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DONATELLA RETTORE in concerto al Carnevale di Putignano
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COMUNICATO UFFICIALE: SOSPENSIONE MANIFESTAZIONE
Annullate le attività di sabato 29 febbraio
Progettare e realizzare una manifestazione come il Carnevale di Putignano richiede un impegno organizzativo complesso, che investe centinaia di persone in tempi e modi diversi. Noi negli ultimi 10 giorni abbiamo scrupolosamente monitorato la problematica afferente al contagio da Coronavirus nella nostra Nazione, restando sempre vigili e pronti a recepire informazioni e indicazioni ufficiali dalle preposte Autorità competenti. Già da mercoledì mattina, giorno successivo alla 4a sfilata (quella del martedì grasso, in cui precauzionalmente avevamo anticipato la premiazione di Carri Allegorici, Maschere di Carattere e Gruppi Mascherati) durante la riunione operativa di riallineamento, abbiamo cominciato a valutare le possibilità di realizzazione o meno dell’ultimo evento in calendario di questa splendida 626a edizione del Carnevale, quello della Pentolaccia, che, in sede di programmazione, abbiamo fortemente voluto e difeso al pari dell’eliminazione delle transenne e delle altre innovazioni apprezzate dal pubblico dei partecipanti.
Sarebbe stato semplice per noi, cavalcando l’entusiasmo rafforzato proprio dall’affluenza di pubblico del martedì grasso, che in un flusso colorato e festante di persone ha riempito fino a tarda serata il nostro paese, confermare l’evento.
Tuttavia, considerate le indicazioni del COC opportunamente istituito dalla nostra Sindaca e riunitosi in proposito nella tarda serata di giovedì 27, crediamo che sia doveroso tutelare tutti e, seppur a malincuore, prendere la decisione di sospendere la manifestazione e l’evento della Pentolaccia con tutte le attività in programma per sabato 29 febbraio.
Per noi il divertimento è sacro quanto la sua sicurezza. Conserveremo negli occhi e nel cuore la grande gioia e gli apprezzamenti condivisi di tutti i partecipanti…giusto per qualche mese, perché diamo già da oggi appuntamento ad ognuno per l’edizione dell’evento estivo a tema carnascialesco, in cui tra le altre attività ed ospiti di rilievo avremo, per la gioia dei suoi fans, Donatella Rettore. L’artista, anche lei dispiaciuta per il necessario rimando, ci ha confermato la sua presenza per un nuovo concerto live, tutto da vivere.
A prestissimo!
CDA Fondazione Carnevale – Il Presidente Maurizio Verdolino
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DONATELLA RETTORE al Carnevale di Putignano
Sabato 29 febbraio 2020
Piazza Principe di Piemonte
PUTIGNANO – Bari
La tv italiana inizia a trasmettere a colori nel 1977. Quell’anno Donatella Rettore si presenta al Festival di Sanremo con “Carmela”, canzone intrisa di riferimenti politici alla rivoluzione spagnola. Sì, perché pochi lo sanno, ma il percorso di Rettore non inizia con “Splendido splendente”, suo primo singolo di successo, ma addirittura nel 1973, e per qualche anno prosegue con dischi, oggi ricercatissimi, che si inseriscono nel filone cantautorale tipico di quegli anni, trattando spesso temi di denuncia sociale.
La svolta arriva nel 1978, quando diventa semplicemente Rettore e si impone, con un look aggressivo e alla moda, con il 45 giri “Eroe”: da lì inizia un nuovo percorso, con una nuova etichetta discografica.
La trilogia
Nel 1979 Brivido divino è il primo di una trilogia in cui il titolo del disco è dato dall’unione di due titoli di canzoni (in questo caso “Brivido” + “Divino divina”) e i brani sono buoni esempi di pop, con qualche eco della disco-music, divertito e divertente, fracassone quanto basta. Uno di essi, “Splendido splendente”, sarà un successo eccezionale, in Italia e in Europa, nonostante un testo tutt’altro che disimpegnato: tratta dell’identità sessuale e della chirurgia plastica, che in quegli anni non erano certo temi dibattuti fino alla nausea come oggi (“…anestetico d’effetto e avrai una faccia nuova/ grazie a un bisturi perfetto, invitante, tagliente… Come sono si vedrà/uomo o donna senza età/ senza sesso crescerà/ per la vita una splendente vanità”). Ma anche il resto del disco, tra l’altro stampato su vinile completamente rosso, è giocoso ma riflessivo, orecchiabile ma intelligente: in Italia era raro trovare qualcosa del genere nell’ambito mainstream.
Magnifico delirio, dell’anno successivo, contiene innanzitutto un altro singolo di enorme successo, “Kobra”, giocato su un doppio senso talmente celato da non venire quasi notato (“Il kobra non è un serpente/ ma un pensiero frequente/ che diventa indecente/ quando vedo te … Il kobra si snoda, si gira m’inchioda/ mi chiude la bocca, mi stringe e mi tocca”). Ma molto più divertenti e riusciti sono altri brani, a cominciare da “Delirio”, con voci effettate, cori pseudolirici, archi impazziti, passando per “Gaio”, un testo assolutamente non-sense e surreale, forse riferito all’omosessualità (“Scotta la pista di plastica rossa/ Gaio saltella e si prende la scossa… Gaio, che beve le sue ore col cucchiaio/ Gaio, che perde il suo calore sotto il saio”), che sfiora, e forse supera, il demenziale. Per non parlare di “Benvenuto”, altro scabroso doppio senso, allora censurato dalla Rai (“…Benvenuto uomo/ in gola e nel palato”), e di tutte le altre canzoni che, grazie a una spruzzata di elettronica e a coraggiosi arrangiamenti orchestrali, fanno di Magnifico delirio un disco ancora oggi piacevolmente ascoltabile.