“MODIGLIANI: l’Artista Italiano” in mostra ad Altamura

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modigliani multimedia experience mostra altamura

MODIGLIANI: l’Artista Italiano
Multimedia Experience
dal 7 DICEMBRE 2021 al 16 GENNAIO 2022
Palazzo Baldassarre
via Fratelli Baldassarre, 1
Altamura (BA)

L’iniziativa promossa dal Comune di Altamura – Assessorato alla Cultura è dedicata al grande pittore e porta in mostra le riproduzioni di alcune fra le sue più celebri opere, come i ritratti di Jeanne Hébuterne, compagna e musa di Modigliani e il suo unico autoritratto in cui l’artista si ritrae emaciato e stanco poco prima di morire.
Le opere sono riprodotte in modo fedele nelle misure e nei colori grazie al format Modlight® – letteralmente “luce di Modigliani” – ideato e realizzato dall’Istituto Amedeo Modigliani nell’ambito della sua mission di divulgazione culturale della vita e delle opere dell’artista livornese. La sofisticata tecnologia e lo specifico disegno di luci e la corona di led sottostante permette di cogliere oltre lo spessore della pennellata anche il dettaglio dell’esecuzione e la luce naturale dei colori di ogni quadro.
Ad arricchire il percorso espositivo foto storiche appartenenti agli Archivi dell’Istituto sulla vita dell’artista e il docu-film di Sky Arte HD sull’amore tormentato tra Modigliani e la sua musa Jeanne.
Oggi Modigliani è universalmente considerato uno dei più grandi artisti del ‘900, pochi uomini hanno incarnato come lui il mito romantico del pittore geniale e trasgressivo che si espresse in una pittura assolutamente originale.
Le sue opere sono conservate nei più grandi Musei di tutto il mondo.

Costo del biglietto:
– Intero 4,00 • Ridotto € 2,00
– Ridotto per scolaresche € 2,00
– Gruppi (minimo 10 persone, massimo 20) € 3,00
Ingresso gratuito per docenti, accompagnatori, guide turistiche, minori di 5 anni, diversamente abili, titolari di agenzie di viaggio.

Orari:
10:00 – 13:00 / 16:00 – 21:00 (ultimo ingresso ore 20:00)
Lunedì chiuso
Info e prenotazioni:
palazzobaldassarre@gmail.com
tel. 3402645147
L’INGRESSO SARÀ CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE AGLI OSPITI MUNITI DI GREEN PASS

L’evento è realizzato dal Comune di Altamura – Assessorato alla Cultura
Con il Patrocinio della Presidenza della Regione Puglia e del Consiglio Regionale della Puglia
In collaborazione con la Rete Museale “Uomo di Altamura”
a cura dell’Istituto Amedeo Modigliani nell’ambito delle Celebrazioni per il Centenario della morte


Luca Alinari in mostra – Nuove visioni dall’immaginario colorato

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Luca Alinari in mostra Nuove visioni dall immaginario colorato

“Nuove visioni dall’immaginario colorato”, il mondo di Luca Alinari in mostra a Conversano

Dal 29 ottobre fino al 6 gennaio la Pinacoteca del Castello ospiterà oltre 50 opere dell’artista fiorentino.

I colori fluorescenti, l’onirico, le forme, l’inconscio, l’immaginario, le creature fantastiche, il surrealismo. È difficile se non impossibile racchiudere il maestro Luca Alinari e la sua arte in qualche parole. Per questo la Fondazione D’Arti e la città di Conversano (Bari) hanno deciso di dedicargli una lunga mostra che si terrà nella Pinacoteca del Castello dal 29 ottobre 2021 al 6 gennaio 2022.

“Nuove visioni dall’immaginario colorato” è la prima personale dell’artista, a due anni dalla sua morte, e con oltre 50 opere ne ripercorre la carriera che lo ha reso celebre nel panorama artistico italiano e internazionale.

Tra colori sgargianti, che il maestro amava utilizzare, collage, decalcomanie, e trasposizioni fotografiche, le tele raccontano tutta la vita di Alinari tra eclettismo e sperimentazione.
Le opere, che a prima vista parlano della leggerezza e della vacuità del mondo dei sogni, celano in realtà quei tumulti interiori che rivoluzionano le pieghe dell’animo umano, costretto a combattere la superficialità e la banalità che, a volte, pone l’esistenza.

E in questa metafora del nostro tempo volti di donna, paesaggi fantastici e creature immaginarie prendono vita attraverso la precisione del tratto e uno studio minuzioso del colore.

Ma perché proprio Luca Alinari? Qual è il suo legame con la città di Conversano? A raccontarlo è uno dei soci della Fondazione D’Arti il dott. Donatello Mastropasqua che ha ideato la mostra insieme a Filippo Alinari, figlio del Maestro. “Ho avuto il privilegio di frequentare Alinari – racconta – grazie alla fraterna amicizia con mio padre (il dott. Franco Mastropasqua ndr) ed è grazie a lui che oggi si inaugura questa esposizione. Ho conosciuto il maestro circa trentacinque anni fa, ma negli anni ho capito che esisteva un Alinari uomo e uno artista. L’artista si nutriva dell’Io dell’uomo e l’uomo si divertiva a giocare con l’artista stesso. Da questo connubio sono nate le sue opere frutto proprio di quell’immaginario colorato che oggi riempie le sale della Pinacoteca di Conversano”.

“Nuove visioni dall’immaginario colorato” è la prima mostra organizzata dalla Fondazione D’Arti, con il patrocinio del Comune di Conversano in collaborazione con la Pro Loco. “La Fondazione – spiega il presidente dott. Angelo L’Abbate – attraverso il coinvolgimento diretto di cittadini, imprese e organizzazioni culturali si propone di interpretare una forma moderna di mecenatismo, che costruisce e cura i rapporti con le istituzioni pubbliche e private del territorio, per sviluppare ogni utile connessione e alimentare un processo che avvicini le comunità al patrimonio storico, architettonico, culturale e artistico della città di Conversano”.

Il vernissage si terrà venerdì 29 ottobre, a partire dalle 18:30, presso il secondo piano della Pinacoteca del Castello Aragonese di Conversano.
È possibile visitare la mostra tutti i giorni, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, l’ingresso è gratuito.

Per info e prenotazioni 3283243345 o dartifondazionedicomunita@gmail.com

www.fondazionedarti.it


“I silenzi del Paesaggio” di Vito Milella

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i silenzi del paesaggio vito milella

L’Associazione Culturale ARTIEMIELE
propone la mostra di arte pittorica “I silenzi del Paesaggio”
di Vito Milella a Bari, 4 Novembre 2019
ex Palazzo delle Poste, P.zza Cesare Battisti.
Da lunedì a venerdì 8:30/20:30 – sabato e domenica 8:30/18:00 – INGRESSO LIBERO
Con il patrocinio del Comune Bari e
dell’Università degli Studi di Bari

Interventi:
Paola Campa Curatrice
Sergio Gatti Artista
Pio Meledandri Presidente Artiemiele

Analisi critica:
Nelle opere di Vito Milella, il paesaggio predomina
oltrepassando la barriera del reale e colpisce per l’impatto visivo
ed emotivo del ‘soggetto/oggetto’, che l’artista
realizza con abilità pittorica fatta di pennellate incisive
con l’uso materico del colore, dando profondità e
armonia alla composizione. L’uso della tecnica
gestuale viene incontro allo sguardo con uno stile
coloristico legato alla composizione delle cromie
nella quasi totale assenza di elementi reali.
Dalla scelta del colore si evince la personale
energia creativa che esalta la plasticità dei soggetti e che,
dal reale, dà vita alla trasformazione in forme astratte,
corpose e vitali.
La composizione sempre calibrata e
l’equilibrio cromatico che ne deriva viene
determinata dal sapiente uso delle tonalità
contrastanti di colori caldi e freddi
evidenziando uno stato d’animo sottilmente sereno.
Il difficile equilibrio scaturito da un cielo infinito e
da una terra plastica e terrosa viene trattenuto da vortici
ascendenti che guidano lo sguardo e lo racchiudono in
un gioco di equilibrio dinamico che si conclude
sullo sfondo con uno stacco netto e forte.

Bari, ottobre 2019 prof. Paola Campa


Art in Music di Pasquale Colucci

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art in music pasquale colucci

Nella Sala Colonnato del Palazzo della Provincia Città Metropolitana di Bari dal 18 al 27 ottobre 2019 negli orari di apertura della Pinacoteca espone il maestro Pasquale Colucci. Tutte opere realizzate di recente ed esposte per la prima volta al pubblico, un’esplosione di colori con dipinti acrilici su tela in armonia con le note musicali di chitarra synth per creare la giusta atmosfera in un suo linguaggio artistico unico che non riproduce il reale ma che ha una propria identità e un’anima in simbiosi con la musica composta e incisa dallo stesso Colucci: il dipinto è l’immagine della sua musica e la musica è il suono del suo dipinto, diventando due opere imprescindibili che nascono e vivono insieme.
Pittore e compositore del sud di Oriolo (CS) ai piedi del Pollino e ai confini con la Basilicata a soli circa 90 km dalla Puglia, nasce nel 1975 a Cosenza e si dedica all’arte e alla musica fin da tenera età frequentando botteghe d’arte e maestri, studiando a Milano dove vive per molti anni portando a termine gli studi al “CPM Music Institute” e studiando successivamente grafica e fotografia. Il richiamo per la luce e i colori del sud avviene presto e fa ritorno nei luoghi del suo cuore, nel contempo intraprende un intenso periodo di viaggi all’estero, dove scopre le culture del mondo e visita i principali musei d’arte.
Un tratto pittorico in linea coi grandi del novecento che racchiude richiami antichi che vanno dalle maschere africane alle incisioni rupestri fino all’arte contemporanea, creazioni dai colori vivaci e mai banali che attraggono e coinvolgono in un viaggio dei sensi fatto di suoni forme e colori.
Nel 2018 a Cosenza la sua prima mostra antologica organizzata dal MiBACT Ministero per i beni e le attività culturali.
L’arte di Pasquale Colucci è stata esposta in tutta Italia e all’estero da New York a Miami, da Londra a Montecarlo, raccogliendo numerosi consensi positivi e diversi premi.

Mostra curata dal critico d’arte Alessandra Primicerio che giudica cosi le opere del Maestro Colucci: ” Nelle opere astratto-geometriche di Colucci le sensazioni e le emozioni , che vengono fuori dal suo inconscio per arrivare all’osservatore attraverso la materia pittorica, vengono idealizzate. L’utilizzo di alcuni colori fluorescenti permettono di uscire dalla dimensione bidimensionale del quadro. Le linee e i colori creano una vivacità travolgente impregnata da una fervente energia. Le sue opere, proiezione emozionale del suo io, si esplicano attraverso un.linguaggio che è sintesi di istinto e ragione. La particolare creatività dell’artista lo porta a riflettere l’espressione della sua anima, con i suoi sentimenti e le sue emozioni. I suoi quadri sono traboccanti di forme geometriche. Con la sua musica cromatica viene fuori l’uomo con le inquietudini, i sogni, le.gioie. I colori si sposano inequivocabilmente con il suono. Emozioni e sogni di Pasquale Colucci si materializzato nelle sue splendide opere.”

Ingresso gratuito


Anima(re) I Riflessi di Antonia Campanella

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animare i riflessi antonia campanella

Sabato 12 ottobre 2019, alle ore 19.00, presso la Galleria SPAZIOSEI di Monopoli sarà inaugurata la mostra “ANIMA(RE) I RIFLESSI” di Antonia CAMPANELLA.
La presentazione critica è affidata alla dott.ssa Santa FIZZAROTTI SELVAGGI, che scrive: «Un’atmosfera internazionale si respira dinanzi alle opere pittoriche e scultoree di Antonia Campanella.
Di radici pugliesi si è nutrita questa artista eclettica che interpreta i desideri e le ansie del nostro fragile tempo. Interessante e inusuale e’ la citazione di Gaudi’ dal sapore surreale: un gioco per pochi eletti che evoca il “gioco serio” della Pop Art” di Pino Pascali, innanzitutto scenografo e forse artista per caso poiché definito tale dalla critica cosiddetta ufficiale. Pascali infatti amava la scena e il suo sentirsi attore  al limite tra realtà e irrealtà come Antonia Campanella le cui opere ci invitano ad dischiudere le porte del sogno dove giace sepolto il nostro Se’ originario. 
Ed e’ cosi che tra una scultura e una pittura si percepisce il profumo dei limoni, si intravedono le figure sinuose di personaggi fumettistici o di misteriose divinità, ninfe di terra e di acque, di quel mare di transiti che apre gli orizzonti del non ancora. Si tratta di un fare arte che si fa specchio di “spiriti “danzanti alla ricerca di una antica verità, di quel sentire la femminilità in grado di inchiodare la falsa coscienza della contemporaneità complice del predatore che si nasconde nei più remoti angoli dell’inconscio, pronto ad emergere in una sorta di mattanza della creatività dell’altra metà del cielo. 
Le opere di Antonia Campanella racchiudono molteplici sensi che dalla  plasticità della figura traggono la possibilità di percorrere i sentieri di una cosmica spiritualità senza orpelli poiché ogni creatura, comprese le invenzioni della mente umana, sono le tessere di un infinito mosaico in cui ciascun essere si riconosce parte di un altro, se pur lontano nello spazio e nel tempo. 
L’artista, pertanto, ci rende consapevoli di quell’ “anima mundi“ che ci restituisce al fluire dell’esistenza».
La mostra, a cura di Mina TARANTINO, rientra nell’ambito della Giornata del Contemporaneo 2019 organizzata da AMACI – Associazione Nazionale Musei Arte Contemporanea Italiani.

La mostra resterà aperta sino al 9 novembre 2019.

Orario: da martedì a sabato, dalle ore 17.30 alle 20.30

Galleria Spaziosei via Sant’Anna, 6 – Monopoli (Bari)

Info: spazioseimonopoli@gmail.com – tel. 080802903 – cell. 3396162515


“Il vino fa cantare” mostra nella Pinacoteca Metropolitana C. Giaquinto

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il vino fa cantare sentieri metropolitani

Inserita nell’ambito dell’evento “SENTIERI METROPOLITANI passeggiando tra arte e vino”, in Pinacoteca è stata organizzata l’iniziativa “Il vino fa cantare”.

In mostra due dipinti di proprietà della Pinacoteca che, attraverso un documentato excursus testuale e iconografico, si prefigge di analizzare il connubio tra arte e vino, riservando particolare attenzione al rapporto identitario che presiede a questo singolare binomio. Prevede, altresì, un percorso articolato nelle sale alla ricerca di emblemi, simboli, dettagli riconducibili al tema in oggetto.

Pinacoteca Metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto” 5 settembre – 7 ottobre 2019

dal martedì al sabato 09,00 – 19.00 (ultimo ingresso consentito ore 18:30) domenica 09.00 – 13.00 (ultimo ingresso consentito ore 12:30) lunedì e festività infrasettimanali chiuso


Patrizia Riccioli | “NOI”

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patrizia riccioli noi

La pittura della Riccioli rivela l’essenza del “NOI”, il vivere insieme sotto lo stesso tetto, la casa, l’abitazione del vivere civile, ma lontani, conosciuti e insieme sconosciuti, con un linguaggio volutamente deformante, ma attento al suo comporsi e al suo equilibrio, spesso necessitato dalla sua poetica, il vivere civile, che ne è la sua guida.
Le sue opere negano il senso dell’atmosfera e la persistenza dello spazio prospettico. Ѐ “una pittura bidimensionale che si affida ai valori della linea e del piano, ma soprattutto ai valori dei moti dell’animo”. La semplificazione dell’immagine, l’espressione delle passioni profonde, ma elementari, che si manifestano entro la ritmica robusta dei contorni, attraverso un segno netto e preciso, preclude, con un grafismo che si fa stile, ad un’architettura civile, che non si esaurisce nel singolo quadro, ma nell’insieme della sua produzione, esprimendo con essa una coerenza morale. Ciò che determina il valore estetico di questa pittura, è la necessità formativa che trova la sua conclusione esterna nel suo stesso formarsi. Essa esprime se’ stessa. Essa esprime un puro atto mentale, una diversa attitudine nei confronti della realtà.
Va’ tenuto presente che il valore dell’opera della Riccioli non si esaurisce nel singolo quadro, ma nell’insieme della sua produzione. Per altro, questi dipinti sembrano proseguire un solo discorso, indicando, accanto alla componente estetica, anche una coerenza morale, stilisticamente legata alle esperienze dell’avanguardia. Ecco, per la Riccioli l’equilibrio nella sua pittura è essenziale come nella vita. Basta rileggere l’entrata e l’uscita dal quadro in alcuni dei suoi lavori, per capire come la libertà pittorica va’ sempre dove il significato vuole. Così la Riccioli, da’, dell’opera sua, un significato originale, che è la libertà e l’invenzione, che sono sempre nuove in tutto il suo lavoro.

– Salvatore Vendittelli –

Patrizia Riccioli | ‘Noi’
a cura di Salvatore Vendittelli
Dal 14 giugno al 15 luglio 2019

www.museonuovaera.com


Museo Nuova Era

Strada dei Gesuiti (Bari)

Info: 080 506 1158


“Visioni Profonde – La stanza segreta” mostra Bi-personale di Nica Lassandro e Bonifacio Castello

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visioni profonde mostra bi personale

Visioni Profonde
La stanza segreta

Mostra Bi-personale di Nica Lassandro e Bonifacio Castello
Palazzo Marchesale
20 e 21 aprile 2019
Orario visita: 10-13/17-20

“Rendi cosciente il tuo inconscio, altrimenti sarà lui a guidare la tua vita, e tu lo chiamerai il tuo destino”. C.G.Jung

Esistono nella nostra mente delle stanze segrete, colme di risorse infinite ma anche condizionamenti invisibili che ci portano ad agire o ad essere agiti. Nella nostra mente c’è un luogo affascinante in cui risiede ogni cosa: è il tuo inconscio, il tempio della memoria assoluta dove sono registrati gli eventi e le situazioni vissute nel tempo.
Nelle nostre stanze segrete sono racchiusi, pensieri, idee e comportamenti acquisiti sin dalla nascita che hanno segnato e continuano a minare in alcuni casi il nostro percorso di crescita. Li manifestiamo attraverso schemi automatici e ripetuti come se fossero vangelo, senza la piena coscienza che a volte possono tornarci utili e a volte possono essere dannosi perché ci condizionano invisibilmente.

Visioni Profonde, il titolo scelto per la mostra Santermana, evoca sensazioni ed emozioni profonde racchiuse nelle nostre stanze segrete. Pur utilizzando stile e linguaggi espressivi diametralmente opposti, nelle composizioni dei due giovani artisti emerge la visione, l’emozione e il ricordo che si stemperano nell’impronta cromatica, in un raffinato gioco di colore, che oscilla dal mondo della figurazione fino all’astrazione surreale.

Nelle tele di Nica Lassandro, la forza cromatica e il gesto deciso nel raffigurare corpi di uomini e donne denudati da ogni dettaglio, esule da certi tecnicismi accademici, rivela una certa maturità artistica della pittrice santermana, che con grande maestria crea con il suo linguaggio espressivo, nella sua volontà d’arte, quell’intenzione che raggiunge il suo vertice nell’assoluto del gesto pittorico, che dirige lo sguardo dello spettatore ben oltre il visibile canonico, per riportare alla luce qualcosa che trascenda la realtà fisica fino a sconfinare in una nuova dimensione spirituale protesa a liberare nella forma prima e nel colore poi, il proprio vissuto, ad alleggerire il carico energetico delle proprie stanze.

Nelle opere di Bonifacio Castello, il gesto pittorico caratterizzato dalla presenza ripetuta di un segno istintivo, è un fiume in piena che avanza fiero ed inarrestabile. Le immagini raffigurate dall’artista si concatenano in un’esplosione ingovernabile, talvolta allusiva: presenze e assenze intuite, segretamente nutrite e sognate. Libere composizioni della forma-colore, emancipate da qualunque intento rappresentativo che sia dato a priori, possibilità di proiettare il proprio IO in un aura mistica in cui emozione e percezione, arte e vita si fondono in una sola cosa perché connesse all’energia del TUTTO. Le sue opere ci appaiono come un’icastica visione che si disvela liberamente attraverso l’automatismo psichico del pensiero, cercando di stabilire la giusta connessione con le proprie stanze segrete e liberarle dalle energie opprimenti.

Grazie alla pittura, all’umiltà di un puro gesto, i due artisti, compagni dell’arte e nella vita, dialogano e si accomunano nell’eterno mare dell’arte; eppur essendo differenti nello stile, nella scelta di soggetti e soluzioni, navigano nella stessa direzione.


ARMONIE FORME COLORI tra musica moda e pittura…

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ARMONIE FORME COLORI tra musica moda e pittura

Sfilata Primavera/Estate 2019 e contestuale mostra di opere pittoriche di Fara Leva.
Apertura di serata sulle note del pianista Marco Magno.

Venerdì 12 aprile 2019 ore 20:00
“Salone delle Muse” Circolo Unione – Teatro Petruzzelli

Ingresso con invito gratuito che è possibile ritirare presso la Boutique Fara Leva a Bari in v.le Papa Giovanni XXIII – tel. 0805612144


“PARIGI, O CARA!” Le opere di Giuseppe De Nittis in mostra al Teatro Petruzzelli

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parigi o cara giuseppe de nittis mostra teatro petruzzelli

Le tele di De Nittis, la poetica verdiana e l’incontro ideale fra melodramma e arte pittorica. 
Sono i tratti distintivi che caratterizzano i costumi, le scene e la regia de «La Traviata», un nuova produzione della Fondazione Petruzzelli che debutterà il 19 dicembre a Bari e firmata da Hugo de Ana.

Il progetto di de Ana – che si ispira all’arte pittorica di De Nittis – è stato l’occasione per creare un ponte fra le città di Bari e Barletta. Una sinergia fra comuni e istituzioni culturali che abbiamo presentato in conferenza stampa con il sindaco di Bari e presidente della Fondazione Petruzzelli, Antonio Decaro, il sindaco di Barletta Cosimo Cannito, il regista Hugo de Ana e il sovrintendente Massimo Biscardi.

Gli spettatori che assisteranno a «La Traviata» dal 19 al 30 dicembre, infatti, potranno ammirare nel foyer l’esposizione «Parigi, o cara! Le opere di Giuseppe De Nittis in mostra al Teatro Petruzzelli» con le opere «Figura di Donna», «Il Salotto della Principessa Matilde» e «Giornata d’inverno».

Nello stesso periodo sarà possibile visitare a prezzo ridotto «Casa De Nittis» a Barletta, esibendo all’ingresso il biglietto de «La Traviata» o il proprio abbonamento alla stagione d’opera 2018.

L’esposizione sarà aperta a tutti e a ingresso libero nelle giornate 20, 21 e 22 dicembre (15-18) e dal 23 al 30 dicembre (10-13).