L’ Associazione Culturale ARTIEMIELE
propone la mostra fotografica:
“IL PASSATO È UN FUTURO PRESENTE”
di Mimmo De Leonibus, Valeria Genco e Antonio Nitti
Inaugurazione 25 Giugno 2019 ore 18.30
Palazzo Città Metropolitana Lungomare Nazario Sauro – Bari
La mostra a cura di Pio Meledandri sarà visitabile fino al 13 luglio 2019
INGRESSO LIBERO
Con il patrocinio del Comune Bari e della Città Metropolitana
Intervento musicale del maestro Alessandro Piraino
Recitazione di Francesca Balducci e Rino Di Bartolo
Intervengono:
Antonio Decaro Sindaco di Bari
Pio Meledandri Presidente Associazione ARTIEMIELE
STORIE DI ABBANDONI
L’interesse verso i luoghi abbandonati,
soprattutto per quei borghi più o meno intatti o verso intere città fantasma, spinge la RAI nel 2017 a presentare “Ghost Town”,
una trasmissione brillantemente condotta da Sandro Giordano, attore e fotografo, il quale rivolge la sua attenzione verso la storia presente e passata dei luoghi prescelti, risalendo alle cause degli “abbandoni”, non di rado dovute ai terremoti.
Mimmo De Leonibus, Valeria Genco e Antonio Nitti cultori dell’arte fotografica, sono impegnati da circa un anno nell’analisi visiva,
con la giusta attenzione e il rigore scientifico, di siti abbandonati in epoche passate, dove svolazzano i fantasmi di antiche leggende.
Il loro sguardo si rivolge anche verso quelle strutture contemporanee che i brutali processi dell’economia reale e la feroce crisi post-industriale ha fatto spegnere le macchine delle industrie e i neon multicolori degli ipermercati, volatilizzando addetti e visitatori.
De Leonibus, Genco e Nitti, acquisite le dovute informazioni sul loro “oggetto di studio”, scrutano le strutture e i particolari di ogni genere, muovendosi cautamente in quella geografia della solitudine,
con la percezione empatica di chi comprende,
grazie ai ricordi del passato, il “genius loci”.
Pronti a reperire fonti, ad ascoltare racconti e testimonianze, i tre fotografi individuano il punto di vista più appropriato, l’angolo di campo necessario per una migliore comprensione di quello che “era”, soprattutto dove la stratigrafia dei luoghi conferma una mescolanza tra progetti antichi e tentativi di ristrutturazioni o di riutilizzo successivi (conventi, masserie, casali, castelli, ville).
Da considerare tra gli studiosi di questo genere di indagine,
Carmen Pellegrino, storica e scrittrice, nata in quella zona del Cilento prossima alla Basilicata, dove il territorio, tra migrazione e sismi (es. novembre 1980) ha subìto un numero elevato di abbandoni.
L’ “abbandonologa”, una volta penetrata all’interno di queste abitazioni vuote e lesionate (i luoghi del cuore), immagina per i fuggitivi un percorso di vita diversa, una soluzione alternativa, così come in un videogame, ipotizzando per loro un ritorno felice a casa o un distacco mai avvenuto.
I tre autori, seppure nella tristezza e desolazione dei siti fotografati, riescono con i loro clic a rianimare i luoghi del silenzio con l’intento di stimolare l’interesse per il loro passato che, come è detto nel titolo, potrebbe divenire “un futuro presente”.
Strutture architettoniche che, se recuperate, tornerebbero al loro antico splendore mettendo in luce la grandezza e l’ingegno dell’uomo.
Sono testimonianze storiche che le “visioni” dei tre autori ci spingono a volerle riportare alla loro antica Bellezza.