Andrea Pazienza – L’arte del fuggiasco

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Era il 1977 quando Le straordinarie avventure di Pentothal, la leggendaria opera prima firmata da Andrea Pazienza, fece irruzione sulla scena del fumetto italiano rivoluzionandolo per sempre. Pubblicato a puntate su “alter alter”, Pentothal fu il diario-manifesto, la “confessione” in chiave onirica del ’77 bolognese, una pagina cruciale per quella generazione che progressivamente si allontanò dagli ambienti della sinistra istituzionale per trovare nuove forme di espressione e di contestazione.

Giovedì 22 febbraio, alle ore 19.00 presso l’Officina degli Esordi
Stefano Cristante presenta Andrea Pazienza e l’arte del fuggiasco, pubblicato da Mimesis Edizioni, dialoga con l’autore Onofrio Romano.

Il Libro:
Per celebrare i quarant’anni di Pentothal, Stefano Cristante, già autore dell’apprezzato Corto Maltese e la poetica dello straniero (Mimesis, 2016), analizza da un punto di vista sociologico i personaggi più amati usciti dalla penna del disegnatore – da Zanardi a Francesco Stella, da Pertini a Pompeo – allo scopo di mettere in rapporto la carriera di Paz con i collettivi e le avanguardie artistiche del suo tempo. Senza mai scadere nello stereotipo dell’artista “genio e sregolatezza”, Cristante approfondisce le molteplici e affascinanti implicazioni della narrativa a fumetti di Pazienza, ponendo l’accento sia sull’originalità del tratto, in grado di conciliare pop art e pittura classica, Moebius e Fremura, sia sulla sua capacità di scrittore, sempre sorprendente e tutt’altro che naïf.

L’autore:
Stefano Cristante insegna Sociologia della comunicazione presso l’Università del Salento. È direttore della rivista internazionale “H-ermes, Journal of Communication”. Tra le sue pubblicazioni recenti: Comunicazione (è) politica (2009), Prima dei mass media (2011), La parte cattiva dell’Italia (con Valentina Cremonesini, 2015). Nel 2016 ha pubblicato Corto Maltese e la poetica dello straniero, volume che ha incontrato l’interesse di Radio Tre, “Corriere della Sera”, “il manifesto”, “MicroMega” e di numerose altre testate.

In occasione della presentazione del libro ci sarà una mostra tributo degli studenti dell’Accademia di Belle Arti del corso di illustrazione scientifica.
La mostra è curata dal cultore della materia Sal Modugno con il coordinamento della Professoressa Rosanna Pucciarelli.

La mostra sarà visitabile fino all’8 marzo.
Le opere sono in vendita e il ricavato verrà devoluto all’associazione di volontariato Associazione Libri su Misura per la costruzione di Biblioteche Pediatriche.


INDIEgeni, ritratti di musica indipendente

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indiegeni ritratti di musica indipendente teatro rossini

Il quarto appuntamento con INDIEsposizioni, iniziativa ideata e curata dall’Associazione Culturale Ombre, sarà ancor più ricco quale occasione culturale, provando a moltiplicarsi in svariate esperienze.
Infatti, oltre alla multisensorialità concentrata nella performance di Emidio Clementi e Corrado Nuccini con “Quattro Quartetti”, tratta da T.S. Eliot, il progetto INDIEsposizioni vedrà ampliare il già virtuoso telaio di suggestioni della serata – tra letteratura, sperimentazione musicale e video – aggiungendovi una ‘quarta dimensione’: la mostra “INDIEgeni, ritratti di musica indipendente.” dell’illustratore Effe, a confermare la ‘vocazione’ di INDIEsposizioni a promuovere, in un palinsesto multidisciplinare organico, la cultura musicale indipendente italiana in contesti e linguaggi alternativi, stavolta in collaborazione con l’Associazione Articolazioni – Fabbrica delle Arti Cinetiche di Castellaneta (Ta).

“INDIEgeni” nasce per gioco, senza alcuna specifica velleità, fino a diventare una piccola raccolta di irriverenti raffigurazioni che, per puro divertimento, si amplia e fa simpaticamente il verso alle suggestioni e ai protagonisti di alcuni tra i brani più iconici del panorama indie italiano.
Alla sua prima, INDIEgeni, che è un progetto tutto in divenire, è in effetti un preludio per approcciare l’illustratore Effe, sotto il quale pseudonimo si celano l’arch. Francesco Di Dio e le sue matite, più ampliamente raccontate dal lavoro “E vissero tutti felici o quasi” già in prossima programmazione. Pertanto in questo caso, la musica è lo spunto mentre il teatro il tempio per consacrare al pubblico quello che nasce come ludico e giocoso.
Per Effe è questo un pretesto con cui svelare qualcosa in più di sè, attraverso il disegno ed una parte della musica che ascolta. La scelta operata è di fatto una scelta tra cuore e pancia, nel ritratto di artisti che segue da anni con passione e curiosità, visti crescere nella loro gavetta, ascoltati inseguendoli e ricercandoli nei live tra i festival ed i palchi più disparati.
L’idea di combinare musica e illustrazione è un piccolo aspetto dell’attuale produzione di EFFE ed è nata in maniera assolutamente spontanea per dare voce all’esigenza di far dialogare tra loro due tra le sue più grandi passioni.
La mostra INDIEgeni e la scuderia illustrata di artisti del panorama indipendente musicale italiano inaugurano e completano il quarto appuntamento con INDIEsposizioni, un’iniziativa, ideata e curata dall’Associazione Culturale Ombre, atta a promuovere la cultura musicale indipendente italiana in contesti alternativi. Una rassegna musicale, dei workshop, presentazioni di libri ed incontri con artisti, in un palinsesto multidisciplinare organico in grado di raccontare la scena musicale indipendente Italiana.

Francesco Di Dio nasce nel 1977 a Castellaneta nella Puglia assolata. Dopo la maturità classica, consegue la laurea in architettura e, a Milano, un master in event management.
Nel 2007 pubblica “Quel giorno per caso”, il suo primo romanzo. È dal 2013 nella direzione artistica del Castellaneta Film Fest, festival cinematografico di cui è cofondatore ( http://www.castellanetafilmfest.it/ ) .
Subisce l’incanto dell’illustrazione proprio in seguito a curatela e allestimento delle mostre nell’ambito del contest di cui è uno degli ideatori.
Alimenta la sua passione masticando Pratt e i contemporanei Somà, Mori, Bessoni, Ana Juan.
Disegno e scrittura sono il suo “boccaglio”.
“INDIEgeni” ed “E vissero tutti felici o quasi” sono le sue più recenti avventure. Disegna con lo pseudonimo Effe.


WHAT WE ONCE WERE: mostra d’arte sul tema dell’infanzia

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Comunicato Stampa
MURATCENTOVENTIDUE ARTECONTEMPORANEA
WHAT WE ONCE WERE
Rita Casdia, Cristiano De Gaetano, Elisabetta Di Sopra, Lello Gelao, Kaia Hugin, Kaja Lejon, Cristina Pavesi.
La mostra propone un originale confronto fra opere che attraverso linguaggi diversi, affrontano un tema comune, quello dell’infanzia, rappresentando lo spirito, la vulnerabilità, la giocosità, l’imprevedibilità, l’irrequietezza e la dignità dei bambini.
Gli artisti, di diversa nazionalità, sono Rita Casdia, Cristiano De Gaetano, Elisabetta Di Sopra, Lello Gelao, Kaia Hugin, Kaja Lejon, Cristina Pavesi.
Rita Casdia indaga, attraverso diversi mezzi espressivi come la video animazione, ma anche il disegno e la scultura, mondi emozionali a metà tra sogno e realtà, rivolgendo la sua attenzione principalmente ai meccanismi elementari dei sentimenti umani, con uno sguardo attento alle dinamiche generate dai legami affettivi e dalla sessualità.
La messa in scena di questi mondi emozionali si snoda attraverso una struttura narrativa spezzata e disinibita, dove si condensano riferimenti all’iconografia classica, elementi casuali, quotidianità spicciola, vissuto personale, produzione onirica.
L’artista presenta una serie di disegni, realizzati con inchiostro al gel su carta estremamente sintetici, essenziali nelle linee e nel contenuto in cui compaiono elementi tratti dall’immaginario infantile, di facile lettura eppure dalle molteplici stratificazioni di significato.
La ricerca artistica di Elisabetta Di Sopra si esprime in particolar modo attraverso l’uso del linguaggio video per indagare sulle dinamiche più sensibili della quotidianità e delle sue microstorie inespresse, dove il corpo femminile assume spesso un ruolo centrale perché custode di una memoria e di un suo linguaggio espressivo. Ci sono due nuclei fondamentali all’interno della sua pratica, uno incentrato sul rapporto tra corpo e materia, l’altro su corpo e memoria, corrispondenti rispettivamente alla sua prima e seconda produzione video.
Il video “FUNNY SHOW”, del 2009, che mostra dei bambini che osservano il mondo dall’alto e sorridono, è una riflessione sul mondo degli adulti incapaci di mostrarsi come modelli validi da imitare.
E’ presente in mostra un lavoro di Cristiano De Gaetano, uno dei talenti più interessanti delle nuove generazioni di artisti pugliesi, purtroppo precocemente scomparso nel 2013, cui il museo Pascali ha reso recentemente un omaggio attraverso una mostra antologica.
La sua vasta produzione ha spaziato in molteplici campi dalla scultura alla fotografia, dalla pittura al video. Dal 2006 aveva cominciato a produrre, partendo dall’utilizzo di foto tratte da album di famiglia, e di persone a lui care, ritratti di bambini e giovani uomini e donne su sagome di legno eseguiti con cere pongo colorate, modellate come pennellate e schiacciate e accostate con effetti da divisionismo plastico. In mostra è presente un intenso ritratto di bambino del 2009 intitolato Kid.
La ricerca di Lello Gelao insiste da qualche anno sul tema del ritratto attraverso una figurazione essenziale e intensa, grazie anche alla sua attenzione ai mass media e alla fotografia.
Le sue figure, stagliate su fondali anonimi, impercettibili, set senza tempo né spazio, sono immagini nitide, luminose, dagli intensissimi piani di colore, rese in una particolare prospettiva bidimensionale e private di ogni connotazione sentimentale, ma che riescono a comunicare una profonda risonanza psicologica.
Nei suoi quadri solitamente l’artista inserisce un unico personaggio, come nell’opera proposta in questa mostra “ CHILD”, solo e distaccato fisicamente e psicologicamente, riuscendo a cogliere un momento particolare, quasi il preciso secondo in cui il tempo si ferma e tutto appare immobile, silenzioso. Il suo lavoro si caratterizza attraverso atmosfere vuote e ambienti rarefatti e parla di solitudine, di malinconia e di tempo sospeso.
Con i suoi video e le sue fotografie, l’artista norvegese Kaja Leijon mette in discussione la nostra percezione del mondo reale, ed esplora il confine tra realtà e immaginazione. L’artista riflette su come concezioni preconcette possano influenzare il nostro modo di vedere e interpretare ciò che ci circonda.
Nel video in mostra Turning Trick cita il cortometraggio di François Truffaut del 1957 Les Mistons, basato su una novella di Maurice Pons. E’ la storia di cinque ragazzi che trascorrono un’intera estate spiando e inseguendo due amanti. Il film di Truffaut affrontava il tema dell’infanzia e della scoperta del desiderio sessuale nei ragazzi mentre il lavoro di Kaja Leijon ignora la trama del cortometraggio originale per concentrarsi esclusivamente su una sequenza in cui i ragazzi s’inseguono a vicenda, si arrestano improvvisamente e fingono una sparatoria. Riprende questa scena nel proprio film, ma con una differenza molto semplice: i suoi protagonisti sono femmine. Un’atmosfera tesa permea l’intero film, una dopo l’altra, le ragazze cadono e rimangono immobili sul terreno. L’artista pone il ruolo delle donne proprio al centro: l’oggetto passivo dell’osservazione nell’originale francese diventa nel suo video, il soggetto attivo.
Kaia Hugin, esplorando in maniera trasversale la danza, la performance e la video arte, lavora dal 2008 a una serie di video intitolata “Motholic Mobbles”, una riflessione su temi esistenziali attraverso l’esplorazione del movimento e dello spazio. Nelle sue performance, la Hugin cerca di comprendere quelle esperienze corporee che facciamo nei nostri sogni, non nel senso di voler narrare un sogno, ma piuttosto di indagare situazioni che si pongono al confine fra razionale e irrazionale.
I suoi video, in cui gioca un ruolo fondamentale, il registro dell’humour e l’utilizzo dell’estetica del genere horror, ricordano i film d’avanguardia di una pioniera del cinema, Maya Deren, che a metà del secolo scorso ha sperimentato combinazioni di film, coreografia e movimento con effetti surreali e molto personali. Angry boy / Happy Boy (Motholic Mobble parte 10) fa parte di questa serie di video performance surreali di Kaia Hugin. In questo breve video, vediamo il bambino dell’artista di appena dieci mesi – sospeso su un basamento, come un’opera d’arte vivente – che sembra dimostrare una forza fisica incredibile.
I video di Cristina Pavesi fanno riferimento alla storia dell’arte, ai generi classici del paesaggio e della natura morta, con l’aggiunta del senso di ciclicità inevitabile della vita. Il procedimento è filosofico, perché ricerca la conoscenza di se stessi e del mondo attraverso corte metafore visive, brevi riflessioni di pensiero del quale l’immagine si fa interprete. La natura morta costruita in studio si ricollega alla pittura antica. Questo genere era usato per esprimere al meglio il concetto di Vanitas. Così nelle sue video-nature morte rivive il genere esaltato dal fattore tempo e dal movimento, esprimendo così indeterminatezza e inquietudine. In questa nuova interpretazione emerge un senso di precarietà e di continua evoluzione del mutamento che contrastano l’aspirazione illusoria allo status quo tipica del genere della natura morta tradizionale.
Nel video in mostra CAN CAN vediamo un carillon, simbolo della spensieratezza dell’infanzia, che è preso a martellate finché non smette di suonare e non è completamente distrutto; il tutto sulle note del Don Giovanni di Mozart che invoca pietà. In “Ore 13” è l’ora di pranzo, una bambola sorridente e educatamente si appresta a consumare il suo pranzo fatto di piccoli soldatini. Metafora della guerra? Non solo, è l’inevitabile che con leggerezza sovrasta anche chi si sente forte e battagliero.

Inaugurazione
Sabato 27 gennaio 2018, ore 19.00

Info 3348714094 – 392.5985840
Mail: info@muratcentoventidue.com


A mani libere

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A MANI LIBERE – La mostra laboratorio apre le porte del Fortino di Bari a tutti coloro che desiderino cimentarsi nella creazione di un’opera collettiva: un grande mosaico realizzato con la Malta di Geris.
Il laboratorio è aperto ai visitatori di ogni fascia di età, sono invitati studenti, associazioni, oratori, artisti, artigiani, gruppi multietnici, università della terza età, liberi cittadini.
Il desiderio è quello di porre attenzione alla “cosa bella” e alla “cosa di tutti”, dando vita a un’azione creativa e collettiva.
A conclusione, l’opera realizzata sarà donata alla città di Bari.
Incontri a tema e laboratori correlati accompagneranno l’intero evento.
Il laboratorio per la costruzione del grande mosaico si terrà dal lunedì al venerdì, dalle ore 17.00 alle 19.00, a partire dal 29 gennaio per concludersi il 17 febbraio. Info 3386354962


“A tu per tu” mostra di Giovanni Lamorgese

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Venti teste come simbolo dell’essenza umana, disposte al centro dello scenario di ‘A tu per tu’, l’opera nata della serie ‘Bugie vere, vere bugie’, in cui l’artista evoca un racconto in bilico tra realtà e finzione attraverso un’allegoria delle maschere del quotidiano.

Una mis en scéne teatrale, dove Lamorgese si concentra sull’elemento che qui rappresenta l’emblema dell’incontro e l’osservazione dell’altro: lo sguardo.

Le figure permangono così mute, assorte in una sfida pacificamente intellettuale, sospese nella dimensione immateriale invisibile agli occhi.

c/o Museo Nuova Era
Strada dei Gesuiti, 13 – 70122 Bari
www.museonuovaera.com


“MurgiAnima” mostra a cura di Angelo Margherita e Samantha Nuzzi

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MurgiAnima è una mostra a cura di Angelo Margherita e Samantha Nuzzi che racconta l’anima del nostro territorio attraverso opere scultoree ed illustrate. L’esposizione inizierà il 23 dicembre 2017, presso il Palazzo Marchesale di Santeramo in Colle, e terminerà il 7 gennaio 2018.


Christmas Time – Mostra di gioielli scultura ***Ingresso Libero***

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La designer Maria Elena Savini
Presenta:

Christmas Time

Mostra di gioielli scultura

La designer Maria Elena Savini presenta la nuova mostra di gioielli scultura dal titolo Christmas Time, visitabile dal 20 al 23 dicembre prossimo presso lo splendido Palazzo Pesce a Mola di Bari.

Nel periodo natalizio la giovane designer pugliese torna a stupire il pubblico con le ultime creazioni scultoree di gioielli in ceramica, questa volta dedicate all’autunno inverno 17/18 e alla luccicante magia del Natale.

Un ricco e attraente percorso espositivo dove suoni, immagini e colori faranno da cornice all’allestimento delle creazioni Christmas Time. Un’esperienza multisensoriale guiderà il visitatore, e soprattutto le visitatrici amanti dell’arte e dei gioielli, nel viaggio della creazione artigianale, quella fatta interamente a mano e interamente in Puglia. Il video racconto di un giovane artigiano del terzo millennio – qual è Maria Elena – e della sua terra ispiratrice. Il racconto di un piccolo laboratorio nel cuore di Mola e della nascita di un brand emergente, quale SaviniJewels. E poi le tappe della creazione: dalla modellazione con terracotta alla cottura, dalla smaltatura all’assemblaggio dei pezzi, veri e propri gioielli scultura.

La mostra di gioielli in ceramica Christmas Time riunirà insieme le ultime collezioni:

Shapes Collection e Snow Collection con pendenti e anelli multiformi dall’effetto crackle, smaltati di oro e platino. Pezzi unici dalla ricercatezza geometrica e dai nuovi materiali tra cui il platino, adatti a chi ama eleganza e raffinatezza;

Etnosphere new, tubolari in rame con bubble cangianti in ceramica dal sapore etnico;

Sculture, gioielli scultura tra cui spicca l’ultimo collier Zebra con striature in platino, per le donne che non vogliono passare inosservate.

Novità della stagione invernale la linea di bracciali in cuoio con dettagli in ceramica Per Lei & Per Lui.

Inoltre spazio per la linea di Spille SaviniJewels e la riproposizione con nuove palette di colori dei pendenti: Ricci, Noci, Gocce. Sono i pezzi più noti di questo brand emergente, il cui leit motiv è e rimane la Puglia, i suoi elementi naturali, il suo Lusso Mediterraneo.

Apertura mostra: dal 20 al 23 dicembre dalle ore 10:30 alle 12:30 e dalle 18 alle 21 presso la Location Eventi Palazzo Pesce a Mola di Bari in via Van Westerhout n. 24. Ingresso libero.

Dal 20 al 23 dicembre ore 10:30 – 12:30 18:00 – 21:00| Corte di Palazzo Pesce

via Van Westerhout 24, Mola di Bari

Info: 3931340912 – palazzopesce@yahoo.it

Ingresso libero


“Women in… Art” – Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea Femminile

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Federico II Eventi e Artoteca Vallisa presentano l’ottava edizione di Women in…Art – Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea Femminile, sotto la direzione artistica del M° Miguel Gomez.Le opere che raffigurano e descrivono un mondo ricco di colori ed emozioni di donne distanti tra loro per cultura ed etnia, ma accomunate dall’Arte, saranno in esposizione dal 20 al 30 Dicembre 2017 nella settecentesca Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, Piazzetta Santa Teresa dei Maschi, nel Borgo Antico di Bari, tutti i giorni dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.00 esclusi i giorni 24 e 25 dicembre.
Women in…Art è l’espressione di un progetto umano e culturale che, di anno in anno, si propone di veicolare l’ideale globale dell’Amicizia. Tutto si fonde nel Mediterraneo, il grande mare che unisce e non separa, da cui parte un grande messaggio di pace sulla rotta comune della solidarietà e dei diritti umani, i valori fondanti della Comunità dei Popoli.
Women in…Art è arte visiva, letteratura, musica, poesia, scultura, per le quali la libertà di pensiero e di parola divengono protagonisti essenziali, valori che possono ampliare e approfondire la nostra comprensione della verità.
Women in…Art è chiave di lettura della sensibilità, la forza, la dolcezza, la tenacia, la bellezza, l’intelligenza del mondo femminile e maschile. Il rispetto della Vita passa necessariamente attraverso la comprensione delle verità possibili.
Women in…Art è Premio Women in..Art.
L’ottava edizione della rassegna è anche la prima edizione del riconoscimento di un premio che, di anno in anno, sarà assegnato a Donne che si sono distinte nel mondo di Teatro, Cinema, Sociale, Giornalismo, Medicina, Politica e Imprenditoria.
L’arte del giornalismo, per il suo ruolo centrale nel mondo della Cultura, è stata scelta per premiare due donne, Anna De Feo, giornalista televisiva, e Maria Grazia Rongo, giornalista della carta stampata, che lavorano per informare, interpretare, la realtà fornendo al lettore e allo spettatore gli strumenti necessari per capirla, testimoni del diritto – dovere di informazione. Il premio sarà consegnato il 20 dicembre 2017 durante la cerimonia di inaugurazione della rassegna.
Partecipano a questa ottava edizione artiste provenienti da Cina, Corea del Sud, Croazia, Basilicata, Puglia,Trentino Alto Adige e Sicilia

Elenco delle artiste partecipanti

Valentina Battista (Puglia)
Crescenza Caradonna (Puglia)
Grazia Cipollino (Puglia)
Letizia Cobaltini (Puglia)
Arcangela di Fede (Puglia)
Donatella di Grusa (Sicilia)
Vittoria Falcone (Basilicata)
Gyunghee Joh (Corea del Sud)
Amina Konate Visintin (Croazia)
Annatonia Margiotta (Puglia)
Nilde Mastrosimone de Troyli (Basilicata)
Ilaria Palomba (Puglia)
Monica Pizzo (Bolzano)
Annarita Romito (Puglia)
Carmen Toscano (Basilicata)
Antonietta Ursitti (Puglia)
Li Yan (Cina)

Anna de Feo, Giornalista professionista, lavora per l’emittente televisiva Telenorba sì e’ occupata a lungo di cronaca politico – amministrativa seguendo l’attività del Comune e dell’ex Provincia di Bari, non disdegnando incursioni nel campo del turismo e dell’enogastronomia come inviata per diversi anni alla BIT – la Borsa Internazionale del Turismo – di Milano e al Vinitaly di Verona, settori che ha curato anche con rubriche su riviste e quotidiani. Ha collaborato come giornalista e interprete con le televisioni di Stato svedese e danese.
E’ impegnata negli organi di categoria del giornalismo. E’ attualmente tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia dopo esserne stata revisore dei conti per tre consiliature; è presidente del collegio sindacale dell’Associazione della Stampa di Puglia e consigliere nazionale dell’Unci, l’Unione Nazionale dei Cronisti Italiani.

Maria Grazia Rongo giornalista, collabora con il quotidiano la Gazzetta del Mezzogiorno occupandosi prevalentemente di cultura e spettacoli. Scrivere, leggere, promuovere la cultura sono le passioni della sua vita, oltre a essere la sua professione.
Fondatrice con un gruppo di amiche e professioniste dell’associazione culturale Veluvre – Visioni Culturali, acronimo di “Il visionario è l’unico vero realista”, frase del maestro Federico Fellini.E’ socia fondatrice dell’associazione Tu non conosci il Sud, che si occupa di raccontare il Sud al di là degli stereotipi. Ha collaborato alla realizzazione di iniziative ed eventi culturali tra i quali: Frontiere – La prima volta; A Bari, amore mio; #Eventozero – Master in creatività, produzione e cultura degli eventi, con Alfredo Accatino e Daniele Lo Faro di Filmmaster Events; Tu non conosci il Sud a Bari, Matera, Otranto, Monopoli.

Programma:

20 dicembre 2017 – ore 18.00

Serata Inaugurale

Presentazione delle artiste – Assegnazione del “Premo Women in..Art”
Interventi di:
Miguel Gomez, Direttore artistico “Women in…Art”
Dott.ssa Raffaella Restaino, Presidente della “Fondazione Alessandra Bisceglia W ALE – Onlus”
Modera: Cinzia del Corral
Performance di Nilde Mastrosimone de Troyli

27 Dicembre – ore 19.30

La scrittrice Ilaria Palomba dialoga con il M° Miguel Gomez su “La performing frontiera della comunicazione artistica”
Presentazione del libro “Mancanze” di Ilaria Palomba
in collaborazione con il gruppo di lettura “Leggendo a Bari”
Performance musicale di Annarita Romito

28 dicembre – ore 18.30

Simposio di Poesia con:
Antonietta Ursitti, Donatella di Grusa, Crescenza Caradonna, Grazia Cipollino e Letizia Cobaltini
Reading di Elena Grazia Ursitti, attrice
Modera: Cinzia del Corral

29 dicembre – ore 18.30

Incontro Letterario con le scrittrici :
Annatonia Margiotta “Frammenti di vita pendolare” Ed.Città Futura
Valentina Battista “Re-Incantare l’Europa” Cacucci editore
Modera: Cinzia del Corral

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dal 20 al 30 dicembre 2017 tranne 24 e 25
Dalle ore 11.00 alle ore 13.00 – dalle ore 18.00 alle 20.30

Direzione Artistica – M° Miguel Gomez
Segreteria – Cinzia del Corral
aps.federicoiieventi@gmail.com
info: 333 2908657 / 3455119994


Playable Museum – L’impero immortale e il mistero delle statue

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Un’esperienza interattiva e formativa per un giovani e famiglie, con “L’ESERCITO IN TERRACOTTA DEL GRANDE GUERRIERO QIN”, in mostra all’Officina degli Esordi di Bari.

Info e prenotazioni del gioco:
Whatsapp: 3460811523
Email: info@touplay.it
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La mostra “L’ESERCITO DI TERRACOTTA DEL GRANDE GUERRIERO QIN”, visitabile fino al 6 Gennaio 2018 all’Officina degli Esordi di Bari, vi accompagna in un salto nella storia e nella cultura orientale: si possono ammirare 16 fedelissime riproduzioni a grandezza naturale delle celebri statue dei Guerrieri di Terracotta che da oltre mille anni presidiano il mausoleo dell’imperatore cinese QIN.

A partire dal 19 dicembre, oltre a visitare la mostra, è possibile partecipare all’esperienza interattiva “L’IMPERO IMMORTALE: IL MISTERO DELLE STATUE”: un gioco della durata di 2h e 30’ ideato da Tou.Play per giovani e famiglie, che reinventa in maniera geniale l’apprendimento unendolo al divertimento.

Come si gioca? E’ davvero semplice: basta essere forniti di uno smartphone e di buona compagnia. Verranno composte delle squadre, da un minimo di 2 a un massimo di 5 partecipanti, che avranno degli obiettivi: cercare 8 scrigni, che rappresentano le 8 fosse nelle quali le statue sono state sepolte. All’interno delle fosse verranno posizionati degli indizi QR CODE (codici a barre), che una volta scansionati da un qualsiasi dispositivo elettronico mobile, mostrano indici e prove legate alla storia del gioco.
Per ogni scrigno trovato, ogni squadra potrà scoprire frammenti di verità sul significato delle Statue di Terracotta e sulla loro costruzione, ed infine i giocatori potranno venire a capo della misteriosa vicenda del sacco di Xiang YU, uno dei leader della rivolta che rovesciò la dinastia Qin e distrusse gran parte dell’esercito immortale.
L’attività ha una durata di 2h e 30’.

La mostra è promossa da Regione Puglia nell’ambito del Fondo speciale e cultura e patrimonio culturale- art. 15 comma 3 della L.R. n. 40/2016 e realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese, e rappresenta per la città di Bari una grande riappropriazione di spazi urbani per la promozione artistica e culturale accessibile per chiunque.
Il gioco interattivo è ideato e prodotto da Tuo.Play, un brand di produzione di storie per vivere le visite guidate in modo innovativo.
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CALENDARIO ESPERIENZE PRENOTABILI
21 Dicembre || 16.00/19.00
23 Dicembre || 9.00/13.00
27 Dicembre || 9.00/13.00
28 Dicembre || 9.00/13.00
30 Dicembre || 16.00/19.00
3 Gennaio || 9.00/13.00
4 Gennaio || 9.00/13.00
5 Gennaio || 18.00/21.00

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Visita la mostra e prenota la partecipazione al gioco, dal 19 dicembre fino al 6 gennaio 2018, presso l’Officina degli Esordi in via Crispi 5, Bari.

Dal lunedì al venerdì ore 9.30/13.30 e ore 15.30/19.30 e il sabato ore 10.00/14.00 e ore 15.00/19.00. Biglietto euro 4,00 previste riduzioni per gruppi.

Info e prenotazioni:
Whatsapp: 3460811523
Email: info@touplay.it


“E se rimanessimo al buio?” – Esposizione di scatole di fiammiferi d’autrice e d’autore

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“E SE RIMANESSIMO AL BUIO?”
– Esposizione di scatole di fiammiferi d’autrice e d’autore-

dal 17 dicembre 2017 al 18 gennaio 2018

dopo l’esposizione “Fammi girare l’anima” del 2016, Alauda ritorna con la mostra “E se rimanessimo al buio?” con opere d’arte create con, su e attraverso scatole di fiammiferi!

L’intento è quello di sorprendere lo spettatore immergendolo in una atmosfera giocosa e coinvolgente. Le artiste e gli artisti, provenienti da varie parti d’Italia e di livello internazionale hanno accettato questa sfida, donando una piccola parte fantasiosa e preziosa.
I prezzi accessibilissimi consentiranno al pubblico di poter scegliere fra le svariate interpretazioni artistiche, la scatola più vicina al proprio “sentire”…perché, “se rimanessimo al buio” sapremmo come scaldarci: con fiammiferi d’autrice e d’autore!

Calendario:

17 dicembre ore 20:00
Apertura della mostra “E se rimanessimo al buio?”, in cui potrete sbirciare, annusare, guardare, ed eventualmente toccare…le opere in esposizione!
Durante l’apertura saremo sorpresi dall’incursione performativa di Iula Marzulli “E se?” per visioni e suoni, con la preziosa collaborazione di Jara Marzulli.

20 dicembre ore 20:30
Silvana Kuhtz con “il piccolo concerto sensoriale dei 30 giorni e degli inediti”. La poetessa e fondatrice di Poesia In Azione ci farà vivere una esperienza sensoriale a suon di poesia (evento della mini rassegna Variazioni poetiche_incontri)

18 gennaio ore 20:30
Appuntamento poetico con Claudia Di Palma e il suo “Altissima Miseria”, Musicaos Editore
L’incontro si chiuderà golosamente con torte, tisane e vino, per incontrarci, parlarci, passare una giornata di gennaio in intimità e convivialità

Le artiste e gli artisti in opera:

Angela Regina, Concetta Russo, Viviana Cazzato Nico Angiuli Brigitta Tullo Pierluca Cetera Teresa Moramarco Antonella De Lucia Angela Cascini Grazia Salierno Magda Marfelli Ilaria Gonnelli Francesco Sannicandro Pietro De Scisciolo Ezia Mitolo Carla Massimetti Rosalia Zutta Leonardo di Domenico Marina mancuso Luca Romano Arnaldo Negri Antonio Delluzio Cinzia Scarpa Lara Ferrulli Claudia Venuto Vincenzo Colella Stefania Ormas Gaia Vicenti Mario Red De Gabriele Annamaria Cacciapaglia ( Träume Von Nmr) Francesco Mestria Clara Patella Ester Pantaleo Alessandra Costantiello Antonella Barucchelli Giuseppe Petrilli Roberta Pepe

Tutti gli incontri avranno luoghi negli spazi di Alauda-Studio d’arte di R Jara Marzulli- in via Quintino Sella n.3 Adelfia – Bari

Per informazioni +39 3336576674 Iula Marzulli; +39 3495627533
alauda.ala@gmail.com – www.spazioalauda.wordpress.com