Sagra dell’Oliva Termite di Bitetto, il programma della XXXª edizione

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Sagra dell’Oliva Termite di Bitetto
XXXª edizione
23 e 24 Settembre 2023 rinviata al 13, 14 e 15 Ottobre 2023

ATTENZIONE:
Vi comunichiamo che, a causa del maltempo che probabilmente interesserà la nostra cittadina nel prossimo fine settimana, la trentesima Sagra dell’Oliva Termite di Bitetto e i relativi concerti di Orietta Berti e La Zanzarita Orchestra saranno rinviati al 13-14-15 ottobre 2023.

Pronti alla 30ª edizione della nostra sagra dell’oliva dolce Tèrmite di Bitetto?
Vi aspettiamo a Bitetto il 23 e 24 settembre con ospiti eccezionali, eventi e percorsi enogastromici dedicati alla nostra regina delle olive da mensa!

PROGRAMMA:

VENERDI’ 13 OTTOBRE

ore 18.30 piazza Aldo Moro
Inaugurazione sagra e apertura stand enogastronomici

ore 21.30 piazza Aldo Moro
ORIETTA BERTI in concerto

ore 23.00 piazza Umberto I°
Dj-set a cura di Deep Inside

SABATO 14 OTTOBRE

ore 9.30
Domenica in bici – Pedalando tra gli ulivi (con partenza dalla Chiesa della Veterana)

ore 10.00 piazza Umberto I°
Libri da snocciolare

ore 13.00 piazza Umberto I°
A pranzo con l’Oliva Tèrmite (su prenotazione)

ore 17.30 piazza Giovanni Paolo II°
Libri da snocciolare

ore 20.00 piazza Aldo Moro
Premiazione miglior stand e Oliva più pesante

ore 21.30 piazza Aldo Moro
LA ZANZARITA ORCHESTRA in concerto

ore 23.00 piazza Umberto I°
Dj-set a cura di Deep Inside


ORIETTA BERTI in concerto alla Sagra dell’Oliva di Bitetto

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orietta berti bitetto

ORIETTA BERTI IN CONCERTO
30ª SAGRA DELL’OLIVA TERMITE
PIAZZA ALDO MORO – BITETTO (BARI)
SABATO 23 SETTEMBRE rinviato a VENERDI’ 13 OTTOBRE

ATTENZIONE:
Vi comunichiamo che, a causa del maltempo che probabilmente interesserà la nostra cittadina nel prossimo fine settimana, la trentesima Sagra dell’Oliva Termite di Bitetto sarà rinviata al 13-14-15 ottobre 2023 e il relativo concerto di Orietta Berti a venerdì 13 ottobre.

Non ha bisogno di presentazioni.
Dal suo primo successo del ’64 con le canzoni di Suor Sorriso fino ai giorni nostri, continua a mietere successi e consensi conquistando, con la sua splendida voce e con la simpatia e l’ironia che la distinguono, il pubblico di tutte le età.
Ha interpretato con Fedez ed Achille Lauro il tormentone dell’estate 2021 Mille e tra pochi giorni uscirà il tanto atteso cofanetto: La mia vita è un film: 55 anni ++ di musica, con cui Orietta Berti celebra i suoi 57 anni di carriera con 130 brani.
Vietato mancare. Vi aspettiamo!

Ingresso Libero


Torna la Notte di San Giovanni nel centro storico di Bitetto

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notte di san giovanni 2023 bitetto

BITETTO – La Notte di San Giovanni, ormai giunta alla sua XXII edizione, si svolge nell’area antica della città di Bitetto,
contesto rurale di forte impatto storico e artistico che per sua peculiarità attrae numerosi turisti richiamati
dalla presenza di siti architettonici d’epoca medioevale, fiore all’occhiello la Cattedrale in stile romanico-
pugliese.
La manifestazione si lega agli antichissimi riti di festeggiamento legati al solstizio d’estate trasmigrati in
manifestazione religiosa con l’avvento del cristianesimo, infatti nonostante la forte componente religiosa la
notte tra il 23 e il 24 giugno viene celebrata in tutto il mondo con un forte riferimento alla magia e a
tradizioni che risalgono a periodi pre-cristiani, commemorata già dai romani dei primi secoli, dove culti e
incantesimi si mescolano sotto la luce delle stelle.
Musici,
cantastorie e cartomanti si esibiscono fino a notte fonda per produrre un particolare inno alla vita,
richiamando fortemente la tradizione contadina.
La notte di San Giovanni è anche celebre e resa ancor più magica dai suoi mille fuochi, che si accendono in
tutta Europa, tradizione antichissima tramandata dai Fenici che adoravano il dio Moloch, citato nell’Antico
Testamento venerato di Cananei, nominato nel Levitico e nel libro dei Re. Concludendo con le feste del
solstizio si assisteva alla glorificazione dell’acqua, simbolo della fecondità e della purificazione e vede San
Giovanni protettore dalle influenze malefiche, assicurando la rinascita della luce.
Tra le antiche corti e le piazzette, incredibili le installazioni artistiche, realizzate grazie alla creatività dei soci
con specifici richiami agli elementi naturali come l’acqua, l’aria, la terra e il fuoco. Sorprendenti i cibi e i
prodotti tipici come gli immancabili spaghetti alla San Giuannidd, il vino e i fioroni locali. Non mancano mai
le noci fresche per la preparazione del nocino secondo la ricetta che la tradizione vuole. Tra le piazzette ed i
vicoli le bancarelle di artigianato locale espongono i loro manufatti realizzati rigorosamente con materiali
naturali (cuoio, legno, cotone).
La tradizione cristiana si sposa con la cultura contadina in questo giorno speciale e il fuoco diventa
protagonista: si accendono fuochi con le vecchie erbe per allontanare gli spiriti maligni e per dare forza al
Sole, in quanto, a partire dal Solstizio d’Estate, le giornate tendono ad accorciarsi; nelle corti del borgo
antico, il piombo viene fuso col fuoco per poter leggere il futuro e per le viuzze si sparge l’odore del
rosmarino che viene arso come fosse incenso perché funzioni come talismano.
Giocolieri del fuoco si esibiscono nelle piazzette con i loro numeri, ricordando l’antica tradizione di saltare
le fiamme alla ricerca della fortuna, mentre contemporaneamente, l’elemento contrastante per
antonomasia, l’acqua, si contende la scena: si pratica la chiaroveggenza tramite la lettura dell’albume
d’uovo posto in una ciotola d’acqua, le erbe del mazzetto di San Giovanni (iperico, lavanda, artemisia,
malva, menta, rosmarino e salvia) vengono posti a macerare in acqua per poter sfruttare la potenza della
natura e delle divinità e le veggenti consigliano di raccogliere la rugiada dai campi che in questa notte è ritenuta miracolosa e benefica.

PROGRAMMA:

Funk
THE FUNKIN MACHINE Cattedrale San Michele Arcangelo

Pop rock
IL MAESTRALE Piazza Santa Margherita

Fire show
MENTI ARDENTI Percorso diffuso centro storico

Popolare
FOLKEMIGRA Piazza Porta Piscina

Popolare
BENEDETTA LUSITO Via Larosa

Disco
CLUB MEDITERRANEO Via Seristori

Giocoleria
APULIA STILTS Percorso diffuso centro storico

Info 3667285525


Mercato Medievale nel centro storico di Bitetto

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mercato medievale bitetto

Per celebrare l’arrivo del Duca D’Atri a ringraziare l’umile fra Giacomo, nel 1487 Bitetto si preparò a festa.
ll 1° Maggio 2023 rievocheremo l’atmosfera del tempo: da mattina a sera il borgo si inebria di profumi e colori, vi saranno stand gastronomici, giochi d’epoca e spettacoli tematici.

Bitetto, Storia e Leggenda
Frammenti di vita al tempo di Frà Giacomo

Vi aspettiamo!

Programma:

ore 11.00
Inizio mercato medievale con chiarine e rullo di tamburi

ore 12.00
Piccole dimostrazioni di combattimento.
Apertura zone giochi e area tiro con l’arco storico a cura dell’Ass. Historia

ore 13.00
Tamburi e chiarine dell’Ass. Terra Grumi

ore 13.00
Apertura zona food

ore 16.00
Coreografie in Piazza del Popolo e Porta Piscina a cura di Nuova Danza si

ore 17.00
Inizio rievocazione storica con partenza dal Palazzo Baronale e Porta Piscina e arrivo alla Cattedrale di San Michele Arcangelo

ore 18.30
Inizio spettacoli teatrali

ore 20.00
Spettacoli di fuoco a cura dell’Ass. Menti Ardenti zona Cattedrale con rullo di tamburi e chiarine in apertura e chiusura

ore 21.00
Spettacoli di fuoco a cura dell’Ass. Menti Ardenti zona Porta Piscina con rullo di tamburi e chiarine in apertura e chiusura

ore 22.00
Premiazione miglior bancarella


Sagra dell’Oliva Termite di Bitetto 2022, il programma della XXIXª edizione

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sagra oliva termite bitetto 2022

Sagra dell’Oliva Termite di Bitetto
29ª edizione
1 e 2 Ottobre 2022

Siamo giunti alla ventinovesima edizione della sagra dell’oliva dolce Tèrmite di Bitetto e siamo lieti di ospitarvi nei giorni 1 e 2 Ottobre 2022 a Bitetto. Ospiti eccezionali ci accompagneranno in questa due giorni di festa dedicati alla nostra eccellenza con percorsi enogastronomici, rassegna letteraria, estemporanea di pittura, mostre, competizioni sportive, arte, artigianato e tanta bella musica.
Vi aspettiamo!!

PROGRAMMA:

1° OTTOBRE
18.30 Piazza Moro
Inaugurazione stand enogastronomici ed espositivi

18.30 Piazza Moro
Libri da snocciolare
Proiezione fotografica
Inaugurazione della mostra dei lavori eseguiti dagli alunni delle scuole

21.30 Piazza Moro
Ricchi e Poveri in Concerto

23.30 Piazza Umberto I
Dj Set

2 OTTOBRE
8.00
Corsa non competitiva e camminata tra gli ulivi

9.00
Inaugurazione Estemporanea di pittura

10.30
Corso gratuito per assaggiatori di olio rivolto ai bambini di età tra i 7 e i 10 anni

12.00
Aperitivo della Sagra

13.30
Pranzo collettivo

18.00
Libri da snocciolare

20.00
Premiazione Estemporanea di pittura

21.30 Piazza Moro
Tamburellisti di Torrepaduli

23.30 Piazza Moro
Dj Set


RICCHI E POVERI in concerto alla Sagra dell’Oliva di Bitetto

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RICCHI E POVERI in concerto a Bitetto

RICCHI E POVERI IN CONCERTO
Sabato 1° Ottobre 2022
Piazza Aldo Moro
BITETTO (Bari)

Saranno I Ricchi e Poveri i super ospiti della prima serata della 29ª edizione edizione della Sagra dell’Oliva Termite di Bitetto (Bari).

I Ricchi e Poveri nascono a Genova nel 1967 come quartetto polifonico, formato da due voci femminili e due maschili: Angela Brambati, Marina Occhiena, Franco Gatti e Angelo Sotgiu.

Nel 1981 Marina lascia il gruppo per intraprendere la carriera da solista mentre Franco uscirà nel 2016 per dedicarsi maggiormente alla famiglia.

La band, attualmente composta da Angela e Angelo, a febbraio 2020 è protagonista della eccezionale ReuniON della formazione originaria, ideata e realizzata dal manager Danilo Mancuso in occasione dei 50 anni del successo “La prima cosa bella” e della prima partecipazione a Sanremo.

I Ricchi e Poveri sono tra gli artisti italiani più venduti al mondo. Negli anni ’70 e ’80 alcuni dei loro singoli raggiungono la vetta delle classifiche italiane e internazionali. Partecipano a dodici edizioni del Festival di Sanremo, arrivando due volte al secondo posto e vincendo nel 1985 con “Se m’innamoro”.

Tra i brani di maggior successo: La prima cosa bella, Che sarà, Sarà perché ti amo, Mamma Maria e Voulez vous danser.

Alcune canzoni tra le quali Come vorrei, Piccolo amore e Coriandoli su di noi sono diventate le sigle di popolari trasmissioni televisive.

Nel 2017 realizzano un tour internazionale e lanciano il singolo Marikita, distribuito da Sony Music e scelto da Fausto Brizzi per la colonna sonora della pellicola natalizia Poveri ma Ricchi.

Nel 2018 festeggiano mezzo secolo di successi, più di 20 milioni di dischi venduti nel mondo e un repertorio intergenerazionale con lo spettacolo 50 ANNI DI… RICCHI E POVERI, prodotto da DM Produzioni con debutto al Teatro Colosseo di Torino.

Finalmente il 26 febbraio 2021 esce REUNION, il doppio album che contiene una sorpresa unica: la partecipazione straordinaria di Jose’ Feliciano per i 50 anni di Che sarà. L’album è prodotto da DM Produzioni e distribuito da Sony Music Entertainment Italy.

La storia.

Il gruppo, diventato un trio ed infine un duo, nasce come quartetto polifonico, formato da due voci maschili e due femminili. Nella formazione iniziale, tre componenti su quattro sono di origine genovese. I membri originari sono infatti: Franco Gatti (Genova, 4 ottobre 1942 ); Angela Brambati (Genova, 20 ottobre 1947); Marina Occhiena (Genova, 19 marzo 1950) e Angelo Sotgiu (Trinità d’Agultu, 22 febbraio 1946), nato in provincia di Sassari e trasferitosi con la famiglia nel capoluogo ligure all’età di sedici mesi. Il quartetto si distingue per il particolare stile vocale, basato sull’intreccio delle quattro voci differenti: basso, tenore, contralto e soprano.
La loro formula consiste nel miscelare la musica leggera melodica italiana con armonizzazioni che si ispirano alle sonorità dei complessi statunitensi dell’epoca.

Dai Jets ai Ricchi e Poveri.

Nel 1963 Angelo e Franco entrano a far parte dei Jets, gruppo musicale ligure con l’obiettivo di proporre un repertorio meno commerciale rispetto a quello delle band concorrenti. Una sera incontrano Angela, cantante del gruppo beat I Preistorici e rimangono affascinati dal suo carisma, tanto da soprannominarla “la Rita Pavone genovese”.
Dopo qualche anno entrambi i gruppi si sciolgono; nasce così l’idea di formarne uno nuovo composto da Angela, Angelo, Franco e Marina (un’amica di Angela, conosciuta in una scuola di canto). Il quartetto, che prende il nome di Fama Medium, comincia a esibirsi in alcuni locali del lungomare genovese e, visto il successo ottenuto, decide di dedicarsi completamente alla musica.
Dopo alcuni mesi di prove, Fabrizio de André, il primo a credere nel gruppo, organizza un’audizione presso una casa discografica milanese. Il provino non viene superato e De André esclama: «Questi di musica non capiscono nulla, ma voi avrete comunque successo!».
Alla fine del 1967 tornano a Milano per una nuova audizione presso una casa discografica il cui direttore artistico è Franco Califano. Entusiasta dei quattro, decide di diventare il loro produttore e, dopo aver creato per loro un nuovo look che comprende un taglio maschile per i capelli di Angela e un’ossigenata a quelli di Angelo e Marina, li guarda e dice: «Siete ricchi di idee e poveri di soldi». Nasce così il loro nome: I Ricchi e Poveri.

Gli esordi.

La storia dei Ricchi e Poveri ha inizio a Genova nel 1967, in piena era beat, sulla scia dei Mamas & Papas e dei California Dream.
Il debutto di Angela Brambati, Angelo Sotgiu, Franco Gatti e Marina Occhiena avviene al Cantagiro del 1968 con il brano “L’ultimo amore”, cover in lingua italiana di Everlasting Love degli americani Love Affair (il testo italiano è di Mogol).
Iniziano le serate in vari night italiani come La Mela di Napoli, Il Pomo di Ischia, il Gallery di Milano e il Piper di Roma. I Ricchi e Poveri prendono parte ai cori del brano “Casa bianca” di Marisa Sannia, mentre la canzone “La mia libertà”, cover di Close Another Door dei Bee Gees, diventa un successo del programma radiofonico Bandiera Gialla.

Sanremo e gli anni ’70.

Il 1970 è l’anno della prima partecipazione al Festival di Sanremo insieme a Nicola Di Bari con il brano “ La prima cosa bella” che regalerà al gruppo il secondo posto in classifica. Sarà la prima di dodici partecipazioni al Festival della Canzone Italiana: nel 1971 replicano il secondo posto con il brano “Che sarà” in coppia con José Feliciano, diventato un classico della canzone italiana nel mondo, nel 1972 e nel 1973 partecipano rispettivamente con “Un diadema di ciliegie” e con “Dolce frutto” che si classifica al quarto posto. Torneranno a Sanremo nel 1976 con la canzone “ Due storie di musicanti”, composta da Sergio Bardotti e Luis Enriquez Bacalov.
Nel 1970 presentano “Primo sole, primo fiore” alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia e “In questa città” al Cantagiro, vincendo le tappe di Recoaro e Benevento, lo stesso brano al Festivalbar si classifica al quarto posto nonostante sia dato come sfavorito. Partecipano nuovamente alla Mostra di Venezia nel 1971 con il brano “Amici miei”, nel ’74 si aggiudicano il terzo posto con i brani “Amore sbagliato” e “Torno da te”. Il 1972 è l’anno del successo di “Pomeriggio d’estate” a Un disco per l’estate, manifestazione alla quale partecipano anche l’anno successivo con “Piccolo amore mio”. Nel 1973 raggiungono il secondo posto a Canzonissima con “Penso, sorrido e canto” e nel 1980 partecipano al tour itinerante organizzato da Radio Montecarlo.
I Ricchi e Poveri incidono inoltre le sigle di diversi programmi televisivi tra le quali “Fumo nero “ per “All’ultimo minuto” e “Dammi mille baci” (scritta da Costanzo, Franchi, Reverberi e Magno) per “Tanto per cambiare”, “Una musica” per il programma “Rischiatutto”, la sigla di chiusura “Non pensarci più” per lo show “Tante scuse” con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello che, nell’edizione dell’anno successivo, diventa “Coriandoli su di noi”.
Riprendono inoltre la canzone “L’amore è una cosa meravigliosa”, già incisa alcuni anni prima, per la sigla del programma radiofonico “Più di così”.
Negli stessi anni cominciano a riscuotere successo anche all’estero: nel 1973 vincono il premio della critica al festival bulgaro Orfeus d’Oro e nel 1977 la televisione svizzera affida al gruppo la conduzione di un programma. Nel 1978 partecipano al Festival dell’Eurovisione con la canzone di Dario Farina “Questo amore” presentata anche al Festivalbar, l’anno successivo sono ospiti dello Scià di Persia per un concerto a Palazzo Reale in occasione del compleanno della sorella.

Anni ‘70, non solo musica.

Negli anni ‘70 sperimentano altri ambiti artistici: dalla televisione al teatro, passando per la pubblicità con lo spot di Fiesta Snack (1972) e quello di Recoaro (1977). Nel 1971 interpretano per la Rai la commedia musicale di Garinei & Giovannini “Mai il sabato, signora Lisistrata” con un cast d’eccezione composto da Gino Bramieri, Milva, Bice Valori, Paolo Panelli, Carlo Giuffré e Gabriella Farinon. Ricevono il premio Maschera d’Argento, come migliori esordienti a teatro.
Nel 1974 partecipano a “Teatro Music Hall”, spettacolo itinerante organizzato da Pippo Baudo che per il titolo sceglie “Penso, sorrido e canto”. Nello stesso anno realizzano un’operetta in versione televisiva “No, no, Nanette” con la direzione di Garinei & Giovannini e le coreografie di Don Lurio. Inizia la collaborazione con Walter Chiari con lo spettacolo “Chiari di luna” (1974) e la tournée teatrale “Chi vuol esser lieto sia” che nel 1976 vince il Biglietto d’oro per il numero di repliche.

Anni ‘80, un’escalation di successi.

Nel 1981 Marina Occhiena abbandona il gruppo per intraprendere la carriera da solista. Nonostante la defezione, i Ricchi e Poveri mantengono la loro compattezza e si presentano alla trentunesima edizione del Festival di Sanremo con “Sarà perché ti amo” che, rimane in vetta alle classifiche italiane per otto mesi pur arrivando al quinto posto. La canzone spopola all’estero, dominando le classifiche in Belgio, Francia, Austria, Germania e Spagna. Sarà il singolo più venduto dell’anno, con 7 milioni di copie.
I successi discografici continuano con l’album “Mamma Maria”, tra i più venduti in Europa nel 1982. Il singolo “Come vorrei” rimane nella top ten delle hit parade per cinque mesi e diventa la sigla del programma televisivo Portobello, condotto da Enzo Tortora. Il 1982 è anche l’anno del tormentone “Made in Italy” e nel 1983 “Voulez vous danser” che si aggiudica il primo posto in hit parade e vince il premio per la canzone italiana più venduta in Europa.
I Ricchi e Poveri partecipano al Festivalbar del 1981 con “M’innamoro di te”, vincono due edizioni di “Premiatissima” (1982 e 1985), nel 1984 si aggiudicano il premio come miglior gruppo musicale dell’anno nel programma “Vota la voce”. Nel 1987 arrivano terzi a “Un disco per l’estate” con i brani “Coccobello Africa”, “C’è che luna, c’è che mare” e “Lascia libero il cielo”.
Il 1985 è l’anno della definitiva consacrazione sanremese: i Ricchi e Poveri vincono il Festival della canzone italiana con “Se m’innamoro”. A questo premio si aggiungono i Telegatti d’Argento e un disco di platino. Partecipano ancora a Sanremo 1987 con “Canzone d’amore”, scritta da Toto Cutugno, nel 1988 con il brano di Umberto Balsamo “Nascera Gesù” e nel 1989 con la canzone “Chi voglio sei tu”.
La notorietà cresce in modo esponenziale anche sulla scena internazionale: all’inizio degli anni ‘80 il gruppo conquista il mercato sovietico con una serie di flexi acquistabili in edicola, nel 1983 è ospite d’onore al Festival Internazionale della Canzone di Viña del Mar in Cile e nel 1984 il Festival dell’Atlantico in Spagna con il brano “Sei la sola che amo”. Seguirà il tour in Australia e quello in Unione Sovietica: 44 date sold-out a cui partecipano ben 780.000 spettatori. Nel maggio 1988 il gruppo registra il tutto esaurito alla Royal Albert Hall di Londra.

Dal 1990 a oggi.

Nel 1990 partecipano al Festival di Sanremo con il brano “Buona giornata” in coppia con l’artista brasiliano Jorge Ben Jor, nel 1992 presentano per la seconda volta un brano scritto da Toto Cutugno “Così lontani”. “Buona giornata” diventa la sigla dell’edizione di Domenica In condotta dal gruppo. Nel 1992 interpretano inoltre “Dicitincello vuje”, sigla del telefilm Renzo e Lucia, l’anno successivo conducono “Domenica a casa nostra” e partecipano con Davide Mengacci, Sandra Milo, Andrea Roncato e Orietta Berti a “La vera storia della donna del mistero”, parodia musicale di una popolare soap opera di quegli anni.
Dal 1994 al 1998 alternano, con successo sempre maggiore, tour in Italia e all’estero, e partecipazioni televisive in Francia, Germania, Belgio, Moldavia, Georgia, Lituania, Australia, Spagna, Albania, Russia, Slovenia, Ungheria, Canada e Stati Uniti.
Il 2002 è l’anno del ritorno discografico: pubblicano l’album “Parla col cuore” che contiene sei brani inediti. Due anni più tardi partecipano alla prima edizione di “Music Farm”, il primo reality show italiano dedicato alla musica classificandosi al terzo posto.
L’attività discografica prosegue nel 2012 con “Perdutamente amore” che unisce ad alcuni successi storici della band quattro brani nuovi.
Nel 2013 ricevono il Premio alla Carriera “Città di Sanremo”.
Nel 2016 Franco Gatti decide di lasciare il gruppo per dedicarsi maggiormente alla famiglia mentre Angelo e Angela decidono di proseguire il percorso musicale: «Noi restiamo sul palco, perché questa è la nostra vita!».
A Marzo 2017 Angela e Angelo ripartono con “Marikita”, il singolo travolgente dal sapore latino, cantato in lingua spagnola, scelto da Fausto Brizzi per la colonna sonora della pellicola natalizia “Poveri ma Ricchi”, lanciato su iTunes e distribuito da Sony Music.
Nel 2018, dopo il successo del tour internazionale estivo, tornano in tv nella giuria di “Sanremo Young”, il teen talent di Rai 1 in diretta dal Teatro Ariston di Sanremo, in prima serata per cinque puntate.
In Aprile 2018 festeggiano mezzo secolo di successi, più di venti milioni di dischi venduti nel mondo e un repertorio intergenerazionale con lo spettacolo “50 ANNI di… RICCHI E POVERI”, prodotto dalla DM Produzioni e con debutto al Teatro Colosseo di Torino il 21 aprile.
Da gennaio a marzo 2019 partecipano in qualità di giurati e coach di Michele Pecora al programma del sabato sera di RaiUno “Ora o mai più”, condotto da Amadeus.
Il 2019 li vede, inoltre, impegnati in un intenso tour internazionale.

Gennaio 2020 parte il progetto REUNION
Nel Febbraio 2020 partecipano (nella formazione originale) come super ospiti al 70° Festival della Canzone di Sanremo, condotto da Amadeus, ricevendo il premio alla carriera e annunciando l’uscita del doppio album REUNION con il lancio del singolo “L’Ultimo amore (Everlasting Love)” che li vede cartoon nel video ufficiale del brano. Immediatamente dopo il Festival il Covid-19 blocca tutte le attività, e la release del disco (programmata per il 27 marzo) inevitabilmente viene annullata e posticipata in data da destinarsi.
Trascorso un anno, gennaio 2021, tornano in TV come concorrenti al programma in prima serata su Rai 1 “il Cantante Mascherato“, condotto da Milly Carlucci, nella maschera del Baby Alieno. Purtroppo a causa delle oggettive difficoltà a stare in 4 all’interno del costume decidono volontariamente di abbandonare il programma.
Il 23 febbraio Rai 1 dedica una speciale serata e celebrativa ai Ricchi e Poveri dal titolo “Che sarà sarà” con la conduzione e la direzione artistica di Carlo Conti (in collaborazione con Ballandi e prodotta da DM produzioni).  Un viaggio attraverso la storia di un gruppo che ha segnato un’epoca con successi intramontabili.
Finalmente il 26 febbraio 2021 esce REUNION, un doppio album con 21 grandi successi riarrangiati dal maestro Lucio Fabbri e cantati dai quattro, prodotto da DM Produzioni e distribuito da Sony Music Entertainment Italy, che contiene una sorpresa unica: la partecipazione straordinaria di José Feliciano per i 50 anni di Che sarà. Per lo stesso brano è stato realizzato un videoclip, il secondo dopo la reunion, uscito il 23 marzo.
E non finisce qui… ancora sorprese in arrivo!!!

Premi.

1968 – Tappa del Cantagiro con “L’ultimo amore”
1970 – Secondo posto al Festival di Sanremo con “La prima cosa bella”

1970 – Premio Regione Liguria Cristoforo Colombo per il miglior complesso musicale

1970 – Due tappe del Cantagiro con “In questa città”

1971 – Secondo posto al Festival di Sanremo con “Che sarà”

1971 – Due tappe vinte del Cantagiro con “Addio mamma, addio papà”, “Limpido fiume del sud” e “Amici miei”

1971 – Maschera D’Argento per lo spettacolo “Mai di sabato, signora Lisistrata”

1973 – Secondo posto a Canzonissima con “Penso, sorrido e canto”

1973 – Premio della critica – Bulgaria

1976 – Biglietto d’oro per il teatro con lo spettacolo di Walter Chiari “Chi vuol esser lieto sia”

1981 – Terzo posto al Festivalbar con “M’innamoro di te”

1982 – Primo posto a Premiatissima

1983 – Primo posto al Festival del Mediterraneo di Viña del Mar

1984 – Vota la voce come “Miglior gruppo”

1985 – Primo posto a Premiatissima

1985 – Primo posto al Festival di Sanremo con “Se m’innamoro”

1987 – Terzo posto a Saint Vincent
1988 – Master alla carriera – Festival di Sanremo

2020 – Premio alla carriera al 70° Festival di Sanremo (super ospiti)


DIK DIK in concerto a Bitetto per la festa patronale di San Michele Arcangelo

In il

dik dik in concerto a bitetto

BITETTO – Saranno i Dik Dik a salire sul palco di piazza Aldo Moro, venerdì 30 settembre, a Bitetto (Bari) in occasione dei festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo.

Prima Dreamers, poi Squali, dopo un provino procurato al gruppo grazie ad una segnalazione dell’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, ottengono un contratto discografico con la Dischi Ricordi, cambiando il nome in Dik Dik (nome di un’antilope africana, trovato da Pietruccio Montalbetti per caso, guardando un dizionario Inglese – Italiano). Debuttano nel 1965 col singolo 1-2-3/Se rimani con me.
1-2-3 è la reinterpretazione dell’omonimo brano di Len Barry; la facciata B, intitolata Se rimani con me, era scritta da un ancora sconosciuto Lucio Battisti, prima del suo incontro con il paroliere Mogol. Agli inizi dell’anno successivo, questi fa ascoltare a Montalbetti una canzone che, appena uscita negli Stati Uniti d’America, sta riscuotendo un successo clamoroso: California Dreamin’ dei The Mamas & the Papas; l’impasto delle voci, la melodia trascinante e le soluzioni musicali (con l’assolo di flauto al termine della seconda strofa) colpiscono Montalbetti, che convince Mogol a scrivere un testo in italiano. Il paroliere si mantiene abbastanza fedele al testo originale, cambiando solo delle piccole cose ma lasciando inalterato il desiderio del caldo di Los Angeles che nasce da una fredda realtà evidenziata dal cielo grigio e dalle foglie gialle.
Anche in Italia, con il titolo Sognando la California la canzone riscuote un successo clamoroso (nella hit parade di Lelio Luttazzi la canzone rimane stabile per settimane al secondo posto, superata solo da Strangers in the Night di Frank Sinatra), consentendo ai componenti del gruppo di abbandonare i loro lavori precedenti e di dedicarsi a tempo pieno alla musica. Sul retro del 45 giri vi è Dolce di giorno, scritta da Mogol e Lucio Battisti, che hanno iniziato a collaborare. Dolce di giorno viene incisa anche dallo stesso Battisti, che utilizza la stessa base musicale realizzata dai Dik Dik e la pubblica come lato B del suo primo 45 giri Dolce di giorno/Per una lira.
Lucio Battisti, i Dik Dik ed Aldo Novelli durante un episodio di Teleset, 1966.
Sempre nello stesso anno il complesso collabora con Ornella Vanoni, suonando nel 45 giri Io ti darò di più/Splendore nell’erba.
Da allora si susseguono i 45 giri di successo: nel 1967, Il mondo è con noi (ancora una reinterpretazione dei The Mamas & the Papas, con sul retro Se io fossi un falegname, versione italiana di If I were a carpenter di Tim Hardin); nel 1967 Inno (cover, sempre ad opera di Mogol, di Let’s go to San Francisco dei The Flower Pot Men), Senza luce (cover, sempre con i testi di Mogol, di A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum, con la celebre intro di organo Hammond), con la quale raggiungono il primo posto nella Hit Parade; nel 1968 esce Il vento (ancora di Mogol e Battisti, con sul retro L’eschimese, una versione italiana di The mighty Quinn di Bob Dylan, ancora opera di Mogol), mentre l’anno seguente Il primo giorno di primavera, con Lucio Battisti alla chitarra acustica e Pino Presti al basso elettrico, che arriva prima in classifica per due settimane.
Sempre nel 1969 presentano al Festival di Sanremo Zucchero, in coppia con Rita Pavone. Al festival tornano l’anno dopo con Io mi fermo qui; altro successo del 1970 è L’isola di Wight (cover di Wight Is Wight del cantautore francese Michel Delpech); poi Vendo casa (1971, ancora di Mogol e Battisti, che partecipa alla registrazione), Viaggio di un poeta (1972), di nuovo prima nella Hit Parade, Storia di periferia (1973), Help me (1974).
Non così fortunata è la loro carriera a 33 giri: dopo tre raccolte assemblate con i singoli di successo più qualche inedito (pubblicate rispettivamente nel 1967, 1969 e 1970) nel 1972 i Dik Dik danno alle stampe il primo album originale, dal titolo Suite per una donna assolutamente relativa. Il lavoro, composto da Mario Totaro con i testi di Herbert Pagani, è un esperimento di rock progressivo, ma il pubblico, che si aspettava brani di pop melodico, non gradisce il cambiamento di rotta e l’album costituirà per il gruppo il più grande insuccesso di vendite.
Nel 1974, Panno e Totaro lasciano il gruppo e sono sostituiti da Roberto Carlotto detto “Hunka Munka” (ma che usa anche il soprannome di “Charlott”) alle tastiere, e Nunzio “Cucciolo” Favia alla batteria. Dopo aver pubblicato Help me e, nel 1975, Volando (una bella reinterpretazione di Sailing di Rod Stewart), il gruppo vive un periodo di appannamento e declino – quantomeno sul lato discografico – dovuto in parte al cambiamento dei gusti del pubblico, in parte a scelte discografiche un po’ azzardate e poco coerenti con il resto della produzione Dik Dik: si pensi a I’te vurria vasà (Eduardo Di Capua) del 1976.
Nel 1978 esce dal gruppo la voce storica Giancarlo “Lallo” Sbriziolo ed è rilevato dal chitarrista Roberto “Roby” Facini. Nel medesimo anno del 1978 è in commercio il singolo Io, te, l’infinito; sul lato A del 45 giri compare il nome di Giorgio Faletti, un giovane cabarettista ed autore di Asti al tempo quasi sconosciuto, per la stesura del testo. L’anno successivo entra anche un altro chitarrista, Rosario Brancati. Nel 1980 esce Roberto Carlotto ed entra in pianta stabile il tastierista Joe Vescovi, che collaborava già dal 1974 col gruppo. Nel 1980 Giorgio Faletti scrisse ancora due brani per il complesso musicale; Vuoto a rendere e Mamamadama. Dopo qualche singolo di successo come Laser vivente del 1980 e Giornale di bordo (1982) nel 1982 il gruppo diventa un trio, con tre degli elementi originali (Pietruccio-Pepe-Lallo). Nel 1983 esce il singolo “L’amico mio/Compagnia”; un anno dopo è la volta di un rifacimento reggae di Senza luce pubblicato nel singolo “Senza luce… reggae/Alza la vela (al vento)”.
Nel 1985 parteciperanno al progetto “Musicaitalia per l’Etiopia” incidendo con altri artisti Nel blu dipinto di blu (Volare). Dalla seconda metà degli anni ottanta, il terzetto originale è affiancato da vari musicisti di spalla che varieranno negli anni. Dal 1988 è tornato Joe Vescovi come tastierista fino alla fine degli anni novanta; dopo una pausa di alcuni anni Vescovi è rientrato nel gruppo all’inizio del 2007. Nel 1986 tornano alla ribalta Nunzio Favia e Roberto Carlotto formando il gruppo Carlotto e Cucciolo già Dik Dik, nome deciso in tribunale dove, dopo un contenzioso durato anni per l’utilizzo del marchio “Dik Dik”, la causa si è chiusa nel 2006 con il marchio originale assegnato a Pietruccio, Pepe e Lallo ed il marchio “Già Dik Dik” assegnato ai due ex membri del gruppo originale Carlotto e Cucciolo.
Tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta con l’apprezzamento del pubblico riscontrato in “trasmissioni-amarcord” come Una rotonda sul mare, i Dik Dik tornano al successo che li porta nel 1993 a calcare nuovamente il palco del Festival di Sanremo insieme a I Camaleonti, altro gruppo storico degli anni sessanta e settanta, e a Maurizio Vandelli, ex voce degli Equipe 84, con la canzone Come passa il tempo, che pur venendo esclusa dalla finale avrà un buon esito commerciale. Da allora i Dik Dik hanno continuato ad apparire in trasmissioni televisive, fare concerti in giro per l’Italia e pubblicare nuovi lavori di buon successo. Dal 1997 hanno su Internet un sito ufficiale che aggiorna costantemente i fan sui loro progetti musicali. Nello stesso anno pubblicano un album di inediti molto moderno e raffinato, dal titolo Isole in viaggio.
Nel settembre 2020 si affidano ad un nuovo autore toscano, Luca Nesti, per produrre un nuovo disco di inediti, entrano in studio a fine settembre e producono un’opera con 6 canzoni inedite e 5 grandi successi tra settembre e dicembre 2020.
Il 18 dicembre 2020 muore all’età di 80 anni Erminio ‘pepe’ Salvaderi, per complicazioni da COVID-19.
Il 29 aprile 2021, una volta deciso di continuare da parte di Lallo e Pietruccio, esce il nuovo album dal titolo “Una vita d’avventura” scritto da Luca Nesti e Prodotto da Gaetano Rubino e Luca Nesti contenente anche l’ultima performance di Pepe Salvaderi.


PINETA IN FESTA, a Bitetto una settimana di birra, musica, enogastronomia e luna park

In il

pineta in festa 2022 bitetto

PINETA IN FESTA – BEER FEST
dal 18 al 24 Luglio 2022
Bitetto (Bari)

Anche questa estate si terrà la seconda edizione della Pineta in Festa, presso la Pineta comunale di Bitetto, precisamente nel parco antistante la Chiesa della Benedetta. L’evento si svolgerà nei giorni tra il 18 luglio e il 24 luglio del 2022 e coinvolgerà artisti musicali, stand gastronomici, luna park, ecc. La festa è rivolta ad un pubblico di tutte le età.

PROGRAMMA:

18 LUGLIO
IL PIACEVOLE GUSTO DEGLI ANNI 70,80,90
Annalisa Paparella e Matteo De Bartolo

19 LUGLIO
RADIO LIBRE

20 LUGLIO
RADIOLIVE

21 LUGLIO
VASCOMODI
Vasco Rossi Tribute Band

22 LUGLIO
MODANDO
Modà Tribute Band

23 LUGLIO
RADIOFRECCIA
Ligabue Tribute Band

24 LUGLIO
MONDO DI LADRI
Antonello Venditti Tribute Band

Tutti gli spettacoli musicali inizieranno alle ore 21:00

Tutto l’evento si svolgerà in totale sicurezza grazie al supporto dell’agenzia di security Pasquale Vallone Group, postazione fissa di 118.


Stu Virùss Jiì Tutt nu‘uè!

In il

Stu Virùss Jiì Tutt nu‘uè!

L’associazione culturale G.A.P. (Gruppo Attività Polivalenti) è lieta di presentarvi un’esilarante commedia di due atti in vernacolo bitettese dal titolo

“Stu Virùss Jiì Tutt nu‘uè!”
(Questo virus è tutto un guaio)

Vi aspettiamo nei giorni 2 – 6 – 9 – 16 – 23 e 30 Gennaio 2022 presso l’Auditorium del Liceo scientifico statale E.Amaldi in via abbruzzese, 38 – Bitetto (BA).

Ingresso in sala a partire dalle ore 19.30…Apertura sipario ore 20:00.

Divertimento assicurato con gli amici del GAP.

Per info e prenotazioni rivolgersi presso la sede del G.A.P. (Gruppo Attività Polivalenti) in via Beato, 107 – Bitetto

Tel. 3500661389

NON MANCATE!

Si ringraziano gli sponsor:
Ferramenta De Robertis Francesco;
Iconacasa Bitetto;
Idea Foto – Bitetto;
Dorotea La Spaghetteria;
Il Giardino Di Melody

Regolamento dello Spettacolo – Emergenza Covid-19

*I biglietti e i titoli d’accesso sono nominativi e non cedibili;in caso di
cessione del proprio biglietto a terzi si dovrà comunicare la variazione.
I dati personali (nome, cognome e recapito) verranno conservati
per 14 giorni dalla data dell’evento.
*Per accedere in Teatro è necessario esibire il Super Green Pass ovvero
la Certificazione in formato digitale o stampabile, emessa dalla piattaforma
nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per
verificarne autenticità e validità per tutti gli spettatori over 12 anni.
*Ingresso non consentito a possesori di tampone con esito negativo.
*E’ obbligatorio indossare la mascherina prima di entrare a Teatro,
anche all’aperto quando si è in attesa di entrare (ad eccezione dei
bambini al di sotto dei sei anni, dei soggetti con forme di disabilità
non compatibili con l’uso continuativo delle protezioni ovvero i
soggetti che interagiscono con i predetti).
*Prima di entrare verrà misurata la temperatura corporea.
non sarà permesso di entrare se la temperatura corporea sarà superiore
di 37.5 °C con conseguente immediato rimborso del biglietto.
*Usare il gel sanificante per le mani che si trova all’ingresso e mantenere la
distanza interpersonale di un metro dalle altre persone.
*All’interno del Teatro è sempre obbligatorio indossare esclusivamente
mascherine FFP2, FFP3 o chirurgiche.
*Il posto riservato verrà indicato da un addetto del GAP.
*Il GAP si riserva la facoltà di non consentire l’accesso agli spettatori che
non rispettino le normative vigenti.


Natale a Bitetto 2021: il cartellone degli eventi natalizi

In il

natale 2021 bitetto

Un Natale tutto da vivere a Bitetto
da sabato 4 dicembre
Eventi, musica, il trenino degli elfi, la casa di Babbo Natale, degustazioni, visite guidate

Si apre sabato 4 dicembre alle 18 con un’iniziativa dedicata ai più piccoli: il trenino degli elfi, tra racconti e musiche natalizie, effettuerà numerose tappe gastronomiche per le vie del paese fino alla magica casa di Babbo Natale in corso Garibaldi. Mentre alle 20 un suggestivo videomapping proiettato sulla Cattedrale sarà lo sfondo per il concerto del Coro Polifonico San Michele Arcangelo diretto dal soprano Annalisa Carbonara tra vin brulè, caldarroste, zucchero filato e una magica atmosfera.

– Il 17/12 dodici componenti del Circo Teatro Pachamama con la Bandarisciò celebreranno le attività commerciali di via Beato Giacomo con spettacoli itineranti di trampolisti, acrobati, roue cyr, giocoleria, verticalismo, bolle, cantastorie, fuoco e musiche.

– il 18/12 alle 20 un concerto da brividi con il Jubilee Gospel Singers e la straordinaria voce di Luciana Negroponte. Giocolieri animeranno via Palo
e via Maddalena.

– il 19/12 dalle 10 “Frantoi in trenino con la banda dei Babbi Natale” accompagneranno i tradizionali aperitivi delle domeniche natalizie. Sempre su prenotazione sarà possibile visitare il Birrificio artigianale dei frati del Santuario del Beato Giacomo.

– il 23/12 sinuose danze aeree de Les Carillons e suoni della tradizione di  zampogne e ciaramelle per l’antivigilia di Natale tutta dedicata alle strade
dello shopping.

– il 24/12 Mattinata con la Banda dei Babbi Natale tra aperitivi e racconti di Natale.