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“Oblique Magie del Tempo” mostra di José Angelino e Tristano di Robilant nel Museo Archeologico di Santa Scolastica
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“Oblique Magie del Tempo” mostra di José Angelino e Tristano di Robilant
dal 5 dicembre 2022 al 15 febbraio 2023
Museo Archeologico di Santa Scolastica – Bari
Lunedì 5 dicembre 2022, alle ore 18.00, nel Museo Archeologico di Santa Scolastica a Bari si terrà l’inaugurazione della mostra “Oblique Magie del Tempo” con opere site-specific di José Angelino e Tristano di Robilant realizzate appositamente per gli ambienti del museo. L’esposizione è promossa dalla Città metropolitana di Bari ed è a cura della Galleria Alessandra Bonomo.
Il titolo della mostra Oblique Magie del Tempo è tratto da un verso del poeta Vincenzo Cardarelli e fa emergere la volontà da parte degli artisti di superare i confini temporali creando nessi tra i ritrovamenti archeologici e le opere.
I due artisti hanno progettato un’installazione fra gli scavi archeologici del Museo collocando le loro opere in modo da mettere in luce le aree ancora da scoprire, sottolineando alcuni siti e generando connessioni fra gli antichi reperti greci, le strutture medievali e i loro lavori.
José Angelino illuminerà lo spazio attraverso delle traiettorie luminose con l’intento di dirigere lo sguardo verso elementi significativi del luogo, secondo una traccia che permette alle ceramiche, alle terrecotte e alle fusioni in vetro colorate di Tristano di Robilant di risaltare all’interno dello spazio in modo complementare.
L’intervento di Angelino consiste nell’inserimento di un’opera mobile in vetro, ottone, gas Argon e gas Neon, collocata nella parte centrale del chiostro del Museo di Santa Scolastica, da cui saranno emesse frequenze della risonanza di Schumann, la pulsazione naturale della Terra e di dispositivi realizzati utilizzando materiali inerti e naturali in grado di captare e amplificare le vibrazioni dell’ambiente circostante.
I lavori in ceramica e vetro di Tristano di Robilant seguono e intervallano il percorso museale, creando un equilibrio tra forme geometriche, luce e colore e suggerendo forme e profili primitivi. La purezza del vetro unita alle qualità plasmabili della terracotta contribuisce a creare un’atmosfera ancestrale in cui le sculture segnano e scandiscono il cammino del visitatore.
La mostra resterà aperta fino al 15 febbraio 2023.
Josè Angelino (Ragusa, 1977) vive e lavora a Roma. Laureato in Fisica con una tesi di laurea sulla “Codificazione di stimoli visivi svolta da una rete neurale”, nel 2013 ottiene il Premio per le Arti Visive della Fondazione Toti Scialoja. Tra le sue mostre più recenti: Coltivare l’Arte, Cappella di S.Caterina, Isola Bisentina (2022), Resistenze, Museo di Palazzo Collicola, Spoleto (2021); La Forma dell’Oro, Building Gallery, Milano (2021); Millis (2020), Teatro India, Roma; Sometimes it leaps forth, Seen, Anversa (2020).
Tristano di Robilant (Londra, 1964) vive e lavora a Ripabianca. Dopo essersi diplomato alla University of California – Santa Cruz, nel corso degli anni ha sperimentato con diversi materiali: ceramica, bronzo, alluminio e vetro, lavorando anche con il disegno, la fotografia e la scrittura. Ha esposto in mostre personali e collettive come Galassie Peculiari, Museo della Ceramica, Mondovì (2022); The window speaks to me, Venice Glass Week, Venezia (2020); Youth, Tristan Hoare Gallery, Londra (2019); Tristano di Robilant, Museum of Contemporary Art, San Diego (2016); Lance Fung Gallery, New York (1998); Holly Solomon Gallery, New York (1993).