ottenere con la tuba come strumento solista.
MATTIA MORLEO & DANIEL HERSKEDAL
Una produzione originale di Time Zones dove l’incrocio tra questi mondi lontani diventa pura poesia.

domenica 2 ottobre
ore 21 – Teatro Kismet – Bari
MASMA DREAM WORLD
Una sfida per rivedere la nostra relazione preconcetta con l’oscurità, guidandoci a immergerci in essa. Musica per il subconscio, richiamo per coloro che desiderano un nuovo mondo.
CHRISTOPHE CHASSOL
Pianista, compositore visionario, manipolatore di suoni e immagini, si è inventato un genere tutto suo per definire il suo mondo musicale, che spazia tra minimalismo, jazz, elettroacustica, pop, folk, funk, world music e chill wave.

venerdì 7 ottobre
ore 21 – Teatro Kismet – Bari
VIOLENT SCENES
Il quartetto pugliese con una gavetta lunga quasi un decennio e oltre un centinaio di concerti in tutta Italia solo negli anni 2018-19 e 2021-22, c’è riuscito. Dopo aver pubblicato un album nel 2017 e un EP nel 2019, si fermano per oltre un anno a causa della pandemia. “Rebirth” è il nuovo EP, realizzato nel 2021 e pubblicato all’inizio del 2022, che segna la “rinascita” stilistica del gruppo, che parte dal post-rock e dalla psichedelia dei precedenti lavori per approdare ad un rock sperimentale d’autore, passando per l’ambient-glitch elettronica. Particolarità della nuova versione del gruppo è che tutti i membri suonano tutti gli strumenti in studio e dal vivo.
Gruppo che parte dal post-rock e dalla psichedelia dei precedenti lavori per approdare ad un rock sperimentale d’autore, passando per l’ambient-glitch elettronica.
CHRISTIAN LÖFFLER
Nato e cresciuto nella penisola tedesca di Darβ, una regione isolata sulla costa meridionale del Mar Baltico, ha il suo studio audio-visivo in un bosco di betulle e salici con una magnifica vista sul mare. Lontano dall’ambiente musicale tedesco, svedese o danese, ha imparato da solo a fare musica elettronica, traendo una forte ispirazione dai luoghi in cui è nato e tuttora vive.
La sua è una musica ambient elettronica fortemente immaginifica e cinematica, che si ispira anche ai grandi compositori classici. Il suo ultimo lavoro “Parallels”, uscito nel febbraio 2021, è stato commissionato dalla Deutsch Grammophone ed è costituito da rielaborazioni elettroniche piuttosto radicali di brani noti e meno noti dei più grandi compositori mai esistiti, tra cui Bach, Beethoven e Chopin. Una musica ambient elettronica UNICA fortemente immaginifica e cinematica, che trae ispirazione dai grandi paesaggi naturali del mar Baltico dove vive, ma anche dai grandi compositori classici del passato.

sabato 8 ottobre
ore 21 – Teatro Kismet – Bari
PANDA CLAN
Episodio più che raro del panorama musicale italiano. Custodendo gelosamente la propria identità questo gruppo si ispira in toto al pensiero ed agli scritti del grande intellettuale ed attivista americano Noam Chomsky.
MOKADELIC
Quintetto romano attivo nella composizione di colonne sonore per cinema, TV e teatro. Atmosfere post-rock, neo-psichedeliche e suggestioni ambient-elettroniche dense di melodiche distorsioni e implacabili crescendo. La bellissima colonna sonora di Gomorra li ha fatti conoscere in giro per il mondo.

sabato 15 ottobre
ore 21 – Anche Cinema – Bari
CALIBRO 35 “Scacco Al Maestro (Le Musiche di Ennio Morricone)”
Il gruppo funk-jazz italiano ispirato alle colonne sonore di film di genere poliziottesco italiano degli anni ’70 torna con un nuovo progetto sulle musiche del Maestro Ennio Morricone. Una minuziosa ricerca sulle meccaniche idonee a far funzionare il matrimonio fra spartiti e pellicole, architettando nuove versioni nel rispetto delle partiture originali, pur concedendosi qualche libertà. il loro non è un concerto ma una esperienza sonora totale.

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LITERATURE 2022
La compresenza dei tempi • 8, 17, 18 settembre
L’edizione n. 37 di Time Zones si apre con un’ampia anteprima nel mese di settembre, che sarà costituita da un rinnovato e sentito omaggio a Franco Cassano. Sarà evocata dalla voce di Giuliano Giuliani e dalla musica di Vince Abbracciante e dell’ESSE String Quartet la “Compresenza dei tempi”, una lucida quanto emozionante “profezia” del sociologo barese scritta nel 2011 come prefazione nella riedizione per Donzelli de “Le ragioni dei Topi” di Carlo Levi. Il 17/9 in Vallisa a Bari ed il 18/9 a ridosso della fattoria dei Primi a Valenzano, luogo simbolo della legalità in quanto territorio confiscato alla mafia. Tre appuntamenti, il primo tenutosi lo scorso 8 settembre nel museo Ridola di Matera, per dare luce ad un versante spesso tralasciato del pensiero dell’uomo Franco Cassano. La lucida analisi del “signoraggio” umano sulla natura che si fa incantamento, biofilia, sguardo poetico sul mondo animale.

Zarathustra – (coprod.Diaghilev Teatri) Vallisa 4-9 ottobre:
Paolo Panaro e Antea Chionna voci recitanti. Musiche eseguite in scena da Francesco Scagliola

Un viaggio nell’opera di Nietzsche in due parti, dedicate a Così parlò Zarathustra e Al di là del bene e del male. L’idea dell’“eterno ritorno” è la misteriosa intuizione che segna il passaggio alla ultima fase del pensiero di Nietzsche e lo trasforma dall’interno. Attraverso i suoi trattati, il grande scrittore tedesco, elabora una nuova forma di riflessione, minando tutto ciò che, in occidente, c’era stato in precedenza. Idee “per tutti e per nessuno”, espresse con parole organizzate in un linguaggio unico e musicale. La filosofia, per la prima volta nella storia dell’umanità, si trasforma in poesia. I suoi testi sono pieni di enigmi, protetti da imperscrutabili sigilli, da definizioni che appaiono ogni volta diverse, di concetti che assumono, a seconda delle epoche, significati molteplici. La morte di Dio, il superuomo, l’allontanamento da Schopenhauer e da Wagner, l’allucinatoria fiducia in se stesso, l’attaccamento alla terra e la rinuncia ad ogni illusione oltremondana: Nietzsche getta le basi per la creazione delle teorie che sosterranno il sistema filosofico dell’uomo contemporaneo.


No Time No Space. Omaggio a Franco Battiato

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no time no space omaggio battiato

RADIODERVISH in “NO TIME NO SPACE – OMAGGIO A FRANCO BATTIATO”
A un anno dalla morte di Franco Battiato i Radiodervish portano a Bari “No Time No Space. Omaggio a Battiato” 28 maggio ore 21.00 presso Teatro Kismet Bari

Un concerto “Spirituale”, questo il tributo che nasce dall’incontro tra i Radiodervish e la musica del grande artista siciliano.
Franco Battiato ha creato un percorso originale nella musica italiana che ha incrociato la ricerca artistica a quella spirituale.
Egli stato anche un punto di riferimento importante per il cantautorato mediterraneo dei Radiodervish i quali hanno condiviso con lui diverse esperienze artistiche e personali.
I Radiodervish si trovano quindi ad essere parte di questo pop-spirituale da lui tracciato. Ed è proprio questo il percorso intorno al quale si sviluppa il concerto tributo che prevede la condivisione di originali interpretazioni delle canzoni di Franco Battiato affiancate dai brani dei Radiodervish più consonanti.

Sul palco Nabil Bey Salameh (voce, buzuki, percussioni), Michele Lobaccaro (voce, basso, chitarre, tastiere), Alessandro Pipino (tastiere e fisarmonica), Pippo Ark D’ambrosio (percussioni e batteria)

Prevendite al botteghino (Strada San Giorgio martire, 22F Bari) e sul circuito Vivaticket.com

Info al numero 3358052211 e alla mail botteghino@teatrokismet.it


TI FACCIO LA FESTA con Dino Abbrescia e Paolo Sassanelli

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TI FACCIO LA FESTA con Dino Abbrescia e Paolo Sassanelli

Aygor Production
TI FACCIO LA FESTA
di Andrej Longo
regia Susy Laude
con Dino Abbrescia e Paolo Sassanelli

Teatro Kismet – BARI
14 e 15 gennaio 2022 ore 21:00
16 gennaio 2022 ore 18.00

Mimmuccio ha trascorso quasi trent’anni alle dipendenze di Mazinga, boss malavitoso che gestisce il mercato della cocaina tra il Basento e la Puglia. Da quando era ragazzo, insieme a Michele, suo amico e collega di lavoro, Mimmuccio ha prelevato settimanalmente la cocaina e ha preparato le dosi che poi venivano smistate ai piccoli spacciatori.
Un incarico delicato, svolto con discrezione e senza creare mai problemi. La sua efficienza, però, non è bastata a guadagnarsi la stima del boss.
Che continua a pagarlo una miseria. E a trattarlo con i modi sprezzanti che gli sono tipici.
Mimmuccio non si è mai ribellato al suo padrone, ma nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, decide che il momento di cambiare vita è arrivato e con i risparmi che ha messo faticosamente da parte, si accinge a lasciare il suo paese e la sua terra natia.
Per salpare verso le mitiche isole Galapacos, isole che ha scoperto sul web e di cui sa ben poco.
Ma con quel nome, Galapacos, per forza devono essere isole straordinarie.
Mimmuccio però non se la sente di partire da solo. Né vuole portarsi la moglie, che lo tradisce da anni. E neppure il figlio, che lo deride e gli manca di rispetto. Perciò, in questo viaggio epico, reale e immaginario al tempo stesso, Mimmuccio decide di portarsi l’amico Michele, che, come lui, è stato sfruttato per una vita da Mazinga.

Biglietti in vendita sul circuito VivaTicket.com


Il Circo di El Grito mette le tende a Bari con 5 spettacoli di circo contemporaneo

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Circo di El Grito Bari

Il Circo di El Grito mette le tende al Kismet
Dal 16 dicembre spettacoli di circo contemporaneo nello chapiteau
22 appuntamenti in programma fino a gennaio
16 dicembre – 6 gennaio | Strada San Giorgio martire 22/F, Bari

Il Circo di El Grito mette le tende al Teatro Kismet di Bari, offrendo una programmazione di cinque spettacoli di circo contemporaneo in replica dal 16 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022. A fare da palcoscenico, in piena atmosfera circense, è lo chapiteau da 200 posti che verrà installato negli spazi all’aperto dell’Opificio per le Arti, che sono stati e saranno sede del festival di teatro per le nuove generazioni ‘Maggio all’Infanzia’. La rassegna è organizzata da Fondazione S.A.T. e Le Nuvole, in collaborazione con la Cooperativa Teatro Kismet, e rientra nella progettualità della Regione Puglia FSC 14-20: Patto per la Puglia. ‘CUSTODIAMO LA CULTURA IN PUGLIA 2021’ – Misure di sviluppo per lo spettacolo – D.G.R. n. 1570/2020 – A.D. 499/2020.

Gli spettacoli in programma
Ad aprire la programmazione di Teatro errante per famiglie è lo spettacolo Liminal (a partire da 6 anni) del Circo El Grito, in programma dal 16 al 18 dicembre alle ore 18 e il 19 dicembre alle ore 11. Un viaggio dove la protagonista passa dal cavalcare un letto volante a surfare un mucchio di foglie mosse dal vento, dal convincere il cuscino ad addormentarsi con lei a svelare i simboli di un dipinto animato, dal perdersi nella luce a ritrovare la propria ombra.
Il 23 dicembre alle ore 18, il 28 dicembre e il 30 dicembre alle ore 11 va invece in scena Live Gravity, curato dall’Aps Un clown per amico. Michele Diana guida il pubblico un esilarante e delicato spettacolo di giocoleria, acrobatica, equilibrismo e clownerie, che vede come protagonista un clown alla ricerca di equilibrio, non solo fisico ma anche psichico e forse emotivo. Il 25 dicembre alle ore 18 e il 27 e 29 dicembre alle ore 11 appuntamento invece con il Cirus cabaret di MR.BIG, di e con Christian Lisco, dove la tecnica circense diventa il trampolino di lancio per un esilarante comicità adatta a tutti.
Il Circo El Grito torna il 26 dicembre alle ore 11 e dal 27 al 30 dicembre alle ore 18 con il racconto di un clown stanco e invecchiato, la cui dolcezza e curiosità del bambino rimangono in lui come una piccola candela tremolante che a tratti brilla intensa: Gustavo La Vita. Conclude la rassegna di teatro errante per famiglie lo spettacolo Uomo Calamita di Circo El Grito, in programma dal primo al 4 gennaio alle ore 18, il 5 gennaio con una doppia replica alle ore 18 e alle ore 21 e il 6 gennaio alle ore 21. Un progetto, ideato da Giacomo Costantini e da Wu Ming 2, che si pone come esperimento tra circo e letteratura ed ha assunto come modello di lavoro il dialogo tra la costruzione del soggetto narrativo di un romanzo e, di pari passo, la stesura drammaturgica di un’opera di circense, con protagonisti i superpoteri dell’Uomo Calamita.

Botteghino
Gli spettacoli sono a ingresso a pagamento, con biglietto unico a 6 euro. Per i possessori della Ki(d)smet card, richiedibile gratuitamente al botteghino del Teatro Kismet (strada San Giorgio martire, 22/F) il biglietto ha un prezzo scontato a 4 euro. Disponibile anche il pacchetto T10, che garantisce 10 ingressi al prezzo di 40 euro.
Per info 335 805 22 11 – 080 579 76 67. Botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22 F, Bari) attivo dal martedì al venerdì ore 10:30-12:30/16:30-19:00 e due ore prima dello spettacolo. Il programma completo della rassegna sul sito www.maggioallinfanzia.it


Bari International Gender festival – VIIª edizione

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Bari International Gender festival 2021

Bari International Gender festival / VIIª edizione
dal 11 al 18 dicembre 2021

La programmazione culturale ed artistica della VII edizione del BIG film festival ALLEANZE dal 11 al 18 dicembre 2021 estende la rilevanza dei temi sulle diversità, oltre l’umano, sorpassando la prospettiva privilegiata da un punto di vista occidentale, suprematista, abile e bianco ed abbracciando l’urgenza di decolonizzare la storia, le geografie, i saperi per rivolgersi all’intera bio-diversità (umana/animale/ambientale) con un orizzonte intersezionale, post-umano, anticoloniale e anti specista.
La programmazione raccoglierà e approfondirà questi spunti allargando lo sguardo a tutte quelle opere, performances, musica, lungometraggi di fiction, documentari e cortometraggi, nazionali e internazionali, che istituiranno collegamenti ideali, evidenti o latenti, con questa visione.
Si intende lavorare alle fondamenta della manifestazione e delle relative tematiche, ridiscutendo in termini artistici e concettuali le basi dello stare insieme, in società e nel mondo, e del rapporto con le/gli altrǝ, nel completo rispetto delle diversità di ognunǝ ma anche ottimizzando nella struttura e nella logistica l’architettura del Festival, grazie a collaborazioni e alleanze con numerose realtà del territorio e dello scenario nazionale e internazionale.
BIG Festival, la settimana di cinema e performance in collaborazione con Anche Cinema e MyMovies, Spazio13, Teatro Kismet, Officina degli Esordi.

QUI il programma


TIME ZONES FESTIVAL, il programma della XXXVIª edizione

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time zones festival 2021

Il festival che partirà il 10 settembre 2021 ha immaginato questa sua XXXVI edizione come una sorta di riflessione post-pandemica, andando a declinare molte delle proposte musicali in stretta connessione con la parola. La sezione Literature, dove ormai da parecchi anni la musica incontra la letteratura con produzioni originali, quest’anno si snoda intorno ad alcune narrazioni sceniche ispirate a quattro testi particolarmente significativi. Il 10 settembre Marco Bechis, cileno di nascita ma argentino d’adozione (regista di “Garage Olimpo”) racconterà in prima persona la sua avventura di prigioniero e candidato desaparecido nell’Argentina di Videla alla fine degli anni ’70. Lo farà con le pagine del suo primo lavoro da scrittore ”La solitudine del sovversivo” (2021 Guanda), con la  voce dell’attrice Viyaja Bechis Boll ed i ruvidi suoni della band italo-irlandese dei Magpies. Il 25 settembre sarà in scena il testo che è stato definito come la metafora del lockdown, “Questa è l’acqua” del compianto David Foster Wallace, che sarà evocato dalla potente ed accattivante vocalizzazione dell’attore Totò Onnis. A seguire: il carteggio epistolare tra J. P. Sartre e S. De Beauvoir tra voce e suoni (dal 22/9 all’1/10) con gli attori Paolo Panaro e Altea Chionna, musiche di Luigi e Mattia Morleo. L’8 e il 9 ottobre arriva la tenera e sconquassante favola della scrittrice indiana Arundhati Roy con ”Il Dio delle piccole cose” (Guanda 1997) in una suggestiva combinazione di immagini (Pit Campanella), interpretazione (Teresa Ludovico) e musica composta per l’occasione dal duo Nidoja ed eseguita dal Time Zones Ensemble diretto dal maestro Sanjay Kansa Banik. Alla fine di Literature ci sarà “Nella perfida terra di Dio” (Adelphi 2017), il truculento capolavoro, il western pugliese di Omar di Monopoli con l’attore Ippolito Chiarello e i suoni del giovane compositore Go Du Gong.
In Underzones, lo spazio di ricerca del festival, accanto a giovani band come i Botaniqve e il Sebastiano Lillo trio, un capitolo importante è dedicato  all’elettronica: si va dal duo di New Orleans Budokan Boys (25/9), alla sound artist iraniana Rojin Sharafi (8/10), si prosegue col producer canadese T. Gowdy (9/10), con il compositore egiziano Maurice Louca (16/10) passando per la svedese Fagelle (9/10) e i sound artist pugliesi Francesco Del Prete (18/9) Losci (16/10). La combinazione con l’arte contemporanea sperimentata con successo negli ultimi anni vede il 26/9 la live installation per sculture sonore dell’artista tedesca Limpe Fucks, nota intellettuale leader della controcultura tedesca degli anni 60/70, fra le ispiratrici del Krautrock ed oggi pirotecnica ottantenne. Il resto del programma vede il 25 settembre la violoncellista newyorchese Julia Kent (in collaborazione con il festival EXperimenta), il 1 ottobre la violinista giapponese Aska Kaneko e il pianista Michele Fazio. Il 2 ottobre “Caro Endrigo” sarà un inedito omaggio al grande Sergio Endrigo che proprio a Time Zones fece nel 2001 uno dei suoi ultimi concerti prima della scomparsa nel 2005, una rilettura con riarrangiamenti e declamazione di suoi testi inediti. L’edizione 2021 si completa le musiche scritte per il teatro dell’eclettico attore comico barese Gianni Ciardo e con Bari Soundscape, un singolare progetto di mappatura del paesaggio sonoro della città di Bari in un mix di field recording e tracce musicali a cura del collettivo Folklore Elettrico, diretto dai suoni sicuri di Marco Malasomma.

PROGRAMMA 

Venerdì 10 Settembre
Ore 21,00 – Chiostro Santa Chiara – Bari

La solitudine del sovversivo
di e con Marco Bechis, Vijaya Bechis Boll
Musiche composte ed eseguite dai Magpies

Questa prima opera letteraria riprende i temi già affrontati in Garage Olimpo (1999) e Hijos (2002). Le nefandezze della dittatura argentina di Videla sono al centro di questo vibrante memoire in prima persona, poiché Marco Bechis ha vissuto da prigioniero l’ansia e lo sgomento di questa tragedia. Cileno di nascita, in parte italiano ed in parte argentino, Bechis è un regista, produttore e sceneggiatore con una lunga carriera cinematografica alle spalle. Un cinema in gran parte dedicato alla ricostruzione delle tragedie del continente sud americano da diretto testimone degli accadimenti. Insignito di molti premi, ha voluto con il romanzo fissare con le parole ciò che la memoria tende a diluire.
Vijaya Bechis, giovane attrice figlia del regista; le sue principali interpretazioni risalgono al 2009 nel film di Davide Marengo “Crimini 2 – Neve sporca” e nel film “La terra e il vento” di Sebastian Maulucci, dove ha interpretato la parte di Ilaria. Voce piena di sfumature, sarà alle prese con le ansie e le sofferenze dei flash back di suo padre in un delicato contrappunto.
Pierpaolo Vitale & Magpies (Sergio Moleas chitarra Claudio Vitale batteria,G.Marco Tinelli basso). Pierpaolo Vitale chitarrista (in arte Sette) ha vissuto a lungo a Dublino dove ha formato il versante irlandese dei Magpies ed ha composto musica per teatro dove ha lavorato anche come attore. L’incontro un po’ di tempo fa in Valle D’Itria con il regista Marco Bechis è stato una folgorazione che ha portato Sette a immaginare l’incrocio di questo testo con il suo rock tutto indie con la convinta approvazione di Bechis. Al lavoro da un paio di mesi, l’impegno della band ha prodotto una serie di brani nuovi e scoppiettanti riarrangiamenti di vecchi pezzi.
 

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17-19 Settembre
Ore 21,00 – Parco Princigalli – Bari
UNDERZONES
(in collaborazione con Experimenta)
17 settembre – Botaniqve + Eleganza di Zebra e Tatien
18 settembre – Francesco Del Prete + Perera Elsewhere
19 settembre – Sebastiano Lillo Trio + Beatrice Antolini

Come consuetudine del festival è importante lo spazio riservato all’interno di Underzones alle produzioni del nostro territorio, giovani band e progetti arditi costruiti lungo intensi percorsi di sperimentazione, spesso frustrati da palinsesti poco attenti alle produzioni più innovative. Il giovanissimo gruppo Botaniqve, vincitore della selezione Arezzo Wave, rappresenta un vero e proprio “concept group”, infatti loro stessi non definiscono i botaniqve come una normale band ma come un processo artistico in continua evoluzione, che va oltre i soliti standard. Una continua sperimentazione fortemente ancorata all’area indie rock, ma decisamente rivolta alla ricerca di nuove soluzioni linguistiche. Sebastiano Lillo è il talentuoso deus ex-machina del progetto Sebastian. Straordinario virtuoso chitarrista fingerstyle, ha alle spalle una bella carriera fatta di tour e concerti in giro per diversi paesi del mondo (ha anche suonato a Memphys in Usa). Il progetto tiene dentro l’iniziale grande amore per le atmosfere blues acustiche con la spinta attuale verso dinamiche più attuali forme e stilemi più aggressivi. Associati alla forma canzone fanno la comparsa ritmi ipnotici e groove essenziali con trame chitarristiche ragtime. Un pozzo di idee che vede Sebastiano Lillo anche nelle vesti di produttore di altri gruppi con la sua “Trulletto records”. Il violinista Francesco Del Prete rappresenta una delle espressioni musicali pugliesi più interessanti dell’intera scena pugliese. Di lui si è accorta da tempo la critica musicale nazionale che solo pochi giorni fa gli ha dedicato un’intera pagina su Alias, l’inserto culturale del Manifesto. Proveniente da studi classici, ha interagito con lo sterminato mondo della world music con soluzioni originali e innovative, dandogli contemporaneità attraverso un uso raffinato ed elegante dell’elettronica. Senza intaccare i presupposti “ancestrali” della tradizione, il suo ultimo lavoro “Cor Cordis” rivela fino in fondo un intelligente sincretismo nella convergenza e nel dialogo con nuovi linguaggi. Dal vivo il suo violino a cinque corde è una foresta di suoni inimmaginabile per uno strumento solo.

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Sabato 25 Settembre
Ore 21,00 – Chiostro Di Santa Chiara – Bari
• “Questa è l’acqua” (di David Foster Wallace), con Totò Onnis
• Budokan Boys in concerto
• Julia Kent in concerto (in collaborazione con Experimenta)

Definita come la perfetta metafora del lockdown, questo speech che il grande scrittore David Foster Wallace tenne a ai giovani laureati del Kenyon College nel 2005, con parole semplici ma potenti, ha il sapore della parabola, un archetipo del pensiero umano universalmente valido.
Totò Onnis è attore consolidato di grande esperienza. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, vanta un curriculum notevolissimo di interpretazioni tra teatro e cinema. È stato uno degli interpreti principali de “E la nave va’” di Fellini e del “Piccolo diavolo” di Benigni. Oltre 20 film, tanto teatro con testi classici e contemporanei e con grandi come G. Patroni Griffi, M. Martone, etc.
I Budokan Boys, di base a Berlino, presentano delizie avant-pop distorte in uno scontro sonoro metafisico di nove canzoni. Byrd, che scrive la maggior parte della musica del duo, ha pubblicato un album strumentale da solista nel 2017 e ultimamente si è ritrovato a elaborare il dolore dopo la perdita di suo padre, ma “So Broken Up About You Dying” non assomiglia in alcun modo a un elogio funebre
La raffinata violoncellista Julia Kent, protagonista della scena newyorchese da solista ed a lungo accanto al fenomeno Antony & Johnson, porta a Time Zones un recital di sue composizioni contemporanee tra avanguardia e delicate armonie.

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Domenica 26 Settembre
Ore 21,00 – Chiostro Di Santa Chiara – Bari

• opening act Cecilia Chailly
• Limpe Fucks – Concerto per sculture sonore

Limpe Fuchs è una leggendaria musicista sperimentale nata nel 1941. Dopo aver studiato pianoforte e violino nei primi anni Sessanta, ha avviato il progetto Anima con lo scultore Paul Fuchs. Limpe è una vera ricercatrice del suono e ha prodotto innumerevoli registrazioni interessanti con l’uso e la comprensione di strumenti insoliti, per lo più costruiti da sé. Una vera leggenda dell’improvvisazione. Nel corso della sua carriera pluridecennale ha continuato a sperimentare con performance sonore e visive di improvvisazione, utilizzando strumenti fatti a mano e sculture sonore. È stata accreditata anche come un’influenza seminale sul movimento Krautrock, così come sull’underground sperimentale della fine degli anni ’70 e dei primi anni ’80.

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Venerdì 1 Ottobre
Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari
• Aska Kaneko in concerto
• Michele Fazio feat. Aska Maret Kaneko e Carlos “el tero” Buschini

Aska Kaneko è ospite nell’ultimo album di Michele Fazio trio “FREE”, prodotto per Abeat Records. Da questa esperienza nasce l’idea di formare questo nuovo trio insieme ad Aska e Carlos Buschini, contrabbassista e bassista, entrambi nei Gaia Cuatro, un quartetto jazz già da anni presente nella scena internazionale. Le musiche di Fazio e le composizioni di Kaneko e Buschini si incontrano e si fondono: l’Italia il Giappone e l’Argentina, tre culture e continenti diversi con un solo linguaggio universale.
Aska Kaneko è compositrice, direttore d’orchestra, violinista e vocalista. Comincia a suonare il violino all’età di 4 anni. Vincitrice nel 1994 come compositrice per quartetto classico d’archi di un importante premio, si stabilisce a Londra dove comincia la sua carriera in irresistibile ascesa che la porterà a coltivare svariati progetti in giro per il mondo, riscuotendo un consenso unanime. Ricordiamo tra gli altri “Aska string project”, con un organico di più di trenta musicisti, “The voice project”, il primo con Aska come cantante, “Asian fantasy orchestra” e “The Asian Bow string Orchestra”, due fra le maggiori proposte mondiali di musica che esplora le tradizioni musicali dell’india, Giappone, Mongolia, Corea, Indonesia ed Uzbekistan. Nel 1998 vince il “Bessie music award” a New York per il suo lavoro su Yoshuco Chuma & the Crash Orchestra. Nello stile di Aska convivono una tecnica impressionante e un’espressività commovente. Agile, delicata e pungente allo stesso tempo, il violino sembra essere continuazione del suo corpo, tramite perfetto fra la sua armonia interiore e il mondo esterno.
Acrobata nella vita e nella musica, Michele Fazio è l’esempio di un musicista eclettico capace di spaziare dal jazz, alla musica classica, alle colonne sonore. Originario di Grumo Appula, il suo stile rappresenta la perfetta fusione di innovazione, tecnica e gusto per la melodia. Dotato di un pianismo trasversale mai banale, le sue composizioni si sono sin da subito ben adattate al commento per immagini. Numerose a tal proposito, le collaborazioni con registi come Mino De Cataldo con il quale ha composto le musiche per tre cortometraggi e Sergio Rubini, suo compaesano ed amico d’ infanzia, per il quale ha composto nel 2000 le musiche del film “Tutto l’amore che c’è” e nel 2013 le musiche del fortunatissimo recital “La guerra dei cafoni”, grande successo di critica e pubblico. Musicista internazionale, Michele Fazio ha collaborato con artisti del calibro di Patty Pravo, con la quale ha registrato due album, Gianluca Grignani, Antonella Ruggiero, Fabio Concato, Francesco Tricarico, Ronnie Jones, Joyce Yuille, Judith Ermeline, Mick Abrahams (Jethro Thull), accompagnando in tour anche Cochi e Renato e Teo Teocoli.

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Sabato 2 Ottobre
Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari
• opening act: Francesco Schepisi piano solo
• “Caro Endrigo” – Dario Skèpisi 4tet
• Gianni Ciardo – “Le mie musiche”

Francesco Schepisi, giovane pianista di scuola classica, è approdato da poco alla composizione contemporanea mantenendo viva una costante irruzione nel jazz e nella musica sudamericana.
“Caro Endrigo“ è un omaggio ad un grande della canzone italiana e vede la performance di Dario Skèpisi, Gaetano Partipilo, Leopoldo Sebastiani, Fabio Accardi, con Totò Onnis come voce recitante. Un super gruppo per rileggere in chiave contemporanea parte della grande eredità che ha lasciato alla canzone italiana il cantautore istriano. Non per caso, questo progetto si realizza all’interno di Time Zones, in quanto proprio col festival Sergio Endrigo ha tenuto l’ultimo suo concerto assieme all’Orchestra sinfonica della Provincia nel 2001, al teatro Piccinni, prima della sua scomparsa nel 2005. Nella serata Totò Onnis leggerà versi inediti di Endrigo e di poeti a lui molto vicini.
Gianni Ciardo: addosso a questo brillante attore è cucito lo “stigma della comicità”. Ciardo invece è anche un pianista raffinato, un compositore attento a ciò che accade nella musica contemporanea. Le musiche che negli anni ha scritto per il teatro sono eleganti tessiture e schegge di melodia e per chi vorrà ascoltarlo senza pregiudizi appariranno come uno scrigno di autentiche sorprese. Un recital nelle seriose vesti di concertista, per slegarlo dalla tortura del dover far ridere a tutti i costi e restituirlo al suo pubblico con un volto nuovo.

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Venerdì 8 Ottobre
Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari
• Rojin Sharafi in concerto
• “Il Dio delle piccole cose”
Teresa Ludovico (voce e regia), Pit Campanella (immagini)
musiche originali composte da Nidoja (Domenico Monaco, Nicoletta D’Auria) ed eseguite dalla Time Zones Ensemble, diretta da Sanjay Kansa Banik

Non per caso “Il Dio delle Piccole Cose” della scrittrice indiana Arundhati Roy è stato accostato a “Cent’anni di solitudine”. Sicuramente in questo straordinario romanzo si respira un’atmosfera da “realismo magico”. Gabo ci aveva aperto con tutti i suoi libri uno squarcio su una fetta di umanità a noi sconosciuta, Arundhati Roy ci ha costretti a strappare il velo esotico che da sempre avvolge l’India. Caso letterario importante dello scorso millennio, ha rivelato al mondo una nuova autrice e con lei un’intera generazione di scrittori indiani. Abbiamo pensato al “Dio delle piccole cose“ perché questo testo conserva intatto lo stupore di fronte alle cose della vita, riuscendo nello stesso tempo a mettere a fuoco le ferite che l’umanità porta con sé. Le musiche sono il tentativo di rappresentare fuori da facili esotismi l’atmosfera sognante che avvolge questa favola
Rojin Sharafi è una compositrice di musica acustica ed elettroacustica. La sua musica attraversa i confini del folk, l’ambient, il metal e le produzioni più contemporanee. Ha lavorato a diversi progetti di arte multimediale e ha collaborato con diversi musicisti, registi, videoartisti e performer.

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Sabato 9 Ottobre
Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari
• Fagelle in concerto
• T. Gowdy in concerto
• ”Il Dio delle piccole cose” (replica)

Fågelle è il progetto musicale dietro il quale si muove Klara Andersson, giovane cantautrice e polistrumentista di Gothenburg, Svezia, che presenterà il suo album di debutto “Helvetesdagar” uscito per Bengans Records e prodotto in collaborazione con Henryk Lipp (Anna von Hausswolff, Millencolin). “Helvetesdagar” è un’esperienza sonora avvolgente che attraverso l’uso di chitarre, campioni, sintetizzatori e il cantato in svedese di Klara ci racconta il presente e le sue contraddizioni a cavallo tra melodie pop, contaminazioni noise e sound art. Un album inquieto e caotico, dolce e pensoso che ricorda lontanamente certe sonorità care a Bjork e Sigur Ros e che giustamente è stato descritto dalla critica come un “morbido pugno in faccia”.
T. Gowdy è un produttore canadese, performer audio/visivo e sound artist. Ha suonato dal vivo in tutto il Nord America e in Europa, ma anche a MUTEK (Montreal, Barcellona), Pico Union Project (L.A.) e Spektrum (Berlino). Dopo aver studiato musica corale e chitarra classica, Gowdy ha proseguito gli studi universitari in registrazione del suono. Negli ultimi 12 anni ha accumulato credits di produzione e ingegneria su oltre 60 album. Dal 2017 T. Gowdy ha pubblicato tre dischi da solista: B-Stock (2018), Vitrify Kate (Liberation Through Hearing, 2018) e Pachira Aquatica, pubblicati a livello internazionale con Shimmering Moods (2019). Come artista del suono, Gowdy è stato Data Salon XXXIII Artist in Residence (2019) di Eastern Bloc. Sulla mitica Constellation records ha pubblicato l’EP “Therapy With Colour”.

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Venerdì 15 Ottobre
Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari
• Maurice Louca in concerto
• Bari Soundscape – “Rumori e Suoni di una città”

Maurice Louca, musicista e compositore egiziano nato al Cairo, è una delle figure più dotate, prolifiche e sperimentali della fiorente scena artistica sperimentale egiziana odierna. Negli ultimi anni si è guadagnato una reputazione globale attraverso due precedenti album da solista ed una continua formazione ed evoluzione ricca di collaborazioni che sfidano il genere. The Wire ha definito il suo secondo lavoro da solista del 2014, “Salute the Parrot”, «musica notevole, densa e piena di colore». Nel 2017, l’omonimo debutto di Lekhfa, il trio di Louca e dei cantanti Maryam Saleh e Tamer Abu Ghazaleh, è stato elogiato come un “trionfo tagliente” in The Guardian. Suoi i brani più importanti del film tunisino sulla primavera araba “A Peine J’ouvre Les Yeux“, presentato qualche anno fa a Cannes.
Bari Soundscape è un singolare progetto di mappatura del paesaggio sonoro della città di Bari in un mix di field recording e tracce musicali, a cura del collettivo Folklore Elettrico diretto dai suoni sicuri di Marco Malasomma. Un’indagine multimediale per andare a scovare un’identità barese depurata dei luoghi comuni così in voga nella vulgata che avvolge la città formato fiction.

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Sabato 16 Ottobre
Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari
• Losci in concerto
• “Nella perfida terra di Dio”
narrazione scenica dall’omonimo romanzo di Omar Di Monopoli (Adelphi 2017), in collaborazione con Nasca Teatri di Terra. Ippolito Chiarello (voce), musiche composte ed eseguite in scena da Go du Gong

L’ultima incursione letteraria di questa XXXVI edizione di Time Zones vede di scena il ritratto a tinte fosche di quello che è stato definito il western pugliese: il capolavoro di Omar Di Monopoli “Nella perfida terra di Dio” (Adelphi 2017). Sotto la supervisione dello scrittore l’attore dedito al “barbonaggio teatrale”, Ippolito Chiarello ed il producer Go Du Gong rileggeranno come graffi su una lavagna questo crudo affresco per cui Di Monopoli è stato accostato ora a Faulkner ora a Tarantino. Un lessico aulico intriso di argotico per descrivere le miserie della sottocultura malavitosa di quella perfida terra che ha partorito la quarta mafia: la Sacra Corona Unita. Un affresco fortemente in contrasto con l’immagine da cartolina che la Puglia ha mostrato di sé negli ultimi anni e che ha provocato forti risentimenti in chi non ha mai smesso di nascondere la polvere sotto il tappeto.
Omar Di Monopoli è uno scrittore italiano (nato a Bologna nel 1971). Di radici salentine, ha scelto la Puglia come luogo di ambientazione del narrato, trascolorandola in una terra immaginaria eppure del tutto simile a quella reale, e ritraendone miserie, marginalità e universi criminali attraverso l’uso di un linguaggio personalissimo, che oscilla tra aulicità e dialettismi in un magma evocativo e pulsante fin dalla prima prova letteraria, il romanzo Uomini e cani (2007), cui hanno fatto seguito Ferro e fuoco (2008) e La legge di Fonzi (2010), a comporre una trilogia neowestern fortemente debitrice alla narrativa novecentesca del Sud degli Stati Uniti. Faulkneriani per visionarietà e intrecci narrativi anche la raccolta di racconti Aspettati l’inferno (2014), che mescola generi e tematiche a indagare le contraddizioni e gli stereotipi del Mezzogiorno, e il romanzo Nella perfida terra di Dio (2017), epopea malavitosa e allucinato viaggio dai toni tarantiniani nella malvagità e nei familismi amorali del Meridione.
Losci è il progetto musicale di Francesco Ladisa, produttore pugliese con base nel veneziano, A&R e resident dj di Antistandard Recs. Fissato col lo-fi, esplora le connessioni tra misticismo, rave culture, nuove forme di musica tradizionale dai 4 angoli del globo, miti antichi e nuovi. Ama i breaks jungle, le decostruzioni sporche e glaciali, il calore analogico dei suoni di Chicago e Detroit e cerca di combinare tutte queste vibe in un suono da club mercuriale e fuori dal tempo. I suoi mix sono andati in onda su Noods Radio, 1020 Radio, Unika.FM, Datafruits, Fritto.FM; uno show speciale di lancio al suo secondo EP è stato trasmesso nella mitica Mixology del compianto Andrea Mi. Oltre al suo ricco bandcamp ha tracce in diverse compilation su Biodiversità, Ghost City Collective e Top Billin Music. Nel 2021 uscirà il suo primo album.


Speciale Puglia sotto le stelle nell’Arena del Teatro Kismet con Enzo Decaro e Murder Theatre

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murder theatre enzo decaro kismet

Un doppio appuntamento a teatro questa settimana

La rassegna ‘Speciale Puglia sotto le stelle’ prosegue dal 30 luglio all’1 agosto nell’Arena del Teatro Kismet :

Venerdì 30 luglio ore 21:
‘Murder Theatre’ un delitto dai toni noir protagonista di una speciale lettura teatrale (produzione Malalingua / Teatri di Bari)
(Biglietto 8 euro) >>>Acquista qui

Sabato 31 luglio e domenica 1 agosto:
l’evento speciale ‘Un folle volo’; Enzo Decaro ci accompagna in un viaggio tra parole e musica nel racconto dell’eroe Ulisse (produzione ErgoSum)
(Biglietto 20 euro) >>>Acquista qui

Biglietti sul circuito Vivaticket (www.vivaticket.com)
Per informazioni: 080 579 76 67 – 335 805 22 11 oppure botteghino@teatrokismet.it

Vi aspettiamo in Arena


L’Orchestra sinfonica metropolitana di Bari in un concerto in streaming dal Teatro Kismet

In il

concerto in streaming teatro kismet bari

Lunedì 16 novembre, alle ore 20.00, sulla pagina facebook della Città metropolitana di Bari l’Orchestra sinfonica metropolitana torna con un concerto in streaming questa volta dal palcoscenico del Teatro Kismet di Bari.
Dopo il successo dell’esibizione di domenica scorsa dal Teatro Petruzzelli che ha registrato oltre 13 mila visualizzazioni non solo dall’Italia, ma anche da Giappone, Argentina, Regno Unito e Polonia l’Orchestra della Città metropolitana si esibirà in un nuovo concerto “a distanza”, diretto dal trombettista trentino, Marco Pierobon, nel ruolo anche di solista.
Primo Premio in vari concorsi internazionali, Marco Pierobon è stato per quasi dieci anni Prima Tromba delle Orchestre del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Accademia di S. Cecilia, ed ha collaborato con lo stesso ruolo con la Chicago Symphony Orchestra e l’Orchestra Filarmonica della Scala. Si è esibito come solista in Giappone, Russia, Argentina, Cina, Europa e Stati Uniti con Direttori quali Mehta, Karabtchevsky, Siebens, Heider, Neuhold, Gothoni.
Il programma della sua performance in streaming con l’Orchestra sinfonica metropolitana prevede l’esecuzione dei seguenti brani: Concerto in Mib maggiore per tromba e orchestra d’archi di J.B.G Neruda (cadenza a cura di Marco Pierobon), Un nuovo Carnevale di Venezia (arr. Sunsuini/Pierobon), A Led Zeppelin Classical Tribute di J. Plant-R. Page (arr. Pierobon) e Per un pugno di dollari di E. Morricone (arr. Pierobon).
Anche questo nuovo concerto in streaming dell’Orchestra sinfonica metropolitana è realizzato in collaborazione con la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, presieduta da Filippo Anelli.
La programmazione di concerti a distanza, in questo periodo di emergenza sanitaria, è dedicata ai medici e agli operatori sanitari impegnati nella lotta al Covid 19 ed anche a tutti i giovani studenti di ogni ordine e grado costretti, anche loro, a seguire una didattica a distanza.


“Lumie di Sicilia” al Teatro Kismet Opera – Prosit, stagione teatrale diretta da Gianni Ciardo

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prosit gianni ciardo

È STATO PRESENTATO NELLA SALA GUNTA DEL COMUNE DI BARI, IL CARTELLONE DELLA STAGIONE TEATRALE 2018-2019 DIRETTA DA GIANNI CIARDO DAL TITOLO “PROSIT”, CHE SI TERRA’ AL TEATRO KISMET DI BARI. IN PROGRAMMA OTTO SPETTACOLI CON APPUNTAMENTI MESILI A PARTIRE DAL 5 NOVEMBRE CON LO SPETTACOLO “LANDRU”.

Si è tenuta questa mattina nella sala Giunta del comune di Bari, la conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale 2018 – 2019 diretta dall’attore e regista Gianni Ciardo che, a partire dal 5 novembre, andrà in scena con la stagione “Prosit” al teatro Kismet Opera di Bari. All’incontro sono intervenuti: Silvio Maselli, assessore alle culture del comune di Bari, Christian Calabrese e Antonio Castorani, per la produzione della stagione, Gianni Ciardo, direttore artistico, e diversi attori impegnati nei diversi spettacoli in cartellone.

“Essere incoerenti può essere una salvezza da quello che è stato e non continuare così a sbagliare” – dice Ciardo-, promettendo, dunque, una kermesse densa di colpi di scena rispetto al passato, ma il cui epicentro è il “Teatro che si fa….e non si dice soltanto. E per chi lo fa Prosit!”. Quattro prime nazionali e tre grandi riprese, per un Gianni Ciardo che non smette di stupire e annuncia che in conferenza stampa presenterà un progetto nuovo di zecca che ha il sapore del teatro, ma anche del cinema.

Organizzato dal Gruppo Ideazione, L’Albero dei Sogni e Puglia cultura e Territorio in collaborazione con il teatro Kismet, il cartellone ideato da Ciardo prevede 8 spettacoli in abbonamento a partire dal 5 novembre con “Landru”. Sette gli spettacoli di prosa, più il fiore all’occhiello della Rimbanband (in programma a giugno 2019) che conclude il cartellone allestito da Ciardo, per una stagione che propone prime nazionali dell’attore e autore barese e grandi classici del suo repertorio.

Una stagione nata all’insegna di un ideale brindisi al Teatro che Ciardo chiama “vero”, portando il pubblico a vedere la prosa in settimana dal lunedì al venerdì (con possibilità di scegliere, acquistata la tessera, il proprio giorno preferito) per una volta al mese per sette mesi, a un prezzo davvero eccezionale.
Ciardo sarà il mattatore in tutti i lavori teatrali, insieme ai più affezionati compagni di viaggio come Marilù Quercia, Caterina Firinu, Tiziana Gerbino, Vito La Torre, cui si aggiungono new entry come Gabriella Altomare, Antonio Repole, Francesca di Cagno, Germana Genchi, Alessandro Volpe e Valeria Iannone.

Intriganti i lavori proposti a iniziare dalla novità di “Landru” (dal 5 al 9 novembre, già messo in scena in esclusiva per i giovani avvocati di Bari il 20 settembre) in cui l’attore veste i panni del noto criminale francese, durante il processo che fu celebrato nel 1920. In “Ricordo al futuro” (in scena il 25 e 26 dicembre e dall’1 al 4 gennaio 2019) Ciardo scherza con un orologio impazzito che porta indietro nel tempo due amici. Il cartellone si snoda anche attraverso grandi e imperdibili classici come “Casa di Bernarda Alba” (dall’11 al 15 febbraio), in cui Ciardo veste i panni della terribile madre di cinque sfortunate sorelle, fino ai collaudati “Italo” (30 e 31 gennaio e 1, 4 e 5 febbraio), “Lumie di Sicilia” (6, 7, 8, 9 e 11 maggio) di Luigi Pirandello e il fortunato “Croci”, spettacolo pasquale (dal 16 al 27 aprile).

Fra i lavori c’è spazio per le giovani compagnie, come quella del Dadotratto che metterà in scena un adattamento di Ebe Guerra tratto da “Gli Indifferenti” di Alberto Moravia (4, 6, 8, 12 e 22 marzo), fra i cui interpreti spicca il nome di Paola Arnesano.

Ciardo promette anche di far entrare la macchina da presa a teatro, attraverso un progetto di docufiction che durerà per l’intera stagione e che verrà realizzato sotto forma di work in progress, rubando atmosfere alle prove, al dopo debutto ed a momenti salienti dei singoli lavori e con una sorpresa finale di indubbia curiosità, che l’attore non vuole però svelare.

Il costo della tessera per 8 spettacoli è di € 70. Info prenotazioni 352 2261088