A cent’anni dalla Grande Guerra

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parole e musica dal fronte

A 100 anni dalla fine della “Grande Guerra”, vogliamo ricordare il conflitto più cruento di tutti i tempi. E lo faremo attraverso, “Parole e Musica dal Fronte”, un concerto di canti popolari, musicati dalla orchestra di fiati Davide Delle Cese diretta dal maestro Vito Vittorio Desantis e cantati dai bambini del coro di voci bianche dirette dal maestro Teresa Tassiello. Si aprirà contestualmente una mostra di rarità, manifesti, fotografie e documenti che raccontano il conflitto che proseguirà fino al 30 novembre presso la fondazione Depalo Ungaro.
Interverranno il Sindaco Michele Abbaticchio, il professor Nicola Pice, Stefano Milillo e Vincenzo Robles.

La Cittadinanza è invitata tutta.


FRAGILITÀ mostra fotografica di Antonia Bufi, Carla Cantore e Alessandro Capurso

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fragilita mostra fotografica

L’Associazione Culturale ARTIEMIELE
propone la mostra fotografica FRAGILITA’
di Antonia Bufi – Carla Cantore – Alessandro Capurso
Presso lo Spaziogiovani – Assessorato alla Politiche giovanili Comune di Bari – via Venezia, 41 Bari.
Vernissage 24 Ottobre 2018 ore 19.00
Esposizione fino al 30 Ottobre
Con il Patrocinio del Comune di Bari e del Garante Regionale dei diritti del Minore.
Collaborazione del Movimento Culturale Spiragli. INGRESSO LIBERO

Intervengono:
Ludovico Abbaticchio – Garante Regionale dei diritti del Minore.
Pio Meledandri – Curatore della mostra
Alessandro Capurso – Art Director

Antonia Bufi, Carla Cantore e Alessandro Capurso
ci narrano storie legate alla difficoltà di vivere,
dedicate alle giovani donne, ai bambini delle zone terremotate e
agli adolescenti che con tenacia vogliono uscire dal tunnel
della dipendenza dalla droga.
I soggetti fotografati sono creature che hanno bisogno
più di altre di gesti d’amore perché più esposte
alla durezza della vita e inermi di fronte ad essa
a causa della loro sensibilità e della giovanissima età.
In tutti e tre gli artisti l’idea-significato viene espressa
con stili differenti, espressivamente distanti,
ma culturalmente e socialmente vicini.

A. Bufi, giovane artista molfettese,
ci propone “SIMBIOSI”, un progetto sul disagio dell’artista donna
che in maniera più estensiva potrebbe rappresentare l
a metafora del malessere di genere.
Un polpo minaccioso, avvinghiato sulla testa dell’artista,
le impedisce di guardare il mondo circostante serrandole
gli occhi e la faccia con i propri tentacoli.
Non è soltanto la violenza verso la creativa sensibilità dell’artista, che viene repressa nella sua libertà espressiva: l’animale le stringe l’intera testa, schiacciandole il cervello che è il centro coordinatore
di ogni volontà, la sede della ragione, della capacità cognitiva.
Nella poesia Serenata indiana Eugenio Montale scriveva:
«Il polipo che insinua / tentacoli d’inchiostro tra gli scogli / può servirsi di te. Tu gli appartieni / e non lo sai. Sei lui, ti credi te».
Se nei versi del poeta genovese il polpo, simbolo dell’alterità
che si impossessa della nostra identità, restava acquattato tra gli scogli e portava a termine il suo compito subdolamente e quasi misteriosamente, nella visione di A. Bufi invece
l’animale prende il controllo del corpo e della mente del soggetto
in maniera esplicita, determinando una vera e propria simbiosi parassitaria.
L’opera mette bene in evidenza, nei suoi diversi rimandi allegorici,
la minaccia all’autonomia della donna quando viene costretta all’immobilità intellettiva e fisica.

C. Cantore, fotografa materana, da tempo impegnata
nelle tematiche sociali, propone le immagini toccanti
del reportage “NORCIA, IL TERREMOTO VISTO DAI BAMBINI”,
al centro del quale ci sono i piccoli che hanno subìto la grande violenza, improvvisa e inaspettata, del terremoto dell’Italia centrale. Il sisma crea devastazioni e lesioni evidenti negli edifici e
nel territorio, ma all’apparenza è così poco visibile la devastazione che avviene nell’animo umano, in particolare in quello dei bambini, considerata la difficoltà ad esprimere con il linguaggio verbale ciò che hanno vissuto.
Ad Angela, nel 2016, il sisma fece a pezzi la ludoteca all’interno della quale era insieme ai bambini, che riuscì a trarre in salvo.
La giovane donna decide di ritornare a Norcia.
Si dedica al progetto intrapreso sul saltarello,
un antico ballo popolare.
Il successo del progetto le ha dato la spinta per continuare ad avviare dei laboratori per bambini.
E proprio i bambini le hanno chiesto di parlare del sisma per rielaborare l’esperienza del terremoto, all’interno del container
in cui un’associazione, nata dopo il sisma,
tiene le proprie attività socioculturali.

A. Capurso, fotografo gioiese, racconta come il disagio degli adolescenti, che talvolta sfocia nella dipendenza, possa essere affrontato con il recupero della propria identità.
Uno stimolo a rinascere con la volontà di integrarsi
in una società spesso spietata che condanna i più deboli,
i non omologati, gli ultimi.
Il suo progetto “IN COMUNITÀ” è un’analisi visiva di una struttura (Fratello Sole) collocata in prossimità del centro urbano,
in un ambiente rurale dove i giovani vengono aiutati
da uno staff di terapeuti a liberarsi della loro dipendenza.
Il fotografo, condividendo con i ragazzi i momenti quotidiani,
registra con la fotocamera le azioni semplici e comuni della loro vita in comunità.
Diretto ed efficace A. Capurso nella sua analisi visiva
accarezza idealmente con i suoi click i giovani ospiti della comunità.
In ciascuno di loro si fa strada, un po’ alla volta, un più deciso coraggio di vivere.


“I disegni dei bambini di Terezin” – Mostra fotografica

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I disegni dei bambini di Terezin

L’Associazione Didiario ospita in esclusiva “I disegni dei bambini di Terezin” – Mostra fotografica
La mostra itinerante, realizzata da Coop Lombardia e distribuita dall’Associazione Figli della Shoah presenta una selezione dei più significati disegni e poesie dei bambini di Terezin.
La collezione, conservata nel Museo Ebraico di Praga conta 4.387 originali, è la più grande raccolta d’arte infantile risalente al periodo della Shoah.
La Mostra sarà ospitata presso Casa delle Idee a Turi in Piazza Gonnelli 5 (ingresso da via Santa Chiara, nel Centro Storico, nei pressi del Palazzo Marchesale) e sarà aperta a tutti.

E’ necessaria la prenotazione, specie per le scolaresche e i gruppi, chiamare il numero 3405719126 o scrivere mail a: rassegnadidiario@gmail.com


Pino Pascali. Fotografie

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pino pascali fotografie

LA FONDAZIONE PINO PASCALI PRESENTA

PINO PASCALI. FOTOGRAFIE
a cura di Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara

Opening: 13 ottobre 2018, ore 18

La Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare è lieta di presentare, sabato 13 ottobre alle ore 18 (fino al 2 dicembre 2018) la mostra “Pino Pascali. Fotografie”, a cura di Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara, e di annunciare una nuova importante acquisizione giunta in occasione delle celebrazioni di Pascali50, Cinquantenario della scomparsa dell’artista.

La mostra è la prima antologica dedicata alla ricerca fotografica di Pino Pascali, un aspetto dell’indagine artistica e pubblicitaria ancora in gran parte sconosciuto e inedito.
Oltre 80 immagini realizzate e stampate dall’artista nel 1965 quando, da tempo impegnato nell’attività grafica per la Lodolofilm, intraprende un viaggio tra Napoli, Capri e Ischia per realizzare il suo primo reportage fotografico destinato alla produzione di un breve spot-carosello per la grande industria alimentare di conserve italiane, Cirio.
L’obiettivo della ricerca è subito chiaro: evidenziare i caratteri della tradizione napoletana all’interno di una prorompente connotazione emozionale. Il viaggio diventa una vera e propria ricognizione del paesaggio urbano e portuale; non dunque una semplice raccolta di immagini per un montaggio da studio, bensì un illuminante incontro con l’immagine.
In questa larga sequenza di scatti c’è una storia tutta italiana: ci sono i tanti volti ritratti e le botteghe tra i vicoli, le grandi passeggiate nelle piazze e i giochi dei bambini tra le strade, le piccole imbarcazioni nei porti e gli imponenti traghetti, i palazzoni che ridisegnano la periferia e la segnaletica che cambia. E c’è una società che, negli anni di grande risveglio sociale e culturale, si trasforma con grande rapidità e con intensa fiducia.

Ma non è tutto. Negli scatti napoletani e in alcune fotografie realizzate a Roma (tra Trastevere, Campo de’ Fiori e Villa Borghese) Pascali raccoglie anche numerosi “dati grezzi”, utili per la ricerca scultorea: rapidi appunti visivi, annotazioni fissate con immediatezza, già destinate a divenire plasticità di opera d’arte.

In mostra, accanto ai lavori di Pascali, saranno visibili documenti, stampe, riviste, poster cinematografici, video e opere grafico/pittoriche in grado di ricostruire il complesso panorama sociale e culturale all’interno del quale Pascali svolgeva la propria ricerca in ambito televisivo ed artistico, oltre a opere di grandi fotografi italiani e internazionali che, tra gli anni ’50 e ’60, definivano una nuova cultura visuale posizionandosi oltre la matrice neorealista in direzione di un nuovo immaginario postmoderno.
Tra i fotografi in mostra, oltre a Pino Pascali, Bruno Barbey, Piergiorgio Branzi, René Burri, Henri Cartier-Bresson, Mario Cattaneo, Walker Evans, Phillip A. Harrington, Nino Migliori, Enzo Nocera, Arrigo Orsi, Federico Patellani, Enzo Sellerio.

La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione del volume “Pino Pascali. Fotografie” con i testi dei curatori e la prefazione di Rosalba Branà, edito da Postmedia Books, Milano.

In occasione dell’esposizione verrà annunciata l’acquisizione, da parte della Fondazione Pino Pascali, del Fondo Fotografico (143 stampe vintage che si uniscono alle precedenti 23) e del Fondo del Video Pubblicitario di Pino Pascali (13 caroselli originali oggetto di recente restauro): una acquisizione importantissima, resa possibile dalla preziosa donazione da parte di Carla Ruta Lodolo, da anni vicina all’artista e alla Fondazione che lo rappresenta nel mondo.

La mostra è realizzata in collaborazione con: Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Roma; The Metropolitan Museum of Art, New York; Robert Rauschenberg Foundation, New York; Zurich University of the Arts, Zurigo; Carla Ruta Lodolo, Roma; Guido Bertero, Torino; Archivio Elisabetta Catalano, Roma; CRAC Puglia, Taranto; Lee Gallery, Winchester, MA; Libreria Marini, Valenzano; Mediateca Apulia Film Commission, Bari; Galleria Peccolo, Livorno; Fabio Sargentini, L’Attico, Roma; Francesco Paolo Sisto, Bari.

Inaugurazione: 13 ottobre 2018 alle ore 18.00
La mostra rimarrà aperta fino al 2 dicembre 2018
Orario: dal martedì alla domenica ore 10-13 / 16-21. Lunedì chiuso.
La biglietteria chiude mezz’ora prima del museo.

FONDAZIONE MUSEO PINO PASCALI
VIA PARCO DEL LAURO 119 – 70044 POLIGNANO A MARE (BA)
Ph/fax: +39 080 4249534
segreteria@museopinopascali.it

press: Santa Nastro +39 3928928522 snastro@gmail.com
Web | stampa@museopinopascali.it
La Fondazione Museo Pino Pascali è Punto FAI, Delegazione di Bari


Mostra Fotografica: Cartes De Visite

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Mostra Fotografica Cartes De Visite

Davanti all’obiettivo io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il fotografo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte.
La Camera Chiara, Roland Barthes

Sul tema del ritratto i dieci autori partecipanti a questo progetto, operando in completa indipendenza, hanno scelto modi e percorsi differenti evidenziando l’esigenza condividere il proprio punto di vista generalmente condizionato dalle incertezze e dalle problematiche sociali del momento, di conseguenza il soggetto non è quello che vediamo come riproduzione- rappresentazione del reale ma è invece da ricercare nelle intenzioni del fotografo. In pratica la persona ritratta non è più soggetto ma complice. A emergere invece come soggetto troviamo il fotografo stesso con la sua sensibilità, con il suo spessore, con le sue domande, con il suo “essere”.

Dieci “cartes de visite” con invito a percorrere il progetto con gli occhi degli autori.

Ovviamente il progetto potrà dirsi completo solo quando i destinatari lo arricchiranno con le proprie letture, critiche e considerazioni.

Pasquale Susca
curatore della mostra di
Emilio Badolati, Yvonne Cernò, Pino Di Cillo, Ennio Cusano, Teresa Imbriani, Nicola Loviento, Fonte Silvia Meo, Luigi Scaringello, Rita Scarola, Giulio Spagone

Galleria SpazioGiovani
Bari – Via Venezia 41
inaugurazione: 9 ottobre dalle h.19.00
dal 10 al 20 ottobre 2018, dalle h.17.00 alle 20.00

Progettazione grafica a cura di Giulio Spagone.


“SINTONIA SINCRONIA SINFONIA” Rassegna fotografica

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Sintonia Sincronia Sinfonia rassegna fotografica

Rassegna Fotografica
SINTONIA SINCRONIA SINFONIA
a cura dello Studio Fotografico Fornarelli

La Rassegna Fotografica “SINTONIA SINCRONIA SINFONIA” non rappresenta solo una Mostra per fini di esibizione, ma contiene Opere donabili agli interessati con Certificati di Autenticità da parte dei rispettivi Autori. Si è prodotto catalogo pubblicato con ISBN per chiunque volesse una copia su richiesta. In aggiunta, l’intera rassegna annovera un Workshop di Ritratto, una Performance “Pozzi-Woodman”, tre cineforum (Diane Arbus, Annie Leibovitz, Vivian Maier), un Open-Day di Fotografia, una Tavola Rotonda con personalità a dialogo sul tema da differenti competenze professionali, un Finissage con musica dal vivo.

INTRODUZIONE
Dopo tre anni di attività come Docente in ambito fotografico, nello Studio Fotografico Fornarelli è nata la volontà di mettere in mostra i risultati formativi rivenienti dall’erogazione del Corso Modulare di Fotografia, costituito da “Tecnica e linguaggio di base”, “Tecnica e linguaggio avanzati”, “Fotoritocco: Dallo scatto alla pubblicazione”, “Illuminazione Artificiale: Ritratto, Still-life, Light-painting”, “Camera oscura: Dalla costruzione della macchina alla stampa”, “Storia della Fotografia: Da Platone al 1420 e dal 1820 al Contemporaneo”.

STORIA
Nell’ambito delle proprie attività, lo Studio Fotografico Fornarelli ha già strutturato le Rassegne Fotografiche “FotoSintesi Vol.I e Vol.II”, Kermesse che ha esordito il 26 Agosto 2017 nella cornice della Galleria Comunale SpazioGiovani del Comune di Bari, avendo una buona risonanza mediatica, per poi approdare negli spazi del prestigioso Castello Carlo V di Monopoli nel periodo compreso tra il 12 ed il 21 Gennaio 2018.

SINTONIA SINCRONIA SINFONIA
Ciascuno dei partecipanti ai Corsi di Fotografia è stato inviato ad intraprendere, parallelamente alle lezioni frontali, un percorso fotografico, che ha portato a realizzare Opere consapevoli: c’è chi ha prodotto uno slide-show, chi un libro, chi una serie/racconto, chi uno scatto emblematico, ambiguo ed evocativo.

Dopo aver presentato la propria candidatura gratuita attraverso l’invio di un portfolio per rispondere alla chiamata alle arti, è avvenuta la selezione degli Autori che sono stati poi ricontattati per strutturare un progetto fotografico professionale sul tema proposto e che è sfociato in una Mostra nella cornice dell’atrio della Biblioteca Raffaele Chiantera nella meravigliosa Polignano a Mare.

La selezione è avvenuta a cura di Domenico Fornarelli, che si è impegnato come garante tecnico. I singoli Autori restano proprietari di tutti i diritti, sono responsabili di contenuti e titolarità delle fotografie proposte.

Si è prodotto un allestimento, inclusivo di uno studio dell’intera atmosfera: materiali, odori, musiche e sollecitazioni culinarie mirate arricchiranno ed amplificheranno il tema in modo raffinato ed elegante. Infine, durante la Mostra verranno articolati numerosi eventi a sostegno dei singoli Autori in modo tale da incentivare la presenza costante di visitatori nel periodo espositivo e creando al tempo stesso un proficuo scambio relazionale. Infatti, in sintonia con la mission dello Studio Fotografico Fornarelli, il progetto ha l’intento di portare il fulcro della attenzione verso il visitatore che ne diventa il vero protagonista, favorendo lo sviluppo dei rapporti relazionali in un contesto sociale diffuso, quale calamita per l’avvicinamento dei visitatori al mondo artistico e consentendone di assaporarne il gusto di produrre o esserne parte.

Gli Autori dei contributi visuali saranno:
– Alessandra Cotugno
– Anna Sangiorgio
– Beatrice d’Abbicco
– Domenico Fornarelli
– Giuseppe Lupoli
– Lena Losacco Sandrucci
– Mara Patricelli
– Michele Dragone
– Patrizia Di Lorenzo

I temi trattati nei contributi visuali riguardano il rapporto armonico tra natura, musica e fotografia, la manipolazione digitale in ambito botanico, un’indagine/ricerca sulla propria identità sessuale, ritratti introspettivi, la messa in scena, gli affetti familiari, il gioco sapiente di luci ed ombre per ritratti ambientati, le geometrie, il minimalismo.

Gli eventi collaterali a sostegno avranno carattere culturale e formativo per instaurare momenti sia di dibattito sia di autentico scambio con i visitatori. L’iniziativa formativa offrirà una panoramica atta alla produzione di ritratti fotografici attraverso modella, truccata da make up artist e con abiti alto borghesi nello scenario di Polignano a mare. La performance “Pozzi-Woodman” introduce il tema della Donna, che verrà ampiamente dibattuto durante i cineforum, incentrati sulle figure di Diane Arbus, Annie Leiboviz e Vivian Maier, stimolando non solo alla visone del film, ma anche con dibattiti aperti e di ampio spettro culturale. La tavola rotonda proporrà un dialogo a più voci tra personalità con differenti punti di vista in ragione delle proprie competenze ed in relazione al tema concordato.

CALENDARIO EVENTI
Fermo restando che gli orari di apertura prevedono una visitabilità integrale della Mostra da Lunedì 9 Ottobre 2018 a Domenica 14 Ottobre 2018 dalle ore 09:00 alle 23:59, si elencano gli eventi che si avvicenderanno durante le serate; nei seguenti segmenti temporali, la Mostra perde la propria efficacia più alta per piegarsi agli eventi di maggiore interesse culturale.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/2077758145590380

Sabato 6 Ottobre 2018 (20:30-23:30) – Vernissage: inaugurazione con presentazioni e piccolo rinfresco
Dopo mesi di formazione, preparazione delle Opere e due giornate di allestimento, Curatore ed Autori avranno piacere di presentarsi e raccontare il proprio lavoro. L’occasione pubblica vedrà anche il coinvolgimento delle modelle Nerina Diamante, Fabiana Paolozza, MariKa Intini, Michela Pergola, Natalia Jimshitashvili, Giulia Giuliani, Melissa Viterbo, Esther Trimiglizzi, Mariagiovanna Lopresto, Giuliana Scorza, Raffaella Martorelli, Paola Chirianni, Cristina Giannico, Erica Taranto, coinvolte nel progetto “Paesaggi interiori” e che potranno affacciarsi all’evento. A seguire si offrirà un piccolo rinfresco per permettere ai visitatori di avere un rapporto più diretto con tutti gli stakeholder coinvolti nel processo creativo.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/1382091158589293

Domenica 7 Ottobre 2018 (09:30-18:30) – Workshop di Ritratto
Nell’arco della giornata, Domenico Fornarelli offrirà un lezione mattutina di teoria fotografica basata sul ritratto, sull’illuminazione artificiale, naturale e mista. Al termine della lezione la modella Melissa Viterbo vestirà i panni di una Donna in Pin-up. Dopo una pausa pranzo dalle 13:30 alle 14:30, si darà luogo, invece, ad una sessione di ritratti ambientati ed in esterna con tema “La Castellana” presso la passerella di San Vito, seguiti da ritratti da “Donna letterata” presso la Biblioteca Raffaele Chiantera. La giornata si chiuderà con il sorprendente body-painting di “Alice nel paese delle meraviglie”. Tutti gli interessati, possono richiedere informazioni aggiuntive per ricevere tutto il materiale informativo gratuito per un’eventuale registrazione. Sono disponibili solo 12 posti riservati in ordine di regolare adesione.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/609950879407163

Lunedì 8 Ottobre 2018 (19:00-20:00) – Performance “Pozzi-Woodman”
Beatrice d’Abbicco, Patrizia Di Lorenzo, Domenico Fornarelli e Marco Scigliuolo propongono un evento sul tema “Donne, poesia e fotografia” attraverso l’esplorazione delle intriganti figure di Antonia Pozzi e Francesca Woodman. Le due Donne incentrano le proprie ricerche sul rapporto tra sé, il proprio corpo e il resto del mondo. In analogia con immagini in bianco e nero con ritratti nudi o abiti d’epoca in set presso edifici fatiscenti, anche gli oggetti a sostegno del reading saranno sapientemente realizzati e capaci di rappresentare sia simboli minimalisti, puliti, semplici e fragili sia capaci di accendersi nei momenti più nevralgici per amplificare la percezione dei presenti, stimolati anche attraverso musica e proiezioni di brevi video autoprodotti con lo spirito immersivo e di ricerca.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/477011306151076

Martedì 9 Ottobre 2018 (20:30-23:30) – Cineforum (FÜR – Diane Arbus)
Si propone un breve ciclo di proiezioni cinematografiche con successiva partecipazione di carattere dialogico ed interattivo. Il legante sarà fotografico, ma gli argomenti riguarderanno tematiche ampie e variegate, che copriranno il ruolo e le motivazioni che esperisce ogni artista, la progettualità o l’estemporaneità, il valore dell’istinto, l’evoluzione e la quotazione di un artista, lo sviluppo di proprie regole o l’adesione ad una tradizione, la rottura di regole consolidate, l’immersione autoriale in una storia a 360°. In un clima disteso, pacato ed amichevole, il pretesto fotografico farà emergere ogni espressività tanto verbale quanto visuale attraverso escamotage che renderanno partecipe lo spettatore, che a fine proiezione diventerà parte attiva con un approccio divertente e di condivisione tanto d’idee quanto di segni grafici: con spirito giocoso, si vivranno momenti di assoluto ludico scambio creativo. La Diane Arbus che incontriamo all’inizio del film è una donna sofferente, richiusa nel casco per la messa in piega, in un austero palazzo newyorkese, in un abito che costringe il suo seno e la sua anima. Il suo talento in boccio è sprecato al servizio di un marito che dedica la sua arte a scatti che ritraggono modelle sorridenti in pose banali, vuote, prevedibili. A iniziare il processo di liberazione della personalità, dell’arte, ma anche della sensualità di Diane Arbus, sarà un incontro con un misterioso vicino di casa, un uomo dal volto coperto e dagli occhi di fuoco che Diane osserva giungere per la prima volta nello stabile.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/295830824346911

Mercoledì 10 Ottobre 2018 (20:30-23:30) – Cineforum (Obiettivo Annie Leibovitz)
In analogia con il format previsto nell’evento precedente, in questa pellicola si racconta il lavoro e in parte anche la vita di una delle più importanti fotografe al mondo. Dall’adolescenza nomade per seguire il padre (militare di carriera), agli anni di “Rolling Stones”, dalla svolta “glamour” alla scoperta dell’impegno accanto a Susan Sontag fino al set di “Maria Antonietta”, impressiona la quantità di luoghi e persone, celebri e non, che l’artista americana ha ritratto nel corso del tempo.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/308230069979837

Giovedì 11 Ottobre 2018 (20:30-23:30) – Open-Day di Fotografia
Sei interessato alla Fotografia? Sei un neofita oppure ha voglia di approfondimenti formativi? Sei nel posto giusto! Vieni Giovedì 11 Ottobre 2018 alle 20:30 presso l’atrio della Biblioteca Raffaele Chiantera per toccare con mano la realtà attraverso un incontro pubblico, gratuito e senza impegno in cui riceverai tutto il materiale informativo per il Corso Modulare di Fotografia che si tiene presso lo Studio Fotografico Fornarelli. Cosa aspetti? Ti attendiamo a braccia aperte e carichi di nuovi, mirabolanti momenti da condividere all’insegna della Fotografia.
Per maggior informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/2212270219017951

Venerdì 12 Ottobre 2018 (20:30-23:30) – Cineforum (Alla ricerca di Vivian Maier)
In maniera simile ai cineforum precedenti, in questa occasione si avrà la possibilità di indagare la storia di una tata misteriosa che ha scattato in segreto oltre centomila fotografie, ritrovate dopo decenni. La vita e l’arte di Vivian Maier rivelate attraverso fotografie, filmati e interviste inedite alle persone che la conoscevano permettono un’immersione documentaria della sua misteriosa personalità. A valle dell’evento si dibatterà anche sull’operato di alcuni “attori” in ambito fotografico, che nel documentario non sono riportati per fini speculativi in modo da rendere il visitatore più partecipe e meno passivo rispetto alle immagini che massivamente vengono proposte ed inevitabilmente assorbite nell’ideologia collettiva.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/298499404307382

Sabato 13 Ottobre 2018 (20:30-23:30) – Tavola Rotonda
La tavola rotonda propone un dialogo a più voci tra personalità con differenti punti di vista in ragione delle proprie competenze ed in relazione al tema “Sintonia Sincronia Sinfonia”. Solo un breve abstrract/riassunto degli interventi è riportato nel catalogo, disponibile sul desk di accoglienza. Dialogheranno: Anna Sangiorgio, Beatrice d’Abbicco, Domenico Fornarelli, Mara Patricelli, Marco Scigliuolo, Michele Dragone, Patrizia Di Lorenzo.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/284980212105723

Domenica 14 Ottobre 2018 (20:30-23:30) – Finissage/Chiusura con sorpresa musicale
Per allietare la serata conclusiva, prima della chiusura e disallestimento delle Opere rimaste, Alessandra Cotugno in duetto con Amanda Palomba accompagnerà i visitatori in un’esibizione di musica elettronica dal vivo attraverso l’uso della loop station ed effetti.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente: https://www.facebook.com/events/1989778134436700

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
Al fine di ricavare un piccolo contributo alle spese per la realizzazione della intero progetto, le Opere in Mostra (dotate di Certificato di Autenticità e regolarmente riportate nel Catalogo, disponibile sul desk di accoglienza) potranno essere donate ai visitatori che offriranno un contributo volontario minimo; inoltre, nelle giornate formative sarà richiesto un contributo simbolico ai partecipanti interessati; infine, durante tutto il periodo della rassegna qualunque visitatore, se lo desidera, potrà lasciare un contributo volontario per sostenere le spese atte alla produzione fotografica, di gestione degli spazi e realizzazione di un catalogo, eventualmente acquistabile in loco oppure da ricevere a casa su richiesta.

CONTATTI
Studio Fotografico Fornarelli
Strada II De Angelis 4 – 70124 – Bari
(+39) 389 6403614 – studiofornarelli@gmail.com


“Photo & graphia” mostra fotoletteraria al Museo Civico

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photo e graphia mostra fotoletteraria

Venerdì 5 ottobre 2018, alle ore 19:00, presso il Museo Civico di Bari, sarà inaugurata la mostra fotoletteraria photo&graphia: esposizione di materiali fotografici e letterari dedicati alla Basilicata e confluiti nel calendario 2018 realizzato per il Comune di Montalbano Jonico.
La mostra, curata da Lino Angiuli e Giuseppe Pavone per conto del Centro Ricerche per la Fotografia Contemporanea, gode del patrocinio del Mibact e della collaborazione della Regione Basilicata, della Fondazione Matera Basilicata 2019 e del Comune di Montalbano Jonico.
Essa è già stata ospitata, nell’ambito del ciclo “Verso Matera 2019 – Festa dei Musei – Notte dei Musei”, presso il Museo materano di Palazzo Lanfranchi dal 19 maggio al 15 luglio scorsi, con una presentazione inaugurale della Direttrice del Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino.
Sono stati invitati e coinvolti poeti e fotografi della Basilicata e della Puglia, allo scopo di intensificare ulteriormente le relazioni e gli scambi culturali tra le due regioni “cugine”. Infatti, grazie a questa iniziativa, anche la Puglia ha partecipato a preparare l’importante appuntamento di Matera 2019.

Info:
Centro Ricerche per la Fotografia Contemporanea
Tel. 339.3233162
pinoart55@libero.it


La Ricerca di Senso nelle Immagini

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la ricerca di senso nelle immagini

LA RICERCA DI SENSO NELLE IMMAGINI

Nel Gennaio del 2016 il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari propose un workshop progettato dal fotografo
Mario Cresci, “La Ricerca di Senso nelle Immagini”,
condotto poi dallo stessi Cresci.
Il Fotografo ligure, che vive e lavora a Bergamo,
è molto conosciuto in Puglia per aver vissuto venti anni a Matera e per il suo impegno oltre che nella città lucana,
anche nel nostro territorio, soprattutto a Bari dove ha pubblicato alcuni testi editi dalla Laterza.
In quel piovoso gennaio del 2016 avemmo la singolare occasione di essere ospitati all’interno della prestigiosa sede dell’Acquedotto Pugliese a Bari, per un’analisi visuale degli interni a cui prese parte un gruppo di fotografi giunti dalla Puglia, dalla Basilicata e dall’Abruzzo.

Negli anni dello sperimentalismo e dell’avanguardia che contraddistinsero una buona parte del Novecento,
Alfred Stieglitz per esempio, prima con Camera Work e poi con “Equivalents”, aveva posto l’attenzione sullo spostamento di senso di quelle immagini che erano nate dalla semplice esclusione dal fotogramma di ogni contesto paesaggistico di terra, per orientarsi verso i cambiamenti di luci e le forme delle nuvole,
in un concetto di astrazione che solo la fotografia poteva cogliere, assecondando la sua idea di allontanamento dalla realtà.

I partecipanti al Workshop partendo dai temi dominanti all’intorno del maestoso Palazzo di Via Cognetti in Bari, si imbattono con le opere del grande esponente italiano dell’Art Nouveau, come ad esempio la simbolica presenza dell’acqua, Fonte di Vita, declinata sotto varie forme, e le tante espressioni grafiche, pittoriche e progettuali.
Nel loro percorso furono accompagnati al superamento delle caratteristiche peculiari del luogo per entrare in una dimensione profondamente libera e creativa in cui ogni immagine avrebbe avuto quel tanto di “artificioso e predisposto” tanto da orientare il senso del reale verso una fotografia il più possibile interiorizzata e soggettiva.

Come affermava lo stesso Alfred Stieglitz, le immagini “si formano dentro di noi!”

I ventidue autori della mostra
LA RICERCA DI SENSO NELLE IMMAGINI sono entrati
nel Palazzo di via Cognetti, sede dell’Acquedotto Pugliese,
con emozione.
Lo straordinario oggetto architettonico progettato e dall’ingegner Cesare Brunetti e dall’eclettico artista Duilio Cambellotti, sono un esempio unico di un Tempio dell’Acqua, dove arredi, dipinti, affreschi, fregi, preziosi mobili “parlano” di quell’essenziale elemento che è origine di vita e di prosperità.
I due autorevoli progettisti si sono ispirati ai Castelli medioevali pugliesi per dare slancio e nobiltà all’intera costruzione.
“Superato il portone d’accesso lo zampillo perenne di una fontanella sgorgherà tra figurazioni simboliche del rigoglioso rifiorire delle Puglie dissetate dall’acqua del Sele” scrive l’ing. Cesare Brunetti.
L’interessante lavoro dei fotografi si è svolto mentre all’esterno una pioggia battente inondava strade e i marciapiedi picchiettando sui vetri delle finestre del palazzo, quasi ideale osmosi tra esterno ed interno.

Angela Mongelli affascinata dai bassorilievi marmorei, coglie nella prosperità delle anfore, il riferimento storico che Cambellotti dedica al mito dell’antica Roma.

Aniello Coppola trascende la realtà mediante raffinati segni di fantastiche visioni di alcuni dettagli degli interni, proponendoci oniriche composizioni.

Annarita Perna coglie le flessuose curve lignee di artistici mobili sui quali sapienti intarsi di forme geometriche e di figure femminili stanno a ricordare rigogliosi fiumi.

Anche lo sguardo di Antonio Tevere è attratto da sfumature e giochi cromatici dei preziosi mobili d’epoca; il Fotografo si sofferma sulle figure di animali scolpite in armonia col design di raffinati tavoli ed eleganti sedie.

Carla Cantore nei suoi scatti ha rappresentato simbolicamente l’acqua con corrispondenze ed analogie, affascinata dai “riflessi sulle pareti in alto che sembravano rimandare alla presenza di una piscina all’interno dell’edificio” come la stessa Cantore scrive nel commento.

Carmen Milone volge lo sguardo fuori, verso la città, la cui immagine giunge romantica e imprecisa attraverso finestre segnate dalla pioggia o “filtrata” dalla trama di bianche tende di mussola.

Chiara Loiudice coglie alcuni particolari architettonici della struttura riproducendo, con abilità compositiva luoghi e suppellettili, luci ed ombre, ispirandosi alla scena di un “noir”.

Cristina Mastrototaro perfettamente ambientata nel luogo di indagine, osserva interni ed esterni “deformati” dal movimento dolce delle acque: un flusso lento e sentimentale.

Domenico Fornarelli proietta, nel gioco di piani sovrapposti, il dubbio metafisico delle scelte da intraprendere; in un mondo in cui “il processo di disgregazione delle certezze è in stato avanzato” l’individuo è alla ricerca del cammino.

Elisabetta Castoro percepisce le sfumature della Bellezza dell’arte di Cambellotti declinata nella ricchezza dei diversi materiali e di pitture murali. La Fotografa scrive “Mogano, ciliegio, frassino s’intrecciano…Marmi lucenti riverberano…Vesti pregne di vento richiamano zoccoli e fanciullesca grazia…Cascate d’acqua vivace prorompono, dissetano..” regalandoci professionali visioni della sua sensibilità.

Emanuela Amadio incuriosita dai riflessi di luce segue le tracce dell’artista romano in una proficua verifica tra io e sguardo. Le sfumature di celeste le indicano la strada da seguire in sintonia con la sua sensibilità percettiva.

Fabrizio Cillo privilegia le relazioni grafiche con le onde marine. Mette a confronto materiali e profondità dei segni, icone inconfondibili dello scorrere dell’acqua, cogliendo in Cambellotti quel dinamismo futurista che affiora qua e là nelle sue opere.

Giovanna Sodano propone la visione, per ogni foto, di una coppia di immagini sovrapposte la cui lettura semantica fa pensare ad un’iconografia fantastica, eterea e surreale. Il gusto estetico della Fotografa, incline alla creatività, duplica nuova arte dall’arte.

Giuseppe Bruno vede nei dipinti e nelle opere che rappresentano l’acqua, la metafora della vita. L’acqua è come il sangue che scorre nelle vene ed alimenta i corpi. La sua fotografia privilegia le iniziative legate all’attività dell’uomo e degli animali.

Marisa Innamorato possiede una visione ampia della realtà che sa soffermarsi sull’altrove. Particolari “non visibili” al visitatore comune. Coglie la texture delle gocce di pioggia sulla superficie lucida e brillante, ma anche l’essenza di variazioni cromatiche sulla tela. Sa scrutare nell’anima delle cose.

Maura Potì elegge la Fontana (metafora dell’imponente opera idraulica, come riportato da Cesare Brunetti) a luogo di interesse delle sue ricerche. E’ nello specchio d’acqua che vede spumeggiare alcune figure mitiche: La Regina, il Cavaliere, la Danzatrice. Un perfetto equilibrio tra realtà e finzione.

Paolo Moretti è il visitatore attento e giustamente curioso. Sa ben cogliere gli spazi architettonici e la vegetazione sin dall’inizio del tour. E’ l’approccio del paesaggista conscio di trovarsi davanti ad un luogo fuori del comune, un Teatro dove l’Acqua è sovrana.

Rita Ostello è attratta dalle simmetrie geometriche che hanno dominato il design e l’architettura del primo novecento.
La Fotografa coglie la dimensione del segno grafico dell’artista, che pur fedele allo spirito del tempo, seppe riproporre uno stile molto personale e riconoscibile.

Rossella Mazzotta nell’inconsueta visita ai laboratori chimici del palazzo, grazie alla naturale creatività e al sapiente uso del teleobiettivo, presenta immagini fantastiche di alambicchi e pipette in vetro, sospesi nell’azzurro del “cielo”.

Umberto De Palma riprende particolari e tracce dell’inesorabile scorrere del tempo, parallelamente al fluire dell’acqua
(E’ passata di acqua sotto i ponti!) Il suo sguardo critico e impietoso registra piccole sbavature del passato, segni del quotidiano di un’epoca che ora non c’è più.

Vito Marzano raffigura i bellissimi mobili ed arredi che Cambellotti ci ha lasciato a testimonianza della sua arte. Il Fotografo compie un’interessante operazione concettuale collocando persone in carne ed ossa del mondo contemporaneo negli spazi ancorati nel passato. Un salto brusco e traumatico tra due epoche, quasi fantascientifico.

Yvonne Cernò ci propone un notturno del Palazzo illuminato, lucente e vuoto come un Castello di Fate. L’acqua piovana che accarezza le mattonelle del lastricato del Grande Giardino dà l’impressione (magica finzione della Fotografia!) che l’acqua invada l’intero pavimento del Tempio dell’Acqua, una metafora di grande impatto emotivo.

Bari agosto 2018 Pio Meledandri

GALLERIA COMUNALE SPAZIO GIOVANI Via Venezia, 41 – Bari


“Il mio mondo inquadrato”, la prima mostra fotografica di Cinzia Rossi al fortino Sant’Antonio

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cinzia rossi il mio mondo inquadrato

Si inaugura negli spazi del fortino Sant’Antonio domenica 9 settembre, alle ore 18.00, “Il mio mondo inquadrato”, la prima mostra fotografica di Cinzia Rossi.

Nata a Bari e da Bari partita per una vita passata in giro per il mondo grazie alla sua uniforme di assistente di volo, Cinzia Rossi nei suoi scatti racconta dettagli di vita nel mondo, il suo personalissimo mondo: un tango per strada a Buenos Aires, coppie “velate” a Tel Aviv, piccole donne a Teheran e a Kyoto.

L’evento, patrocinato dal Comune di Bari, è realizzato In partnership con le aziende IMT, Gruppo Menelao e Wemakers.

Al fortino in esposizione 80 scatti, tutti quadrati, perché “la forma – dice ancora Cinzia Rossi – esprime l’ equilibrio delle mie emozioni”.

La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta al pubblico dal 9 al 23 settembre, dalle ore 11 alle 20.


Mostra e premiazione vincitori del concorso fotografico nazionale “Scatti di Storia 2018”

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mostra scatti di storia federicus 2018

Inaugurazione mostra fotografica 8 settembre 2018 alle ore 10.30

Premiazione vincitori del concorso nazionale “SCATTI DI STORIA 2018” domenica 9 settembre 2018 alle ore 19.00

Orari apertura mostra 8 e 9 settembre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 22.00

Sala Camasta – Gal Terre di Murgia – Monastero del Soccorso – Piazza Resistenza (Altamura – Bari)